voiceface

Buona parte degli artisti che vengono glorificati su questo sito darebbero un rene per scrivere un album come questo.

Condivido il larga parte il giudizio sull'opera. Buona recensione.

Non riesco francamente più a scindere i Blur, dagli ultimi Gorillaz e dall'Albarn solista. Il suo genio e la sua rinnovata vena creativa sta permeando tutto. E' vero, questo è un disco dall'impronta originale, ma le melodie hanno il marchio di fabbrica del loro autore principale. Forse è il punto più alto raggiunto nelle varie declinazioni in cui questo artista si è voluto cimentare. Rasenta la perfezione, nei testi, nei suoni e negli arrangiamenti. Memorabile.

Film senza pretese ma che rivedo sempre con piacere. Non è poco.

Chapeau!

Trafiletto ben scritto, non si parla del disco, ma solo della propria tensione emotiva rispetto ad esso. Il che può essere interessante. Ma non è una recensione.

Modifica alla recensione: «Corretto titolo The Gold Mask». Vedi la vecchia versione Atum: A Rock Opera in Three Acts - The Smashing Pumpkins - recensione Versione 1

Ho visto Waters in passato, non lo farò questa volta per due giusti motivi. Il primo condiviso col recensore, quindi sono rimasto al bar. Il secondo perché il buon Waters dimentica del tutto la parte peninsulare del nostro Paese ed essendo io un terrone, oramai radicalizzato, non mi sposto più di 300 km per vedere un concerto, nemmeno se resuscitasse Freddie Mercury. Vedrò invece il sodale Mason che sarà a Pompei il 24 Luglio.

Dal punto di vista strumentale sono imbarazzanti. La voce perennemente tirata di Stipe alla lunga stanca. Però hanno scritto canzoni memorabili. A mio sommesso parere non rientrano nelle prime venti band di sempre.

Recensione illeggibile