Voto:
Il più bel disco dei Kraftwerk
Voto:
Io ho ascoltato i due pezzi che ha anticipato ma mi sembrano mediocri. Sinceramente Paul per me è un mistero, nel senso che dopo i Beatles faccio fatica a trovare qualcosa di interessante. Paradossalmente i migliori sono quelli super piaciosi che ha fatto con Stevie Wonder e Micheal Jackson, come se in definitiva avesse bisogno di lavorare con qualcuno per non indulgere nella pochezza.
Voto:
Appena visto, a me è piaciuto parecchio, mi ha tenuto attaccato allo schermo e mi ha regalato qualche brivido non da poco.
Voto:
Appena visto, bella recensione, [SPOI LERS AHEAD] la sequenza ineluttabile di eventi drammatici alla fine risulta un po' pesante, meno male che il film termina su una nota positiva
Voto:
Concordo con il voto, film vedibile ma tutt'altro ce memorabile
Voto:
Interessante proposta cinematografica per il weekend.
Voto:
Per una volta mi trovi abbastanza preparato, perché ho ascoltato il disco un paio di settimane fa su suggerimento di un amico, una volta sola (e conto di riascoltarlo). Lì per lì l'ho trovato gradevole. Ovvero, ho apprezzato l'accostamento delle parti di pianoforte a derive noise in stile newyorkese. E se aggiungiamo qualche arrangiamento di violino qua e là alla Dirty Three, la ricetta è completa. Beh, non hai forse tutti i torti a dubitare della sincerità dell'ispirazione, però quantomeno va detto che la produzione e le sonorità sono immacolate.
Voto:
Bravo, chissà, non è detto, magari questa recensione innescherà una rivalutazione dell'autore! Credo che Nono sia rimasto vittima del suo idealismo. Le avanguardie italiane spesso prendono vita da quelle straniere ma appunto, non emergendo dal substrato culturale italico, spesso hanno vita breve e non sono feconde.
Voto:
Sempre foriero di spunti preziosi e di interessanti novità.
Voto:
Bel recupero