Bonus.La terra, la guerra, una questione privata
Come potevo astenermi dal parlare di uno dei live più emozionanti della musica italiana? Parlando di Csi, alla loro discografia figurano anche due dischi live di un certo livello:il primo è In quiete, solitamente il favorito tra i due, tratta dal programma Videomusic dove hanno cantato pezzo di Ko de mondo, cover dei Marlene Kuntz e di Franco Battiato ma soprattutto molti pezzi vecchi dei CCCP che vengono riarrangiati in maniera spettacolare. Il secondo è appunto La terra, la guerra, una questione privata, registrato in un'occasione irripetibile:nella chiesa di San Domenico ad Alba, svolto il 5 ottobre 1996 in memoria di Beppe Fenoglio, scrittore e partigiano. Campestre apre le danze con la sola Ginevra Di Marco, a cui fanno seguito Esco e Fuochi nella notte. Momento di collage di canti partigiani è Guardali negli occhi, pezzo riuscito in toto. Il climax probabilmente si raggiunge con la calzante Linea gotica e con la versione di 7 minuti di Cupe vampe, punte di diamante incontestabili. Altro brano importante è Memorie di una testa tagliata la cui durata è quasi duplicata e il cui potenziale è finalmente emerso completamente. Parte acustica, con solo pianoforte, e 3 brani:In viaggio che rispetto alla versione di In quiete non è variata più di tanto, Del mondo resa più neniosa e sognante e Annarella, nella sua versione definitiva e strappalacrime. A concludere, la leggendaria Irata e la ripresa di Guardali negli occhi, che danno un epilogo intenso e progressivo a quello che è a tutti gli effetti uno dei live più belli sfornati nel nostro paese
Voto pignolo: 10 periodico
Guardali Negli Occhi
 
Crisi di governo, Giorgia Meloni attacca Conte paragonandolo a Barbapapà
io voglio capire. Non è che ha citato la fisionomia dello spirito di Hegel o il Decameron. Prima Butti con I due liocorni, mo Giorgia co i Barbapapà. Io non ho parole, è sia surreale che agghiacciante
 
Another One Bites the Dust - Queen
cambiamo genere va. E comunque qvesta la ascolto ancora volentieri, perciò da #diteloallozioiside a #diteloastocazzo
 
1.Linea gotica
Venticinque anni fa, oggi. Vedeva la luce questo disco, disturbato e potente, grintoso e sacro.Un disco rock ma anche intimo, ma soprattutto un disco dove politica e spiritualità si uniscono, in un manifesto di vita e rivolta coinvolgente. Non credo sia una bestemmia mettere questo disco tra le pietre miliari della musica italiana, accanto a dischi imponenti come La voce del padrone e Anima latina, anzi è anche meritato. Un viaggio tra l'Europa e la propria coscienza, che inizia nella biblioteca di Sarajevo ormai conquistata dalle fiamme, dalle cupe vampe che uccidono la sapienza dell'essere umano. Ciò che ne consegue è uno smarrimento inevitabile, dove l'uomo non riesce più a distinguere il suo inconscio da un parassita e dove vive rannicchiato come un animale in attesa di morire. Ma c'è una luce divina, descritta dal gran maestro Battiato, che può darci un attimo di conforto, nonostante gli sgretolamenti quotidiani del caos mondiale e l'arrivo della apocalittica alba blu. Ed è ad Alba che si sta combattendo, fronteggiando dietro la Linea gotica i nemici. E' in certi casi che bisogna essere padroni di se stessi e scegliersi la parte. Nonostante ciò prendere la parte si rivela difficile:si tenta la rivolta contro la religione che per millenni ha dominato sul mondo spargendo anche sangue, ma le tentazioni sono rese sotto una luce malata che rendono anche le più becere ricchezze degli incubi. Per fortuna c'è Tancredi, animo di cavallo indomito che non ci conduce dov'eravamo già, che ci lascia a domenica, il giorno prima della morte dove bisogna vestirci di seta e candore. Così finisce il viaggio, ad onta d'ogni strenua decisione o voto contrario mi trovo imbarazzato, sorpreso, ferito per un'irata sensazione di peggioramento di cui non so parlare ne so fare domande
Voto pignolo:10 con lode
La gemma:
Irata
 
