Manca un po' la spontaneità di "Unorthodox", in compenso è molto affinata la tecnica dei musicisti.
Con un orecchio piuttosto allenato al jazz-rock e al prog si possono notare dettagli molto interessanti, "Sun In The Night" è una perla magnifica dalle sonorità orientali, molto belle anche "Hate Zone" e "Disco Suicide". Inoltre l'idea di far scrivere un paio di pezzi ad ognuno dei quattro membri renderà l'album maggiormente vario (Collapsar di Lumley o Orbits di Jones) peccato per il contributo dello sdolcinato Phil di "Maybe I'll Lend You Mind After All" in cui farà capolino ancora una volta quella "sdolcinatezza" che aveva gia da qualche anno rovinato quell'immenso gioiello chiamato "Genesis". Nonostante ciò l'album è molto paricolare, lo consiglio vivamente a chi è in cerca di nuove sonorità, un po' fuori dagli schemi sia del rock che del jazz. 4 Stelle meritate
- Bèl (03)
- Brü (00)
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