"Il Salvadanaio" è un classico: forse quello più bello del gruppo romano, ma anche quello che deve di più a certo progressive inglese (nei passaggi più duri ci trovo un po' di VDGG, in quelli più sognanti un po' di Genesis) ed anche le tematiche favolistiche e medioevali lo confermano. Tre capolavori: l'inno anti-bellico di "R.I.P" (con un finale dal lacrime), la deriva jazzistica-prog-psichedelica di "Metamorfosi" e la loro suite più bella in assoluto, ovvero "Il Giardino del Mago".
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