La Satira

La satira è lo strumento più utile dell'uomo. Più utile di un martello quando devi inchiodare e non lo sai fare, più essenziale di una sega quando devi segare. Fu inventata dagli antichi greci tanti anni fa (tra i 2000 e i 3000 pressappoco). Serve a dire le cose senza dirle o, se sei abile, a fare in modo che gli altri dicano le cose al posto tuo. Certo è che tanti anni fa non era facile dire le cose. Non è che tu andavi e sfottevi chiunque e non ti succedeva niente. Magari quello aveva amici potenti e ti rotolava pure la testa a terra. Che ne potevi sapere? Però certe cose si devono dire. Proprio uno ce l'ha dentro che premono per uscire, non ci sta niente da fare. E' per questo che gli antichi teatranti greci si inventarono la satira. Con dei giochi di parole, con dei modi precisi di porre i discorsi, si riesce a fare in modo che i marci escano allo scoperto. E' questa la satira. Vi faccio un esempio: se io faccio della satira sui dittatori saranno solo i dittatori o, al massimo, coloro che hanno atteggiamenti dittatoriali che se la prenderanno. Se io faccio satira sui cornuti saranno solo coloro che hanno le mogli allegre che si sentiranno offesi. Se io faccio satira sui disonesti solo coloro che effettivamente rubano sentiranno l'amaro in bocca. La satira è un'arma micidiale e saperne fare uso ti da il vero potere di far dare alle persone la zappa sui piedi in uno schiocco di dita. Certo non è facile padroneggiarne le arti e tante volte è anche inutile. Spesso il pubblico gira la faccia dall'altra parte, ignora il significato di quello che succede, fa finta di niente perchè, diciamoci la verità, a volte è più comodo. Del resto: dovesse mai cadere qualche testa? Poi la satira può essere di tanti tipi. C'è la satira politica che sbeffeggia le esagerazioni e gli estremismi. C'è la satira volgare che rivela genericamente i bacchettoni ma che tante volte può portare alla luce un marciume che non è ben definito, che non si conosce. Insomma, per non tirarla troppo a lungo, beato sia colui che sa destreggarsi nella sacra, utile e buona arte satirica. Tutto sta nelle parole. Tutto sta nel mettere una dietro all'altra una serie di lettere. Niente di più. I marci inveiranno e si arrabbieranno col satiro. I puliti invece rideranno di gran cuore dei marci che sono stati smascherati. Questo è il gioco della satira. Sempre se non rischia di rotolare qualche testa.


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