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Picazzo, il pittore pazzo!
[a.k.a. l'uomo che dipingeva la musica ascoltando i dipinti] [11 di 40]
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Picazzo, il pittore pazzo!
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Una domenica pomeriggio sull'isola della Grande Jatte - Georges Seurat (1884 - 1886)

Il soggetto del quadro di Seurat è tipicamente impressionista: l’artista raffigura diversi parigini, di varie estrazioni sociali, che passano la domenica sull’isolotto della Grande Jatte, tra Neuilly-sur-Seine e Levallois-Perret, una delle mete predilette all’epoca. È quindi impossibile non pensare ai soggetti tanto cari a Renoir, Caillebotte o Degas.
C’è però, a livello formale, una differenza tangibile, che ci fa capire che ormai la stagione impressionista sta tramontando, per lasciare spazio a un movimento nuovo, il Postimpressionismo. In quest’opera non ritroviamo la sensazione di spontaneità che traspariva da quelle impressioniste, di solito dipinte dal vivo. Al contrario, in Una domenica pomeriggio sull’isola della Grande Jatte la composizione è rigida, ingessata: è come se Seurat affermasse con orgoglio che il suo quadro, nonostante il soggetto, ha ben poco da spartire con il mondo reale.
L’opera, infatti, anticipa una delle idee centrali delle Avanguardie che caratterizzeranno il Novecento: l’arte non deve per forza imitare la realtà, anzi. Seurat si serve di due strategie per esprimere con la pittura questo concetto. La prima è la rinuncia al rispetto rigoroso della prospettiva, come già aveva fatto Manet nella sua Colazione sull’erba. La seconda è la tecnica puntinista, che contribuisce a irrigidire la composizione, allontanandola dalla fedele riproduzione della realtà. La strada è tracciata: nell’arco di qualche decennio, l’arte smetterà definitivamente di essere al servizio della realtà e si limiterà a suscitare emozioni. [fonte Frammentirivista]

Associato LP del 1997
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Picazzo, il pittore pazzo!
[a.k.a. l'uomo che dipingeva la musica ascoltando i dipinti] [10 di 40]
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Ragazza alla finestra - Salvador Dalí (1925)

“Ragazza alla finestra” ("Muchacha en la ventana”) è un dipinto a olio su cartone di 105 × 74,5 cm che il pittore spagnolo Salvador Dalí realizzò nel 1925. Attualmente è conservato nel Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid. Il dipinto rappresenta una ragazza affacciata alla finestra della casa dei Dalì a Cadaqués, località marittima spagnola. Si tratta di Aña Maria, sorella di Dalí, che nel 1925 contava 17 anni. Predominano i colori sulle tonalità del blu. La ragazza, mora, ripresa di spalle, ha di fronte il panorama della riviera. In tal modo Dalí invita l’osservatore a porre attenzione sicuramente al soggetto pittorico rappresentato dalla sorella, ma in modo speciale al paesaggio che lei osserva, certamente non bene in vista, dall’interno domestico che lo incornicia. [fonte Uozzart]

Associato LP del 2010
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Picazzo, il pittore pazzo!
[a.k.a. l'uomo che dipingeva la musica ascoltando i dipinti] [09 di 40]
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Il quarto stato - Giuseppe Pellizza da Volpedo (1898-1901)

Il quarto stato è un dipinto a olio su tela (293×545 cm) del pittore italiano Giuseppe Pellizza da Volpedo, realizzato dal 1898 al 1901 e conservato al Museo del Novecento di Milano. Raffigura un gruppo di braccianti che marcia in segno di protesta in una piazza, presumibilmente quella Malaspina di Volpedo. L'avanzare del corteo non è violento, bensì lento e sicuro, a suggerire un'inevitabile sensazione di vittoria: era proprio nelle intenzioni del Pellizza dare vita a «una massa di popolo, di lavoratori della terra, i quali intelligenti, forti, robusti, uniti, s'avanzano come fiumana travolgente ogni ostacolo che si frappone per raggiungere luogo ov'ella trova equilibrio». Assai pregnante è anche il significato del dipinto, che si discosta da quello dei precedenti Ambasciatori della fame e Fiumana: mentre prima Pellizza voleva solo disegnare una manifestazione di strada, come già avvenuto con altre opere coeve (tra cui La piazza Caricamento a Genova di Nomellini e L'oratore di sciopero di Longoni), ora intende celebrare l'imporsi della classe operaia, il «quarto stato» per l'appunto, a fianco del ceto borghese.
In primo piano, davanti alla folla in protesta, sono definiti tre soggetti, due uomini e una donna con un bambino in braccio. La donna, che Pellizza plasmò sulle fattezze della moglie Teresa, è a piedi nudi, e invita con un eloquente gesto i manifestanti a seguirla: la sensazione di movimento trova espressione nelle numerose pieghe della sua veste. Alla sua destra procede quello che probabilmente è il protagonista della scena, un «uomo sui 35, fiero, intelligente, lavoratore» (come affermò lo stesso Pellizza) che, con una mano nella cintola dei pantaloni e l'altra che regge la giacca appoggiata sulla spalla, procede con disinvoltura, forte della compattezza del corteo. Alla sua destra vi è un altro uomo che avanza muto, pensoso, con la giacca fatta cadere sulla spalla sinistra. La quinta costituita dal resto dei manifestanti si dispone sul piano frontale: quest'ultimi rivolgono lo sguardo in più direzioni, suggerendo di avere il pieno controllo della situazione. Tutti i contadini compiono gesti molto naturali: di questi, taluni reggono bambini in braccio, altri appoggiano la mano sugli occhi per ripararli dal sole, e altri ancora, semplicemente, guardano diritti davanti a loro. Le figure dei contadini sono disposte orizzontalmente, secondo i dettami della composizione paratattica: questa soluzione compositiva, se da un lato ricorda il classicismo del fregio, dall'altra evoca brutalmente una situazione molto realistica, quale può essere - per esempio - una manifestazione di strada. È in questo modo che Pellizza fonde armoniosamente i «valori riferiti all'antica civiltà classica alla moderna consapevolezza dei
Humpty Dumpty - Beautiful
Italiano e cazzutissimo. Da approfondire assolutamente.
#2011
GET WELL SOON - Too Much Love
#2016
@[Battlegods] Quante e quali influenze percepisci?
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Carousel Painting - Marianna Foster (2015)

"Chi non ha mai sognato da bambino le giostre coi cavalli ... quei pochi minuti sono stati un'assoluta felicità. Questa immagine cattura il momento di un'infanzia felice e spensierata".
Marianna Foster è una pittrice contemporanea statunitense. [fonte saatchiart.com]

Associato LP del 1986
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I Fabbri - Cima Luigi (1944)

Nato a Villa di Villa di Mel, in provincia di Belluno, il 5 gennaio 1860, si forma all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove segue i corsi di Eugenio De Blaas. Completati gli studi artistici, all'’inizio degli anni Ottanta prende parte alle principali rassegne pittoriche nazionali, a Venezia, Milano, Torino, Genova, Firenze e Roma. Si dedica in prevalenza a scene di vita lavorativa di campagna e montagna del feltrino, al paesaggio veneziano e al ritratto. Pare che questo dipinto sia autobiografico poichè il padre del Cima era un fabbro. [fonte associazionefeudo.it]
Buck Curran - River Unto Sea
" Immortal Light " migliore album #2016