Dislocation

DeRango : 22,33 • DeEtà™ : 3008 giorni

Voto:
Di fronte ad un simile, prolungato grido di dolore, un dolore cocente ma tranquillo, deciso e tagliente, ma calmo e risoluto, davvero le parole son troppa cosa, eccesso di desolazione e pozzo senza fondo colmo di una melma fangosa, pericolosa quanto putrida, fatta d'odio, di pregiudizi e di stolida indifferenza.
Non v'è nulla che scaldi il cuore, nel tuo scritto , nulla di consolante né di speranzoso, e non sarebbe giusto né logico, giacché l'uomo è uomo e, come si sa le lezioni della Storia non le impara né poco né bene, neanche più le sta a sentire.
Non andrà tutto bene, credete, non ve n'è alcun segno tangibile. Solo, in cielo, sinistri stormi d'uccelli predatori, pazienti e fiduciosi nei presagi di sicuri banchetti, ancora ed ancora.
Grazie, Kyrie, grazie comunque.
Voto:
Le stellette...
Voto:
Non ho la benché minima idea di chi siano costoro di cui così amabilmente discetti
Voto:
Andammo a Firenze, tutti e cinque noi dei Porci Comodi, non so se nell'85 o nell'86, apposta per vedere i Diaframma e li trovammo in concerto con i Litfiba.
Sassolini fece un'esibizione pessima e gli altri ci entusiasmarono molto di più, specie Ringo e Maroccolo, granitici e velocissimi. I Diaframma mi piacevano (strano?) molto su disco, meno live, li ho visti molte volte. La loro sezione ritmica senz'altro, era inferiore, e di gran lunga, a quella dei Litfiba.
Poi ho ricordi vaghi del dopo concerto, uno scazzo con un gruppetto di fiorentini che ci pigliavano per il culo perché ci avevano visto con dei braccialetti rossoblu e ci rimisero un dente (uno) ed i coglioni (un altro) e poi i vapori alcoolici di una bevuta galattica in un localino in Lungarno.
Poi il ritorno, alle sei di mattina, a Genova, cantando in auto canzonacce da osteria in genovese.
Alla faccia della wave dark ed elettronica e dei suoi inni decadenti e freddi.
Voto:
Ma dai.
Voto:
Questo disco viene preso ad esempio dai detrattori (oggi "haters"...) che scambiano l'inclinazione deandreiana alla collaborazione per debolezza od addirittura per sfruttamento dell'altrui genio.
Bubola, de Gregori, Pagani ma anche Mannerini e, in questo caso, Dané e Piovani, tutti presi in stato di grazia e con ognuno grande, intenso scambio di sangue e di idee, come solo i grandi artisti sanno fare, rinunciando ad un po' di sé e inalando aria fresca, gonfia di poesia e satura di nuove sensazioni, a colmare i naturali vuoti che ognuno si ritrova, a guardarsi bene dentro.
Uno dei miei dischi della vita.
E che bello scritto, Giostrammer.
Se anche il disco di cui scrivi mi avesse indotto il vomito, per il solo fatto che l'hai scritto tu, l'avrei comunque letto fino in fondo.
Voto:
Poco rappresentativi e derivativi, ma onesti niuueivvers.
Ho 'Eisbaer' in cassetta, rigorosamente registrata, sempre sentito (ai tempi) con piacere.
Ah, significa 'Orso Polare' (alla lettera 'Orso dei ghiacci'), e vabbè.
Voto:
Uff, cheffatìca.
Voto:
Cinque stellotte ad endisceppard, anche solo perché si è degnato di ridiscendere tra noi e riportare ai nostri occhi increduli il Verbo che è Vita, Verità e Vov (non mi veniva un'altra V, perdio...)
Seppoi, come sembrerebbe assodato, il suo avvocato si palesa ai più nelle sinuose forme di @[llawyer] , embé, applauso e cappello in aria.
Vallesi ha sempre provocato importanti sommovimenti intestinali nell'ascoltatore medio.
Anche come terzino.