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Haruomi Hosono - Coincidental Music (1985) FULL ALBUM

Auscultate, non rimarrete delusi.

Parola mia.
Ben sintonizzati su #radiocapish

Per "I lunedì barocchi: alla corte del Capish King” vi proponiamo la musica contenuta in un manoscritto, detto " Concerts A Deux Violes Esgales", appartenuto a Alfred Denis Cortôt (1877 – 1962) ed attribuito al maestro della viola da gamba par excellence: Jean de Sainte-Colombe (ca. 1640–1700) nella registrazione eseguita nel 1976 da Jordi Savall e Wieland Kuijken per la Astrée.

Buon ascolto.

Monsieur de Sainte-Colombe - Wikipedia

Sainte Colombe ‎– Concerts A Deux Violes Esgales, Kuijken, Savall
Sondaggio indirizzato al popolo debaseriota, occasionato da un ascolto recente: ma veramente riuscite ancora ad ascoltare con gusto La Cura di Battiato? Sapete bene quanto io ami il buon Francuzzo, ma, perdiana & perdinci, quanto ha rotto il maschile organo genitale cotal canzonetta? Di per sé, non sarebbe nemmeno poi male, ma per poterla apprezzare, come di un alimento di cui si sia fatta indigestione, bisognerebbe indire una damnatio memoriae, impedendone con ogni mezzo la diffusione, almeno per un lustro (meglio ancora una decade)!

Accorrete numerosi.

Un saluto,
*
Ben sintonizzati su #radiocapish

“I lunedì barocchi: alla corte del Capish King” quest’oggi ci riportano ad un preciso luogo e ad un preciso giorno: Oxford, 7 luglio 1592. In quel luogo ed in quel giorno, ai compositori Giles Farnaby (c. 1563 – 1640) e John Bull (c. 1563 – 1628) fu riconosciuto il titolo di baccalaureato in musica. La loro reciproca influenza ed amicizia è documentata anche dal loro stile, lieve e trasognato.
La maggior parte delle loro composizioni è arrivata sino a noi tramite una fonte manoscritta importantissima del primo barocco inglese: il “Fitzwilliam Virginal Book”, oggi conservato presso il Fitzwilliam Museum di Cambridge.
Ebbene, quest’oggi ascoltiamo, eseguite al clavicembalo da Pieter-Jan Belder (n. 1966), alcune delle loro composizioni conservate in questo prezioso manoscritto.

Buon ascolto.

Fitzwilliam Virginal Book (Full Album)

Fitzwilliam Virginal Book - Wikipedia
Appendice al "lunedì barocco" di ieri: "Flow my tears", aria dal quale le variazioni di "Lachrimae or Seaven Teares" sono ricavate.

Dowland - Flow My Tears

Testo:
Flow, my tears, fall from your springs!
Exiled for ever, let me mourn;
Where night's black bird her sad infamy sings,
There let me live forlorn.
Down vain lights, shine you no more!
No nights are dark enough for those
That in despair their lost fortunes deplore.
Light doth but shame disclose.
Never may my woes be relieved,
Since pity is fled;
And tears and sighs and groans my weary days
Of all joys have deprived.
From the highest spire of contentment
My fortune is thrown;
And fear and grief and pain for my deserts
Are my hopes, since hope is gone.
Hark! you shadows that in darkness dwell,
Learn to contemn light
Happy, happy they that in hell
Feel not the world's despite.

Scorrete mie lacrime - Wikipedia
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per “I lunedì barocchi: alla corte del Capish King” quest’oggi vi proponiamo le sette pavane che John Dowland (1563 - 1626) pubblicò nel 1604 col titolo di Lachrimae or Seaven Teares Figured in Seaven Passionate Pavans, le quali sono scritte come variazioni sul tema di "Flow my tears" di quattro anni prima.
La registrazione, eseguita nel maggio 1987 presso Santa Maria de Sant Martí Sarroca in Catalogna da Jordi Savall con l’ensembre Hesperion XXI (allora Hesperion XX) la si può, senza dubbio di smentita, ritenere una delle migliori disponibili.

Buon ascolto.

Pavana - Wikipedia

John Dowland - Wikipedia



Lachrimae Antiquae

Lachrimae Antiquae Novae

Lachrimae Gementes

Lachrimae Tristes

Lachrimae Coactae

Lachrimae Amantis

Lachrimae Verae
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per la rubrica "“I lunedì barocchi: alla corte del Capish King”, vi proponiamo l'ascolto di composizioni sparse provenienti dal primo volume di "Intavolatura di Liuto, et di Chitarrone" del bolognese Alessandro Piccinini (1566 – 1638), inventore, pare, dell'arciliuto o liutone, per il quale questi spartiti furono pensati.

Buon ascolto.

