alfo

Bella rece, chiara, pulita, aderente, e pure con un tocco di poesia.
Mi piace un sacco Soldini, più di ogni altro credo "Pane e tulipani" anno 2000.

Caro Odradek, ben ritrovato. In quel passo mi riferisco a certa critica che definì il film come un'opera neo-marxista, proprio così, in modo crudo. Rispetto l'idea di chi sostiene la presenza di un elemento neo-marxista all'interno della pellicola, di una rielaborazione psicologica, e quindi soggettiva, della "lotta di classe", ma a me pare riduttivo leggere il film come una integrale opera marxista. Secondo me ci sono due sfumature diverse, due profondità di lettura differenti. Si parla pur sempre di inezie sulla scivolosa lastra di un regista delle ombre!
Per quanto riguarda Stoney, non so, giudichi Lei.. a me fà un po' ridere, da tempo a questa parte le mie recensioni sembrano tutte case-study per l'accademia della crusca.

Ed io non posso che ringraziarvi di questa discussione... mai tanta importanza è stata data alle mie frivole parole. Non entro nel merito della sintassi (voi ne sapete sicuramente più di me.. e non sono ironico) e nemmeno del senso (è un'evocazione e in ognuno possa tirare fuori ciò che vuole), vorrei solo ricordare che certe volte alcune pagine son scritte ascoltando una melodia, fischiettandola, lasciando che sia il senso della musica a dettare le parole, anche sbagliate. Mi pare che questo bozzetto, non di più, sia stato anche gradito, da alcuni, e tanto basta perchè abbia raggiunto il suo obiettivo: portare per curiosità, fascino o chissà che altro, a conoscenza del disco. Tutto sommato un buon disco. La rottura delle regole è il principio base del gioco. Questa recensione è stata scritta, non per esaurire l'argomento, proprio così, come un gioco.

I turisti sono molto peggio della irrazionalità... sono la perversione della razionalità.

Una rece utile: una volta tanto una rece utile, che serve a far luce su un angolo del cinema italiano, uno dei tanti, caduti nell'oblio. Buona Pol.

Io devo denunciare un certo (erroneo) pregiudizio musicale nei confronti di chi piace alle ragazzine. Ma il Cremonini, che è un cane a suonare, ed è un cane a suonare qualsivoglia strumento, tra i commercial - da spiaggia o da parchetto la domenica pomeriggio - è uno di quelli che si salva. Vorrei dire di più, Cremonini ha un talento compositivo sopra la media (certo la media è bassa..) una capacità di scrivere melodie tale da porlo, se non altro, come erede di una certa canzone melodica italiana, che per una ecologia della musica è degna comunque di avere salvezza e continuità.
Qualche bella canzone l'ha scritta. Poi, certo, paga i suoi ammiccamenti alle folle, ammiccamenti che creano attorno a lui un detestabile e ipocrita alone di pregiudizio.

Bè il Tom Waits non ha certo bisogno del mio parere positivo, è uno che riesce sempre a comunicare, ad andare oltre. Meglio che io faccia i miei complimenti a Zaireeka per questa immaginifica recensione che, non è gratuita, al contrario, ricalca senza eccessivo zelo i contorni (inevitabilmente fumosi)dell'opera Waitsiana.
Avremmo bisogno di molte recensioni come questa.Ottimo

Woodstock, non intenderla come un affronto o un atto di coraggio nei confronti di qualcuno, la mia osservazione è pro-DeBaser... perchè questo sito sia un contenitore di approfondimento e, perchè no, valide impressioni. Certo che io non avrei scritto quel che ho scritto - dire che si è composta una recensione all'acqua di rose è onesto, ma l'onestà non salva il gesto - ti avrei un voto scarso comunque perchè oltre a non esserci approfondimento (come dici tu, me la potevo leggere su Del Rock..) non si avverte nemmeno una partecipazione a quello che scrivi. Ripeto: nulla di personale, nessun giudizio a priori, ho letto altre tue recensioni, tipo quelle sugli Stones, e le ho trovate davvero buone, obbiettive.

Meriterebbe un 5 nei confronti degli album di categoria: tra gli album del Pop, infatti, uno dei più vicini alla perfezione.
Gli Abba ad ogni disco riuscivano a sfornare hit orecchiabili, con una struttura voluttuosa che come dici bene tu non può non coinvolgere anche l'ascoltatore più ostico, me sempre di un livello dignitoso, anche nelle peggiori perversioni dance degli anni '80. Amen.

La Nannini ha fatto solo del bene all'italia musicale, se non altro ci ha fatto divertire tutti. Inoltre è tra quei pochi artisti blasonati che quando li senti "live" non ti spaventi.
Certo, due meriti non eccelsi ma dignitosi. Le recensioni sarebbe meglio scriverle sulle opere che si conoscono. Scrivere per scrivere non serve a nessuno, porta a opinioni sommarie, più di quanto sommaria e parziale sia già di per sè un'opinione.