e questo che film è? I'm Not Him - Trailer qualcuno/a l'ha visto?
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canzone di un noto cantautore ( rebus trovato in rete)
la clip è il suggerimento per quelli che non son buoni a fare i rebus #forse Daniele Silvestri - Il mio nemico (videoclip)
Rebus scazzatissimo - album italiano n.25
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realizzazione grafica dimmierda anzichenò
L'intervista di Fernanda Pivano a Jack Kerouac
Ricorre oggi il cinquantraquattresimo anniversario di quel 21 ottobre del '69, giorno in cui muore prematuramente Jean-Louis Lebris de Kérouac, meglio conosciuto come Jack Kerouac; è stato uno scrittore, un poeta ed a nche un pittore statunitense.

È considerato uno dei maggiori e più importanti scrittori del XX secolo, nonché il padre del movimento beat, poiché nei suoi scritti esplicitò le idee di liberazione (di approfondimento della propria coscienza e di realizzazione alternativa della propria personalità) relative ad un gruppo di poeti americani che venne chiamato "Beat Generation".

Fu Jack Kerouac a coniare il termine "beat" come contrazione dal termine "beatific", con un intento religioso e non politico-contestatario, come lo fu invece per la maggior parte degli scrittori legati al movimento beat.

Il suo stile era ritmato e immediato, ed ha ispirato numerosi artisti e scrittori della Beat Generation e pure musicisti come Bob Dylan.

Nel mio piccolo ho letto (trenta e più anni fa) le sue opere più conosciute, come "Sulla strada", considerata il manifesto di quella Beat Generation, "I sotterranei", "I vagabondi del Dharma" e "Big Sur", che narravano dei suoi viaggi attraverso gli States e delle brevi permanenze in varie località.

I suoi scritti riflettono la volontà di liberarsi dalle soffocanti convenzioni sociali e dalle forme dell'epoca e dare un senso liberatorio alla propria esistenza, un approfondimento della coscienza cercato anche nelle droghe (come la benzedrina o la marijuana), nella religione, cattolica e buddhista (con una forte tendenza al sincretismo e ad un cristianesimo caratterizzato da un forte slancio vitale).

Jack Kerouac nei suoi frenetici viaggi, sembrava essere alla ricerca di un luogo che gli desse stabilità interiore e riempisse quella deprimente sensazione di vuoto (simboleggiata dalla morte del fratello maggiore, Gerard, all'età di quattro anni e poi del padre) oltre che di una risposta al mistero della vita; affrontare l'enigmaticità dell'esistenza è considerata dallo scrittore la sola attività importante a questo mondo.

Morì a 47 anni per le conseguenze di una cirrosi epatica, provocata dall'alcolismo che lo aveva tormentato per gran parte della sua vita.
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"Così sono nella vita reale e se non ti piace.
Non lo voglio sapere perché
vivo la vita a modo mio."
Ripropongo un "Rebus scazzatissimo - album italiano" postato millenni fa, prima che fosse creato il gruppo
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Rebus scazzatissimo - album italiano n.24
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Figlio di Felice Trapassi, soldato dell'esercito pontificio e poi salumiere. A 12 anni, nella bottega di un orefice, dove era stato messo per imparare l'arte, fu udito improvvisare... (da treccani.it)

Copiosa fu la produzione di arie del "Metastasio", che ne scrisse in numero superiore a 1200, il genere melodrammatico esigeva, infatti, che ogni scena fosse conclusa da un'aria, facente seguito al recitativo.

