Bene, appena iscritto, appena letto le regole, allora URLOOO!
La rece: perchè questa? Perchè sto ascoltando sto disco da giorni e non lo cambio più.
Due nomi: Andrew Butler - Antony Hegarty
Hercules and Love Affair - Un dj da gay bar e una ex-drag queen emozionale (non canta in tutti i pezzi, ma quando c'è si sente e dando spicco e caratterizzando molto gli Hercules and Co.) hanno creato un alchimia unica, fuori dal tempo, fatta di basso e di echeggi house, quella vera, quella che ormai sta prendendo strade sbagliate, mimetizzandosi e minimalizzandosi un pò in qua, technicizzandosi un pò di là. QUA! INVECE! C'è il cuore, il soul, l'emozione. La house primordiale, lo sciabordìo di budella col sorriso stampato.
Perchè recepisco sempre i dischi in ritardo? Questo l'ho ascoltato quando è uscito l'altr'anno. Ascoltato due, tre, quattro volte... basta! Tolto e messo da parte. Bel singolone, "Blind", il disco che è? Rimesso due settimane fa, ad una cena, come disco di sottofondo, a volume molto alto. Due, tre, quattro volte... wow... mood... bass... groove!!! E il singolone lo ascolto solo remixato da Frankie Knuckles!
"Time will", la prima e la mia preferita. Il disco inizia proprio con Antony che canta, e la canzone gli calza a pennello, fra malinconia e solitudine, "...now i'm young, i got nothing to lose" vi basta questa frase? Saremo sempre giovani, noi. A 20, 30, 40, e sarò giovane anche a 50. E anche Antony. Lui e i Johnsons, roba da cultori. Passiamo oltre, "Hercules' Theme", disco-funky-house, citazione dello storico pezzo della Unlimited Orchestra, "Love' Theme". Fantastici i fiati, il correre del pezzo, il coretto "...little boy Herculeeeees..." che ti spacca la testa, la canto continuamente. Oltre ancora, "You belong", non lo commento. Pezzo strano, non riesco a capirlo, mi piace, a volte, a volte no. Quando ci vuole molto tempo a farti piacere un pezzo, a capirlo... bè... quel pezzo è fantastico, genio, lo capisci dopo, sei te che non ci arrivi dapprima.
Dopo "Blind" il disco si ferma, di netto, ci fa riposare, ci concede un paio di drink prima di ripartire. "Iris", suoni fluidi, voce soave... si chiama relax! "Easy", bè, fantastico pezzo. Io l'ho messo come primo pezzo del disco però, mi sa molto di pezzo da intro, ma sta bene anche (e infatti ci sta) dietro a "Iris" perchè ti dice "Hey amico, scolati sto drink, riprenditi bene bene che ripartiamo, ok?"
"This Is My Love" e "Raise Me Up" sono tuffi a capo fitto nel ballo, quello più sfrenato. Il basso, le trombe, l'incalzare del ritmo. e poi il congedo, pezzo strabiliante "True Flase/Fake Real". A me sembra dire "ci risentiamo, ci rivediamo presto, balliamo ancora poi eh?"
Un disco rimasto dimenticato da me per quasi un anno, dal mondo da quasi 20, visto che sembra arrivare direttamente dal passato.
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