Dislocation

DeRango : 22,33 • DeEtà™ : 3006 giorni

Voto:
Eh, Martelletto, quasi tutto condivisibile... del tutto mi è rimasto in mente solo "Odio la Liguria...", vabbé, dai, c'è di peggio, e con la Liguria ci confina, pure...
Ora chiamo @[Farnaby] , guarda...
#sappiamodoveabiti
Voto:
Tomorrow tutto, direi...
Recensione intrigosa ma priva, forse volutamente, di cenni catastali sul contenuto del supporto fonografico.
Ma Tomorrow, tutto, direi.
Voto:
Dus de claa in dii purr venyg ach de sluy.
Voto:
GW aveva un talento ed una forza espressiva che non ammette discussioni, il bello è spiegarlo agli astanti, agl'ignavi, agl'ignoranti loro malgrado con le parole che hai usato tu.
Per dire.
Voto:
Uscì pochi giorni prima di "Sono solo canzonette" ed in quei pochi giorni Bennato si prese la soddisfazione di vedere giornalai della stampa e della radiotv accanisrso contro la scelta di pubblicare un album a loro parere inutile e controproducente nella carriera di un cantautore, provocatorio ed irrisorio, sconcertante per disorganicità e voluta disorganizzazione nell'affiancare un brano all'altro e nell'insistere sul nonsense.
Poi, appunto, pochi giorni dopo, fece uscire il ben più organizzato e "diritto" Sono Solo Canzonette, più immediato, più "solito" e più prevedibile, anche...
Brano preferito di 'sto casino di disco "Restituiscimi i miei sandali",spiazzante anche "Uffa Uffa" coi Gaznevada, che si fecero poi intervistare dichiarando la loro avversione per il Bennato cantauore e musicista, loro, ai tempi punk duri e puri.
E bravo Withor, vecchia pellaccia.
Voto:
Ascoltato, spinto dalla tua recensione.
Però non mi va di dirti se mi è piaciuto o no.
Saranno cazzi miei?
Trallallà...
Voto:
Ho comprato il ciddì appena uscito, e l'ho lasciato a candire un par di settimane, prima di ascoltarlo. Beh, musicalmente è il Guccini che sappiamo, asciutto ed essenziale, quello che fa tanto incazzare il prode @[Flame] , quello che sposta l'accento sul testo, perché, lo si seppia, no, non è obbligatorio fare il poeta se privilegi il lato delle liriche a quello musicale, posto poi che quasi tutti, dico quasi tutti i cantautori (quelli voce e chitarra...) hanno, ad un bel punto della carriera, sentito il bisogno di circondarsi di seri e fidati musici per incorniciare i loro testi... ma siamo abituati a dar torto a @[Flame] , è cosa buona e giusta...
Detto ciò, rimane il fatto che il Vate, questa, se la poteva anche evitare... la caratura dei brani è grande, le versioni ben fatte e quasi filologiche, è la sua voce che, già non di fattura eccelsa decenni fa, oggi appare del tutto inaccettabile all'ascolto. Non mi reca fastidio l'erre moscia di cui già tutto sappiamo, mi disturba profondamente il biascicare continuo ed irritante che in molti passaggi impedisce la comprensione delle parole, senz'altro dovuto ai danni dell'età, non dico di no, ma insomma, una cosa fatta così il Nostro ce la poteva evitare.
Come già detto, la caratura dei brani è grande e di ciò non si può nulla dire.
Voto:
Decerebrato represso, con tre profili (tutti femminili...) che tra loro si spalleggiano, usando, tra l'altro, un linguaggio volutamente da tredicenni in foia, non risparmiandoci nulla, dalla battuta pseudo sessista a quella finto-generazionale.
Se smettessi, caro, di frugarti il minipene di cui improvvidamente Madre Natura ti ha dotato ed iniziassi ad indossare quegli abiti femminili a cui hai senz'altro diritto, nonché a far pace con te stesso e farti, insomma, una vita tua?
Va con gli insulti, dài...
Voto:
Quel puzzone stagionato di @[imasoulman] denuncia un, forse passato, blocco dello scrittore, sospettiamo derivante da impedimento d'origine intestinale, forse più semplicemente, aveva il belino girato au contraire, chissà...
Poi te lo ritrovi a recensire un disco del genere di un artista del genere, tutto torna a posto e possiamo anche fare finta di non sentire le orrende esalazioni di gas corporali che egli emette in continuazione, le patologie intestinali sono lunghe da debellare...
Poi, diciamolo, ci coglie il dubbio che, sulle Ande, di camosci non ne alberghino, chissà, e che il vecchio rinco piemontardo, di camoscio, non conosca che quello D'Oro, venduto ad €. 1,60 all'etto al banco salumeria del supermercato, prontamente adagiato all'interno di una fragrante michetta...
Poi c'è lui, Gillo Scotti Erano, che rappresenta un modo d'intendere la poesia in musica, un progredir di parole in flusso cosmico senza, sia chiaro, prendere sottogamba il tappeto musicale su cui il testo poggia, irto di accenti soul e funk in morbidezze rhythm'n'blues, tutto duro e puro, tutto lucente di sincerità ed impegno.
Opere genitrici del rap? Certo, si sa, ma vabbè.
Bel ritorno, boia faus, bel ritorno.