[...]Se a ciascun l'interno affanno si leggesse in fronte scritto, quanti mai, che invidia fanno, ci farebbero pietà!
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"Metastasio" (capricorno come me) pseudonimo di Pietro Antonio Domenico Bonaventura Trapassi, nacque a Roma il 3 gennaio 1698 e fu seppellito a Vienna il 12 aprile 1782 e niente... #chiaroscuro
Francis Bacon (Dublino, 28 ottobre 1909 – Madrid, 28 aprile 1992), "Study of a Figure in a Landscape" 1952
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[...] Mi piaceva star solo e immaginarmi che nessuno mi aspettava.
Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo - Cuneo, 9 settembre 1908 – Torino, 27 agosto 1950) da "La casa in collina" 1948

#attentiaqueidue
Della serie "Un altro enigma per la Sfinge", e Lei... muta!
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Ovverosia "ma che c'azzecca qua Louis Daniel Armstrong?"
New York 1960, Allen Ginsberg:

" F i n e "

Sono io, vecchio Padre dagli Occhidipesce che procreò l’oceano,
il verme al mio orecchio, il serpente che si avvolge intorno a un albero,
siedo nella mente della quercia e mi nascondo nella rosa,
so se qualcuno si sveglia, nessuno tranne la mia morte,
venite a me corpi, venite a me predizioni, venite tutti profetizzanti, venite spiriti e visioni,
io ricevo tutti, morirò di cancro, entro nella bara per sempre, chiudo gli occhi, scompaio,
cado su me stesso nella neve d’inverno, rotolo in una grande ruota nella pioggia,
guardo le convulsioni di quelli che scopano
la macchina stride, le furie gemono la loro musica di basso, la memoria svanisce nel cervello, gli uomini imitano i cani,
io godo nella pancia di una donna, gioventù che tende i seni e le cosce al sesso, l’uccello ritto in avanti
a gettare il suo seme sulle labbra di Yin la danza di bestie nel Siam,
cantano l’opera a Mosca,
i miei ragazzi vanno in calore al crepuscolo sui gradini, io entro a New York, suono il mio jazz su un Clavicembalo di Chicago,
L’amore che mi ha creato lo riconduco alla mia Origine senza perdita, galleggio sopra chi vomita
esaltato dalla mia immortalità, esaltato da questa eternità che gioco ai dadi e seppellisco,
vieni Poeta taci mangia la mia parola, e assaggia la mia bocca nel tuo orecchio.

Traduzione di Fernanda Pivano
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#chiaroscuro ehm, da un po' di tempo in qua (cioè da sempre) ci sta una fissa comune tra i vivi, ovverosia provarle tutte...
E anche Fernando ha appeso le tele ed i pennelli al chiodo perché di là si va nudi come si è venuti di quà... Risultato della ricerca immagini di Google per https://www.maxiart.it/wp-content/uploads/2015/07/maxiart-Fernado-Botero-La-spiaggia.jpg
Dai non se la cavava poi male Richard Müller Ingrandisci questa immagine
"Ce ne sono milioni meglio di lui!
Ce ne sono milioni anche meglio di me.
Comunque io non conosco quelli meglio di lui e non posso consumar la mia vita ad aspettar di conoscerli.
E poi se dovessimo cercare la perfezione in un uomo, si amerebbero i santi.
I santi son morti e io non vado a letto col calendario."

.: Oriana Fallaci :. Pussy Riot - Straight Outta Vagina (feat. Desi Mo & Leikeli47). Official Music Video Ma chemmi significherebbe tutto ciò mi domando eddico?!
Ma chemmi significherebbe tutto ciò mi domando eddico?!

LITTLE BIG - HATEFUL LOVE
Riguardo alla fede Leonard Cohen disse "So che c'è un occhio che ci sta guardando tutti." (ehm, sicuramente non intendeva un Polifemo qualsiasi...)

Disse anche altre frasi emblematiche tipo:

“Per l'amore non v'è cura, però è l'unica medicina per tutti i mali.”

“Io non mi considero un pessimista, penso che un pessimista sia qualcuno che si aspetta che piova, mentre io mi sento già inzuppato fino alle ossa.”
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#chiaroscuro da "Bird on the wire":
Come un uccellino su un filo
Come un ubriaco nel coro di mezzanotte
Ho cercato a mio modo d'esser libero.

