Voto:
C'è sempre stato qualcosa in loro che non mi ha mai convinto del tutto. Al tempo recuperai Crimson rapito dal singolone "Time to Waste" ma il resto dell'album non mi piacque. Di questo ho dato un'ascoltata, sembra interessante (soprattutto lato ritmico). Vedrò se approfondire; nel frattempo recensione molto goduriosa da leggere. Bravo!
Voto:
Una delle mie certezze musicali, non hanno mai sbagliato un disco sebbene dopo la reunion nemmeno mi hanno fatto gridare al miracolo. Ovviamente questa opera resta l'apice e questa nuova edizione suona ancora meglio, con gli ospiti (e che ospiti a dirla tutta, su tutti il produttore Brian McTernan, nonché vocalist dei troppo poco conosciuti Be Well e Sam Carter degli Architects) che si integrano perfettamente senza snaturare alcunché.
Voto:
Gran bella segnalazione! Non li conoscevo e devo dire che mi sto proprio divertendo ad ascoltarli in questi giorni. Buio e Fiammiferi le mie tracce preferite. Non contento, ho scoperto un altro paio di gruppi simili, in particolare consiglio i milanesi Øjne.
Voto:
Non commentavo una de-recensione da una vita però per questa proposta, rispolvero carta & penna virtuali. Parto subito sparato col dire che questo - secondo me - è il miglior disco dei Bush post-reunion (2011). Riffoni sempre in primo piano, buon gusto per la melodia, concept di fondo abusato ma ficcante. Non ho trovato nessun filler, ma tanti grandi brani come: Shark Bite, Human Sand e la mia preferita Judas is a Riot. Bella anche la ballad d'occasione Creatures of the Fire. Nel complesso lo metto sullo stesso livello dell'ottimo disco degli Institute). Bravo tu nella recensione.
Voto:
Aspettavo la tua recensione su The Dusk In Us ma non così presto :D Caspita, l'hai già assimilato e digerito? Io sono ai primissimi ascolti (alcuni distratti altri con le liriche sottomano). Oltre che complessivamente una bomba, tracce entusiasmanti per me: A Single Tear, Trigger e soprattutto Thousands of Miles Between Us (straziante) e ovviamente la title-track. Ma, ribadisco, l'intero pattern è assai meritevole. Credo sarà il mio disco di fine autunno...ed inverno. Ideale per questo periodo dell'anno. Bravo tu come al solito.
Voto:
Ho ascoltato anche io solo Toe to Toes. Mi ha sorpreso e mi è piaciuta. Anzi, dirò di più, credo di preferire questi Mastodon che quelli degli ultimi tre dischi (per me abbastanza trascurabili). Devo ascoltare il resto ma in giro ho letto solo pareri positivi. Ho ordinato il disco, dovrebbe arrivarmi a breve. Artwork meraviglioso, bellissima copertina (e retro). Buona anche la recensione, bravo.
Voto:
Bello, mi sta piacendo. Un netto passo avanti rispetto a Battle Born. Non che Battle Born fosse brutto ma mancava di quel retrogusto elettronico tipico dei Killers. Questo pare davvero più ispirato, neanche io ho dovuto mai schiacciare il tasto forward, zero filler. Eccezionale il trittico Rut-Life to Come-Run for Cover ma belle pure la non troppo citata Out of my Mind e il pezzo(ne) di chiusura (Have All The Songs Been Written?) col signor Knopfler alla chitarra. Copertina oscena.
Voto:
Sempre piaciuti. Come detto in una recensione passata, ho consumato il vinile di Tragedy Will Find Us. Di conseguenza attendevo molto questo nuovo lavoro, curioso soprattutto di cosa uscisse fuori dopo la dipartita di...praticamente tutto il gruppo. Ho dato solo 2-3 ascolti (di cui uno distratto in giro per la città). Impressioni positive ma ancora devo farmene una bella e definitiva. Recensione, come al solito, assai piacevole. Non sapevo che nella band fosse entrato un ex-Hundredth.
PS: bella la divagazione sulla routine musicale post-estate e sulla propria band preferita, quella dal mood prettamente autunnale.
Voto:
A me il buon Grohl ha sempre fatto simpatia. Uno che si è sempre preso poco sul serio ma che poi finisce col fare dischi godibilissimi. Lontano dall'essere capolavori eh, ma che si lasciano ascoltare volentieri. Fondamentalmente trovo in ogni disco dei Foo Fighters almeno 2-3 pezzi di alto livello. Riguardo questo, mi sembra un ottimo concentrato delle classiche sonorità della band con qualche ingrediente nuovo. Bella (e coraggiosa) Run che mi ha ricordato White Limo (dal bellissimo Wasting Light). Sorprendente Sunday Rain cantante da Taylor Hawkins, non male il trittico La Dee Da, Dirty Water, Arrows. Ancora non ho capito se lo reputo superiore a Sonic Highways o meno (sono curioso di leggere i vostri pareri) ma nel complesso questo Concrete and Gold si può promuovere.
Recensione molto piacevole, scritta come al solito molto bene e con una buona analisi del disco in questione. Solo una domanda, Grant: ne parli piuttosto bene e poi metti 3 stelle?
PS: vado a rispolverare la mia t-shirt dei Foo dall'armadio :D
Voto:
Vabbè, inutile ripetermi dicendo che reputo The Devil and God il miglior disco emo degli ultimi 17 anni. Daisy non ha avuto lo stesso impatto e quando un disco esce a distanza di tanti anni, il rischio di partorire qualcosa di insulso è enorme. Non nascondo nemmeno che al primo ascolto questo Science Fiction mi ha lasciato un pò perplesso. Con gli ascolti però è cresciuto, liricamente il disco più "pesante" e opprimente dei Brand New. Non esagero se dico che per me è il miglior disco del 2017.
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