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Ma tu guarda te il caso, Ko de mondo domani fa ventisette anni
 
Intimisto (Remastered)
Si anche questa non è robina
 
4.Epica etica etnica pathos
Dopo la pubblicazione di Canzoni preghiere danze avvengono due fatti fondamentali:crolla il muro di Berlino e i CCCP fanno una tournée in Russia coi Litfiba. Da quest'ultimo evento cominciò a prendere forma una nuova band, con Gianni Maroccolo al basso, Ringo De Palma alla batteria, Giorgio Canali alla chitarra e Francesco Magnelli alle tastiere. Disposti in cerchio in una casa campestre a suonare nuovi brani, così ha cominciato ad esistere EEEP. L'album si divide idealmente in 4 parti, ognuna nominata con le parole del titolo: la prima parte, ovvero Epica, comincia già meravigliosamente con Aghia Sophia, uno dei brani più riusciti del lotto, per poi approdare sull'orientale Paxo de Jerusalem e sull'intermezzo Sofia. Etica cambia già da subito le carte in regola, un basso distorto caratterizza Narko'S, per poi avere un momento da piano bar cantato dall'artista del popolo Fatur per poi riapprodare al basso distorto. Segue un brano ingiustamente minore nella discografia dei CCCP come Campestre e il funerale degli ideali comunisti di Depressione caspica. Etnica invece comincia con la sedicente cover Amandoti (introdotta da un intermezzo chiamato In occasione della festa), la cavalcante L'andazzo generale e l'intrigante Al Ayam. Chiudono la terza parte Mozzill'o re e la ripresa di Campestre. L'ultima e quarta parte, Pathos, si apre con la colossale Maciste contro tutti, vero e proprio manifesto del pensiero dei CCCP, ed infine accasciare il tutto sulla strappalacrime Annarella, brano che Ferretti ha dedicato a suo padre che non ha mai conosciuto, per poi chiamarla Annarella a causa di alcuni problemi di salute che Annarella ebbe durante la lavorazione del disco. Insomma, questo disco non meriterebbe assolutamente il quarto posto in classifica ne tantomeno il secondo tra i dischi dei CCCP, ma l'ago della bilancia stavolta ha voluto privilegiare un disco storico ed importante.
Voto pignolo:10
La gemma:
Maciste Contro Tutti
(volevo mettere Annarella come gemma, ma non volevo inflazionarla ulteriolmente)
 
Fedetz
La saggezza di @[Falloppio] certe volte è impressionante
 
5 giorni, 4 rece copiate malissimo e poi cancellate nel nulla e ancora @[Clabber2001] è qvi tra noi...che bello, vn fake che è dvrato piv' di vn giorno
 
7° posto:Canzoni, preghiere e danze del II millennio-Sezione Europa
Dopo un ottimo Socialismo e barbarie i CCCP svoltano in maniera sorprendente. Sfumature pop anni 80 compongono i nuovi pezzi, in maniera anche piuttosto blasonata e caotica. Vecchi pezzi come B.B.B e È vero (originariamente U.N) vengono stravolti e rovinati completamente da interpretazioni mediocri e basi musicali al limite del ridicolo. Ci si può sempre consolare con qualche piccola e grande gemma:oltre all'iniziale Svegliami che già preannuncia un po' lo stile dei CSI, possiamo trovare l'ironica Fedeli alla lira, la bella Roco, Roco, Rosso, la mezza punkettona Conviene, l'orientale e in stile Litfiba (con dedica alla
@Ditta ) Palestina e la preghiera di Madre. In un battito di cuore si arriva al finale, con And the radio plays, brano pop che riesce perfettamente ad essere orecchiabile e di qualità dimostrando che ai CCCP la veste pop non sta poi così male, la leggermente inutile ma musicalmente buona Vota Fatur e i crediti di Reclame. È risaputo che Canzoni preghiere e danze è l'album meno riuscito dei CCCP ma ciò non toglie il fatto che contiene una bella manciata di colpi d'ala veramente impressionanti.
Voto pignolo:8-
La gemma: And The Radio Plays
 
Coda di Lupo
Un po' per me un po' per lui
 
Ferretti Lindo Giovanni - Barbaro
Sapete? Il Ferretti elettronico non è poi così malaccio...