Monolito, in tema con la copertina. Il grande Capolavoro dei Purple per me resta questo senza alcun dubbio, l'esordio della "Mark II" con Gillan alla voce. Questo è un disco perfetto di quel Rock "espanso" e "dilatato" che ingloba elementi che spaziano dal rock'n roll al progressive, dal Blues all'Hard-Rock. Ovviamente il fatto di essere una delle band "tastieraie" tra quelle rock/hard anni '70 implica una ben più vasta gamma di soluzioni sonore e strumentali in più, senza contare che per me, quel "più" dei Deep Purple è proprio rappresentato dal Mastro Jon e il suo strepitoso organo Hammond, che adoro incondizionatamente. Quel suono... L'Hammond lordiano resta, per me, l'elemento più bello della loro musica anche in questa versione "II" della band, più muscolare e dura e con Blackmore che rispetto alla Mark I si prende di più la scena. Cazzo, il suono distortissimo, feroce, elettrizzante dell'Hammond su "Hard Lovin' Man" è da orgasmo multiplo. E niente, non tutto dei Viola mi fa strappare i capelli, questo è un capolavoro.
  • La nascita della "Bestia"... Lord che guarnisce il suo Hammond di un distorsore e lo rende in grado di rivaleggiare con Blackmore nel rifferama violento del rock duro, nonché di stampare degli assoli scarnificanti, a percussione sparata. Jon che mette in un angolo le sue ambizioni sinfoniche e progressive, adeguandosi all'andazzo dell'epoca fatto esplodere dai Led Zeppelin e scrivendo (insieme a Ken Hensley) le precise coordinate dell'organo in ambito hard rock.
    E poi Gillan che urla come meglio non si potrebbe, Blackmore terribile con tonnellate di idee, di suoni, di forza su quella sua Stratocaster bianca e nera, con la leva del tremolo grossa come il manico di un ombrello che gli permette di massacrare le corde come non si sentirà più, Paice posseduto pure lui da una fantasia infinita, oltre all'abituale gusto e precisione.
    Il disco di rock duro e puro per antonomasia, irraggiungibile.
  • hjhhjij
    28 feb 22
    Eh si. Te lo dice un estimatore dei primi Purple e del Lord più sinfonico, ma l'attaccare alla presa della corrente l'Hammond, oltre che ad aumentare la bolletta, ha dato il via ad un sound veramente strepitoso, questo disco è, tra le altre cose, una delle bibbie delle tastiere e dell'Hammond in particolare nell'ambito del Rock "duro", indubbiamente.