Eri il più grande tastierista del rock, la tua cultura musicale era immensa, come lo era il tuo ego di solista e, se non era stata tua, l'idea di fondere rock e classica l'avevi sviluppata tu, dandole regole e paradigmi che tutti, compresi i tuoi detrattori, avrebbero seguito.
Il sintetizzatore come lo conosciamo oggi non sarebbe esistito senza il tuo apporto all'opera primigenia del dr. Moog.
Eri amato da molti e da molti eri odiato per la tua propensione alla spettacolarizzazione dell'assolo e del virtuosismo.
Ma intanto eri il migliore.
Poi l'alcool, il tuo demone associato e la depressione, il tuo demone assoluto.
La fedeltà alla bottiglia era certo colpevole del cancro al colon che ti colpì, senza ucciderti, mentre già combattevi contro una patologia neurologica che ti aveva invalidato due dita e si stava rapidamente allargando.
Poi un colpo di pistola alla tempia, il 10 marzo 2016.
Buio.
Keith Emerson - Improvisation