Intavolatura di Liuto, et di Chitarrone, Book 1: Passacaglia
Intavolatura di Liuto, et di Chitarrone, Book 1: Corrente X
Intavolatura di Liuto, et di Chitarrone, Book 1: Toccata IV
Intavolatura di Liuto, et di Chitarrone, Book 1: Toccata II
Se avessi tempo, e se non mi fossi ripromesso di non scrivere più in questo ameno loco, scriverei una lieve, scalcinaa et malamente lirica pagina alla mia deleteria maniera su di un disco dell'anno presente che per davvero m'è piaciuto, e che consiglio a tutti lor signori avvezzi a bazzicare quei labili contorni, quelle zone di confine e d'ombra, tra il nu-jazz e l'elettronica (che a veder bene, son fatti d'una medesima pasta).

Błoto ‎– Kwiatostan (2020 - Album)
Leonard Cohen - Who by Fire

Quando vidi quest'uomo.
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Questa sera vi proponiamo l'ascolto di un concerto del Colours Quartet, messo in piedi dal contrabbassista Eberhard Weber (n. 1940), capofila del cosiddetto "chamber jazz", sound caratteristico delle pubblicazione dell'etichetta tedesca ECM (Editions of Contemporary Music).

Buon ascolto.

Eberhard Weber - Colours Quartet Live 1976
Il poetico caffè pinguino (1.11)

M’avevano fatto impazzire
i compagni con bussole teodòliti sestanti
e telescopi che ingrandivano oggetti —
ch’era meglio restassero lontano.
Per queste vie dove si va?
Pure quel giorno ch’ebbe inizio
ancora non s’è spento forse,
con quel fuoco in un baratro come una rosa
con quel mare librato sotto i piedi di Dio.

Giorgos Seferis (1900 – 1971)

Chartered Flight (2008 Digital Remaster)
Il poetico caffè pinguino (1.10)

Non è più su di un palmo
Oggi il ciel dalla terra:
Tumido, opaco, calmo,
L’anima in ombra di poca aria serra.

In un volgere lieve
L’infinito riposa:
La quotidiana e breve
Vicenda è il suon concorde d’ogni cosa.

Allor, sorto da ignote
Nicchie vapora piano
Un senso sopra note
Forme: e gioisce del suo ritmo umano.

Clemente Rebora (1885 - 1957)

Hugebaby (2008 Digital Remaster)
Il poetico caffè pinguino (1.9)

Le monete, il bastone, il portachiavi,
la pronta serratura, i tardi appunti
che non potranno leggere i miei scarsi
giorni, le carte da gioco e la scacchiera,
un libro e tra le pagine appassita
la viola, monumento d’una sera
di certo inobliabile e obliata,
il rosso specchio a occidente in cui arde
illusoria un’aurora. Quante cose,
atlanti, lime, soglie, coppe, chiodi,
ci servono come taciti schiavi,
senza sguardo, stranamente segrete!
Dureranno piú in là del nostro oblio;
non sapran mai che ce ne siamo andati.

Jorge Luis Borges (1899 – 1986)

The Sound Of Someone You Love Who's Going Away And It Doesn't Matter (2008 Digital Remaster)
Il poetico caffè pinguino (1.8)

Dal sottosuolo
sorge la mia stella

dove abita d'inverno la mia volpe?
dove dorme il mio serpente?

Paul Klee (1879 - 1940)

Zopf: Pigtail (2008 Digital Remaster)
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Quest’oggi, per la rubrica “I lunedì barocchi: alla corte del Capish King”, vi proponiamo l’ascolto delle sonate per violino e basso continuo (qui interpretate dall’Ensamble London Baroque nella formazione: violone, viola da gamba e organo) di William Lawes (1602 — 1645), musicista della corte di Carlo I, il quale morì, come lo stesso re Carlo, nei tumulti della guerra civile inglese (1642-’51).

Buon ascolto.

Sonatas for violin and continuo. William Lawes (1602 - 1645)

William Lawes - Wikipedia
Il poetico caffè pinguino (1.7)

Music to hear, why hear'st thou music sadly?
Sweets with sweets war not, joy delights in joy.
Why lov'st thou that which thou receiv'st not gladly,
Or else receiv'st with pleasure thine annoy?

If the true concord of well-tuned sounds,
By unions married, do offend thine ear,
They do but sweetly chide thee, who confounds
In singleness the parts that thou shouldst bear.

Mark how one string, sweet husband to another,
Strikes each in each by mutual ordering,
Resembling sire and child and happy mother

Who all in one, one pleasing note do sing:
Whose speechless song, being many, seeming one,
Sings this to thee: ‘Thou single wilt prove none’.

William Shakespeare (1564 – 1616), Sonetto VIII.

Zopf: Giles Farnaby's Dream (2008 Digital Remaster)
Il poetico caffè pinguino (1.6)

Degli uomini
non posso conoscere il cuore,
ma in questo vecchio villaggio
i fiori hanno sempre
il profumo di un tempo.

Ki no Tsurayuki [紀貫之] (872 – 945)

Zopf: Coronation (2008 Digital Remaster)
Il poetico caffè pinguino (1.5)

Da aghiformi calici appestati
beviamo l'ossessione delle cause,
con uncini tocchiamo grandezze
infime, quasi leggera morte.

E di fronte al groviglio delle asticelle
il bambino resta in silenzio —
dorme, l'universo, nella culla
della piccola eternità.

Osip Mandel'štam (1891 – 1938)

Zopf: Milk (2008 Digital Remaster)