Unico disco decente dei Queen negli anni '80. Oddio, non che mi piaccia granché nemmeno questo qui, ma sempre meglio del successivo quartetto degli orrori. Forse lo preferisco un poco al precedente "Jazz", che a parte i tre singoli riuscitissimi, trovo in gran parte insopportabile; "The Game" è più omogeneo, ed ha una qualità media superiore, nel senso che è composto quasi del tutto da pop-rocchettini del tutto innocui e piatti come un personaggio dei cartoni animati schiacciato da un rullo compressore, ma almeno non mi risulta fastidioso all'udito. La migliore è probabilmente la classica ballad mayana "Save Me", seguita dal revival '50-primi '60 mercuryano di Crazy Little Thing la canzone dei pavesini, quella. Poi si, altri 2-3 pezzi carucci ci stanno, circa. C'è ovviamente Anada uan baiz de dazt, ottima classificata nel
#diteloallozioiside all time, e qualche pezzo proprio brutto ("Coming Soon", ma brutto-brutto-brutto, non brutto-inutile). Insomma, disco salvabile con qualcosa di carino e dignitoso, certamente, ma niente di bello.
- Bèl (03)
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