Voto:
I polveroni sono divertenti perché tirano fuori il peggio e il meglio di ciascuno. E' come sorprendere il capo della tua azienda distrattamente con le dita su per il naso leggendo Topolino sulla tazza del cesso... o beccarlo mentre un lacrimone gli scende sul viso, tutto compreso davanti a una madonna. L'intimità che internet fa trasparire è, direi, oscena. Ti confesso però che mi sono assai più divertito, quest'autunno, a redigere i testi per il nuovo disco della Celletti. Infine, il gioco è bello quando dura poco!
Voto:
Grazie dell'invito, Enea. Ma ci sono tante cose al mondo, ed io sono affascinato da tutte. Provo la mia mano ad una e, quando riesco, lascio e provo qualcos'altro. Il mio obiettivo è saggiare un po' tutto, vedere come si fa e continuare il viaggio. La vita è così varia...
Voto:
La Pavone c'era, piccolina, il viso tutto raggrinzito e - un pugno in un occhio - il caschetto color arancio-rame brillante. Vianello ha inserito una strofa de "La Partita di Pallone" in "Hully Gully" scendendo in prima fila, dove lei sedeva, per il duetto. Pure lei, che voce!
Voto:
Eneathedevil, non ci casco: "Legata a un granello di sabbia", a parte essere una palla sdolcinata e vieta (erano in via di estinzione, a quel tempo, ma qualcuna ancora ce n'era), la cantava Nico Fidenco.
Voto:
Geenoo: io, per me, non credo di aver raggiunto alcuna Verità. Anzi, qualcuno ha avuto la sensazione che io sia in un cammino di ricerca. Vero. Sto sempre cercando, ogni giorno. Se i miei scritti comunicano un'altra idea, sarà a causa del mio stile, non so. Certo tante cose le ho lasciate indietro, tante idee comuni, che vengono qui presentate da molti, le ho scartate da tempo, e penso di essere più avanti di loro. Ma questo senza superbia, che tanto tutti arriveremo allo stesso punto prima o poi, e non c'è alcun merito nell'aver fatto più strada: evidentemente si è partiti prima. Effettivamente conoscere qualcosa degli altri è illuminante, e io letteralmente pendo dalle labbra di chi ne sa più di me. Quelli sono i momenti più belli della mia vita, esco da quelle conferenze che mi sento tutto sottosopra, rimodellato, rinato... E proprio perché mi rendo conto di quanto il cammino sia lungo, ho poca pazienza con quelli che ancora mi propongono le tappe che ho già superato. Quindi, nell'economia generale delle menti, mi reputo al di sopra di alcuni e sotto altri. Come, immagino, tutti potrebbero concordare di essere. (Figurarsi! Io meglio di altri? Ma hai visto come scrivo???????? Il sapiente si esprime con semplicità illuminante, mentre io non riesco a sciogliere i nodi del mio stile concettoso e pieno di mulinelli... Uno stile che si impiglia nei rami di tutte le verità fondamentali che incontra per strada rischiando ad ogni passo di perdere l'obiettivo... E il peggio è che, sebbene me ne renda conto, lo stile della scrittura fa parte di un istinto, cioè è, molto probabilmente, immutabile!)
Voto:
Geeno: io non so chi tu abbia vicino, che senti la necessità di avvicinarti a lui/lei. Forse vuoi qualcosa da lui/lei, e per questo cerchi di compiacerlo/a. Dopo un po', quando il gioco della vita si fa teso, resta poco tempo per queste gentilezze, si tagliano molti ponti, e molti altri crollano. Allo stesso tempo, ti si chiede sempre di più di definirti, di assumere una personalità e delle responsabilità, di chiarirti le idee su quello che sei e quello che vuoi. Va a finire che davvero smetti di cercare di capire "i sentimenti, le aspettative, le corde intime di chi ti affianca nella vita" perché a dir la verità non capisci neanche te stesso. E un altro, per quanto ti sforzi.... guarda, non c'è nulla da fare, è impossibile. Un'altra persona risponde a diversi valori, diverse configurazioni astrali, diverso entroterra, diversa storia, diverso percorso di vita, diverso destino... diverso tutto. Capita persino nella stessa famiglia: io guardo i miei fratelli, siamo tre e uno più diverso dall'altro non potevamo essere. L'unica cosa che si può fare, per un'altra persona, è avere rispetto, cioè lasciargli la libertà di essere quello che è. E comportarsi con tutti con un modicum di buona educazione, che non guasta mai. Il resto, è un pozzo nero e profondo. Se ne vede la superficie, ma altro non è dato sapere.
Voto:
Sì, a volte il tè che servono al Salotto DeBaser non è gran che. Mi s'è anche ciancicato il foulard. Usciamo e facciamo due passi, va'!
Voto:
Eneathedevil: essendo una mente limitata, credo che quando qualcosa è buono, lo sia fino alle estreme conseguenze. Ovviamente non è così. Mertens è sempre interessante, ma raramente godibile appieno. Osservarlo mentre assembla le sue composizioni e registrarne i difetti è un esercizio più stimolante, dal punto di vista intellettuale, che non parlare di un suo disco riuscito. Un bel riuscito... non viene naturale esaminarlo, la tentazione quando si scopre una bella cosa è godersela e basta senza chiedersi tanti perché. Sono i pezzi non ben inglobati che sporgono, pungono e sono ben riconoscibili...
Voto:
Odradek, vengo a sapere che sei bravo nel rivoltar frittate. Mi spieghi come si fa? L'ultima volta che ci ho provato ho sporcato due piatti, la scottatura d'olio bollente alla mano sinistra mi ha tormentato per tre giorni e ho perso la frittata. Sul serio...
Voto:
Non c'è bisogno di incazzarsi, se non trovi il cd potrei fare e inviarti gli mp3, se hai una casella abbastanza grande, o metterli in condivisione su Soulseek.
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