Dislocation

DeRango : 22,38 • DeEtà™ : 3007 giorni

Voto:
Si era capito, si era capito.
Voto:
E' tutto molto bello.
E rinfrescante.
Voto:
Eh, Lulù, Lulù...
Voto:
Modifica alla recensione: «La consecutio tempōrum.». Vedi la vecchia versione Frequentatori Dei Tramonti - Vittorio De Scalzi - recensione Versione 1
Voto:
Dici che così completi le recensioni sulle prodezze discografiche di Eugenio ma volontariamente ometti di criticare i primi quattro prodotti della sua produzione (a meno che non mi siano sfuggite le relative recensioni, può certo essere...)
Ho compreso la provocazione ma non ne comprendo appieno il senso... Forse intendi che la parte "settantina" della sua discografia non riveste più importanza alcuna nell'ambito della sa produzione?
Detto tra noi, mi aspettavo che, in coda a questa tua serie di recensioni, tu piazzassi finalmente le uniche opere dell'E.F. degne di essere ricordate in un qualsiasi compendio di musica italiana, stavo per dire "pop" ma tu certo avrai capito cos'intendo...
Eh.
Voto:
Eh.
Voto:
Mai abbastanza ricordato, anzi, ricordato proprio pochino.
Ne siamo colpevoli.
Ascoltare le sue canzoni, leggerne i testi, calarsi negli inferni tra le virgole, medicarsi le ferite da taglio che ti procura...
Grazie, BB...
Voto:
Le disgrazie non finiscono mai.
Conny Plank aveva prodotto roba di ben altro spessore e partecipato ad esperienze di ben altra pasta rispetto a questo dischetto iperprodotto che diede alla Nannini la sensazione di adeguarsi allo spirito dei tempi mentre realizzava suoni irrimediabilmente datati dopo pochissimo tempo e spandeva un odore pesante di stantìo tra i solchi e nelle radio, regalando alle future antologie un paio di brani e iniziando da lì in poi la fase lentamente, ma inesorabilmente, discendente di una carriera altrimenti votata alla pasticceria di un certo livello.
E chissà...
Voto:
Secondo me, il vecchio @[Error] si diverte come un matto, qui dentro.