C'erano una volta i Cheap Trick, l'esempio classico di unione tra la potenza dell'hard rock e le ariose atmosfere beatlesiane. Quando, verso la fine degli anni '80, la band di Robin Zender si eclissò, il testimonial del verbo dei Fabfour nel rock duro passò agli Enuff Z'nuff. Basti ascoltare la voce afona del singer Donnie Vie, molto vicina a quella di John Lennon, l'uso armonioso dei cori, gli occhialini rotondi del bassista Chip, per rendersi conto che quella per i Beatles era ben più di una semplice passione.

In realtà gli Enuff Znuff facevano parte del calderone glam - street che verso la fine degli anni '80 esplose in America con una moltitudine di colori e rock stradaiolo e sguaiato. Tuttavia l'elemento distintivo della band era, oltre all'influenza di Lennon & Co., l'eccellenza del songwriting ed un tris di dischi spettacolari di cui questo "Animals" ne rappresenta l'apice.

Se Superstitions e Black rain rimandano sostanzialmente al glam più puro è con la power ballad Right by your side e la spensierata These daze che l'elemento Beatles diventa predominante: brani estremamente positivi con ritornelli e cori che difficilmente si riescono a dimenticare. Con Master of pain si ritorna su sentieri stradaioli mentre la voce sensuale di Donnie Vie è la protagonista assoluta nella ballad strappalacrime Innocence. Il resto del disco viaggia su livelli alti, tra glam multicolore, schitarrate street e cori indimenticabili, come in One step closer to you o nei trascinanti hard rock'n roll di Mary Ann lost her baby, The love train e Rock N' World.

Dopo questo disco la band si ridurrà a fenomeno di culto, con dischi comunque mai banali, sempre ben suonati, ma purtroppo snobbati dalla massa rivolta a cercare nelle sonorità contaminate da mille influenze la vera essenza del rock. Di poco tempo fa è la notizia della scomparsa per overdose dello storico chitarrista Derek Frigo. Gli Enuff Z'nuff non mollano e vanno avanti comunque.

Carico i commenti... con calma