Leonard Norman Cohen a 82 anni già sofferente da tempo di leucemia acuta mieloblastica e problemi cardiaci, cadde una notte dalle scale della sua abitazione procurandosi pure un'emorragia interna che complicando il suo stato di salute lo condusse nell'aldilà e gnente...
Pare che il buon Tom Waits a suo tempo abbia pronunciato anche queste frasi (io non le ho sentite dalla sua viva voce, indi si per cui prendiamole con beneficio d'inventario, ok?):

«Nei '70 acquistai un disco intitolato "Il Meglio di Marcel Marceau" ehm, erano 40 minuti di silenzio seguiti da un applauso finale e vendette parecchio.
Mi piace metterlo quando ho ospiti ma mi secca parecchio se durante l'ascolto cominciano a chiacchierare»

«Non riesco a capire quelli che si rifugiano nella realtà perchè hanno paura di affrontare la droga!»

«Mi piacciono i libri di anatomia e devo ammettere che sono un medico dilettante, credo.»

«Quand'ero giuovine, volevo essere più vecchio.
Ora che sono vecchio, non ne sono più così sicuro.»
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#chiaroscuro Thomas Alan Waits da giuovine anzichenò...
All’interno dell’universo di Aykut Aydogdu ehm, quando l'arte si trasforma in "poesia"...
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Ci raccontava Buddy 5 anni fa sul web: Aykut Aydogdu, è un artista e graphic designer di origine turche, che ha iniziato ad appassionarsi al mondo dell’illustrazione sin da adolescente.

I suoi digital artworks sono principalmente ritratti femminili, cupi, sensuali, onirici.

Ogni sua opera, provocante ed inquietante, sembra voler scavare in profondità.

Ogni ritratto è costruito sui dettagli e sembra nascondere simbolismi ed elementi metaforici.

Tutto sembra voler raccontare una storia di amori morbosi e misteri profondi.

e gnente ma se lo dice Buddy...
Fabrizio de André - Oceano

Ma noi alla fine fine che ne sappiamo dei come e dei perché eccetera?

Poco, però a volte qualcosa si viene a scoprire, tipo sta storia su due canzoni:

“Una volta avevo ascoltato in una discoteca una canzone che mi era rimasta in testa, mi era piaciuta tantissimo, ed era Alice di Francesco De Gregori. Nello stesso tempo mi era rimasta in testa una domanda: ma perché Alice guarda i gatti e non può guardare quel lampione là o non può guardare qualsiasi altra cosa, un sasso piuttosto che un cespuglio, un albero? E volevo chiederglielo, però non sapevo come, non lo conoscevo e avevo questa domanda da fargli...
L'estate successiva scopro che sta iniziando a lavorare con mio padre ad un album che era Volume ottavo. Figurati, impazzisco, vado in Sardegna e me lo trovo lì, a casa. In pigiama. Che lavora con mio padre, seduto sul mio divano, con la chitarra, giovane, con la barba rossa, un po' fricchettone [...]. E allora io prendo coraggio e vado da lui. Questo è il figlio di Fabrizio, Cristiano; piacere Francesco. Comincio alla larga, poi piano piano mi convinco e un giorno: «Francesco, perché Alice guarda i gatti?»
Lui mi guarda con un occhio aperto e l'altro chiuso... Non mi risponde. E non mi ha mai risposto. Anzi mi ha risposto, però in un modo abbastanza inconsueto: cioè scrivendo una canzone, con mio padre. Si chiama Oceano, e devo dire che io sono orgoglioso di questa canzone perché è stata dedicata a me. È la risposta di perché Alice guarda i gatti. Al che non mi sono più sognato di fargli domande di questo genere.»

Da un'intervista a Cristiano De André del 1995
Qui ci vorrebbe il povero Piero Angela (rip) od il figlio, per spiegarci in parole povere le motivazioni ed i perché la natura scelga nei suoi imperscrutabili esempi, alcune forme che si incastrano o cambaciano con altre al fine di stupirci e non solo...
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Ecco qui per par condicio con la "Hydnora Africana" un'immagine abbastanza ehm, esplicativa e gnente...
"Hydnora Africana"

Questa pianta è un parassita che puzza come un cadavere in decomposizione, ed'è cibo per sciacalli.

