Eh, non so che dire, potremmo averla scritta (peggio) io ed il prode
@[Farnaby] , anzi, forse avremmo dovuto, ma quel testone d'un ospedaliero recalcitra, quando si tratta di scrivere recensioni...
Non so dirti altro che bravo, perdio, hai reso bene l'idea di cosa può essere, sarebbe, potrebbe essere, dovrebbe essere questo stato della mente, e, per me, posto del cuore che è il centro storico della mia città.
Poi Conte, insomma, vogliamo parlarne? Uno che descrive Duke Ellington come "Grande boxeur, tutto ventagli e silenzi" o che scrive brani come "Dancing", un pittore prestato alla musica, od il contrario, neanche lui lo sa, un avvocato per lavoro ma non di quei lavori che fai col cuore, col cuore lui ha messo dieci dita sul pianoforte e nel microfono una vociaccia tutta pause, screzi, rànteghe, tosse e sospiri.
Poi, insomma, uno che sa cos'è una lucardina ed è foresto... a parte che a Genova sei foresto anche se sei di Genova, è una città che è tua perché l'ami, anche visceralmente, perché ci sei nato, perché ci abiti, ma non la possiedi mai.
E, per dirla con De André, Genova è bella, ma da ricordare.
Bravo, che altro, bravo...