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Oggi tocca agli Head Wound City, già citati nella precedente recensione: supergruppo formato da membri dei Blood Brothers (Jordan Blilie, Cody Votolato), The Locust (Justin Pearson e Gabe Serbian) e Yeah Yeah Yeahs (Nick Zinner), nel 2004.

In poche parole, una combo pazzesca di pazzi furiosi. E meno male... perchè prestarsi a suonare determinati generi, che vi descriverò a breve, bisogna esserlo.
Per questo progetto hanno affermato di ispirarsi ai seguenti artisti: Antioch Arrow, GG Allin, Man Is The Bastard, Gang Of Four, Queen, Slayer, The Stooges e Give Up The Ghost.

Questo omonimo EP del 2005 è la prima occasione discografica per mettersi in mostra; inoltre, anticipo subito che resterà l'unica uscita fino a maggio 2016 con l'uscita del primo full-length "A New Wave Of Violence", poichè il gruppo fu messo in standby fino al 2014.
Come è di norma recentemente: 7 brani per addirittura meno di 10 minuti.

Non è mai facile catalogare queste proposte musicali, un termine solo non basterebbe. Un esclusivo cocktail di Mathcore, Thrashcore, Hardcore Punk classico, Noise Rock accompagnato da ottime dosi di feedback e rumori vari a rendere tutto più straziante, non-psichedelico e epilettico.
Oltre alle sempreverdi urla&sfuriate vocali, le strutture musicali dimostrano un senso della ritmica davvero impressionante, una caratteristica obbligatoria nel Mathcore. Il lavoro più sporco e più straordinario lo fa Gabe Serbian dietro le pelli sfoderando fill robotici accompagnati da blast beat che sembrano spari di una mitragliatrice che funziona a scatti.
Le sensazioni che si provano quando accidentalmente la forchetta stride sul piatto, ma stavolta sono più che godibili.

Ancora più in sintesi: The Blood Brothers meets The Locust. Un meritato 4 e mezzo arrotondato per eccesso.

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