A differenza di molte piante, che utilizzano la clorofilla e la fotosintesi per ricavarne nutrienti dal sole, questa specie invece si attacca alle piante ospitanti, sottraendo i loro di nutrienti.

Scoperta nelle parti aride dell'Africa meridionale, tra cui Sudafrica e Namibia, il fetore del frutto dello sciacallo attira una varietà di animali tra cui i sopra nominati sciacalli, porcospini e talpe...
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Che sapore ha?

Il suo sapore e la sua consistenza sono stati paragonati a quelli di una patata ehm, e pure la forma ricorda una certa famigerata "patata" non per nulla viene chiamata anche 'Flor-vulva' dos desertos da África e gnente...
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il cuggino dopo le ultime avventure carpenteristiche et simili, ha deciso di darci un taglio netto coll'elettricitismo e di darsi a nuove sue invenzioni relative all'idraulica su esplicita richiesta di nuovi clienti poco abbienti e con poco senno, ecco la sua prima messa in opera...
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e come disse una volta l'esimio architetto, urbanista, pittore e designer svizzero naturalizzato francese Charles-Édouard Jeanneret-Gris o meglio Le Corbusier: "Ogni mattina mi sveglio nei panni di un imbecille, e cerco per tutto il giorno di uscirne.'
Un lontano cuggino di un nostro cuggino che abita lontano e che non poteva spender assai ha chiesto a mio cuggino che ha preso la scossa tante volte con tanti volt ed è sempre rimasto più morto che vivo, se in breve poteva moltiplicargli l'impianto elettrico con una serie di prese multiple cercando di non sforare l'esiguo budget di una mezza dozzina di euri di cui disponeva tutti in contanti savasansdir...
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e illo gli ha risposto al nostro cuggino lontano che per quella ciphra gli avrebbe installato un vero master work mica pizza e fichi!
A cosa penso quando non penso a gnente di nulla...
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#chiaroscuro il disegno non l'ho fatto io (è di Mark Beachum) ma rende assai bene l'idea.
La gatta sul tetto che scotta... meglio il film o il romanzo?
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#chiaroscuro
In sordina se n'è andato a causa di un cancro all'esofago il 19 maggio, uno dei miei scrittori preferiti, Martin Louis Amis, tempo fa avevo scritto qualcosa sul suo saggio intitolato "Koba il Terribile. Una risata e venti milioni di morti" e gnente, anzi no, restano i suoi libri tra cui il suo ultimo romanzo, "Inside story" del 2020 che cercherò di scaricarmi nel kindle appena potrò... Ingrandisci questa immagine
Dee Giallo Carlo lucarelli racconta Fabrizio De Andrè
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Fabrizio De André - Amico fragile (Live)

E' un enigma che io abbia scoperto De Andrè così tardi, (Battiato a parte) ascoltavo solo musica indie inglese da Velvet di Rimini o centri sociali occupati.

Tutto ciò non ha importanza, visto che adesso anche con voi riesco a conoscerlo ogni giorno di più e meglio.

Galeotto è stato quel cofanetto di "in direzione ostinata e contraria" con triplo cd che ha partecipato alla mia iniziazione.
Anzi, a dire il vero anche "Crueza de Ma" cantata da Cristiano in una puntata di "Che tempo che fà". Poi è stato amore!

Come ho già scritto De Andrè si divertiva a creare canzoni come rebus da capire, da studiare, da tradurre come per "La domenica delle Salme".

Il poadcast para di Hotel Supramonte! Del rapimento di De Andrè e Ghezzi. E già ho aggiunto un altro tassello, al puzzle o rebus che la musica di questo cantautore, proprio ora scrivendovi.
Dammi più ascolti!
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