Voto:
coltrane pezzente GRANDE LUCA DIRISIO
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coltrane pezzo di merda GRANDE LUCA DIRISIO
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Tutti i dischi del Finardi anni 70-80 li ho trovati a 4 euro in un centro commerciale alle porte di Milano. Ne ho comperati due (capirai, 8 euro è una super-offerta), questo e "Diesel". Fra i due preferisco di gran lunga il secondo. Comunque, anche questo è carino.
Voto:
E' l'album d'esordio dei Rolling Stones ed è formato solamente da cover di musica nera americana. Sporchi e cattivi, gli Stones furono un fulmine a ciel sereno: altro che Beatles, così perfettini, così puliti (almeno fino al "Sgt.Pepper's"), e alcuni brani sono davvero notevoli. Da citare almeno "Tell Me" (che dimenticanza recensore!), grandissimo brano rifatto in Italia dall'Equipe 84 col titolo "Quel che ti ho dato".
Voto:
Un disco simbolo, un capolavoro senza tempo. Peace&Love, robetta semplice (forse), ma senza dubbio efficace: Lennon è talmente in forma che può permettersi di prendere per i fondelli l'ex amico Mc Cartney con "How do you sleep". Dopo lo scioglimento dei Beatles, questa è la pagina più bella e famosa, con una perla "Jealous Guy" che vale tanto quanto "Imagine", cioè tantissimo. La recensione merita 1 solo per aver dato 3 a questo album: e su DeBaser c'è gente che da 5 ai Black Sabbath...
Voto:
Avviso a Krystal: Renga non c'è mai stato nè mai ci sarà. "Angelo" mette i brividi, per la tristezza. E comunque Krystal, hai scritto recensioni migliori. A buon rendere.
Voto:
"Shock of the Monkey" Peter Gabriel si prese la briga di venirla a presentare a Sanremo (quell'edizione del Festival venne vinta da Riccardo Fogli, quanto di più lontano da Gabriel possa esistere). Gli preferisco "So" e, in fondo, anche "Us", ma non si può non restare a bocca aperta, e oltretutto qui Gabriel intraprende la strada del pop ballabile (poca roba, ma significativa). Un grande cantautore, uno dei migliori di sempre.
Voto:
Dicono che gli Ustmamò siano quasi dei geni (tutto può essere, nulla si può escludere). Ad ascoltare questo "Stard'Ust" si resta un pò increduli: bravi sono bravi, ma in giro, o perlomeno in Italia, ci sono almeno venti gruppi più bravi (e forse meno acclamati) di questo. Il recensore non è obiettivo, ma la recensione regge.
Voto:
Ora, io sono quanto di più lontano da questi signori apparentemente no-global, per cui dovrei dare un 1 a prescindere. Ma non farò così: questi 99 Posse, e in particolare questo disco, meritano stima e rispetto, perchè sanno fare buona musica commerciale (e fare musica commerciale non è un delitto, anche perchè nel 2006 è ridicolo pensare che gli unici artisti bravi sono quelli che vendono 3 copie e tutte e 3 in famiglia), e basterebbe "L'anguilla" per capire quanto sono stati e sono ancora oggi degni di rispetto. Copertina, oltretutto, meravigliosa. Recensione un pò meno bella.
Voto:
"Van Halen II" è, per cause di forza maggiore (sorprendente e inaspettato successo di pubblico, forzature commerciali, evidente ripetitività), inferiore rispetto al primo. Ma non per questo è brutto: e d'altronde ci si pone anche una curiosa domanda, si può fare buona musica comprimendola in soli trenta minuti? Sì, e "Van Halen II" ne è la risposta. Grande tecnica e ritmica assolutamente invidiabile, si aprono, nel bene o nel male, gli inquietanti/favolosi (spuntate voi l'aggettivo che più gradite) anni Ottanta. Dei Van Halen non ne sentiremo parlare per un bel pò, fino al trascinante singolo "Jump" (rifatto recentemente, e malamente, da Paul Anka).
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