Placebo feat. David Bowie - Without you i'm nothing.
Placebo - Without You I'm Nothing (Ft. David Bowie)

Oggi è tutto così normale, non si può neanche più liberamente soffrire, avere nostalgia di un matrimonio finito, della fine di un sodalizio, di una complicità senza fine. A me non interessa perchè oggi sto male.

Spiego anche l'Enigma del pezzo che ho scelto.
Without you I'm nothing, è quello che provo oggi, poi domani starò meglio ma adesso Without him I'm nothing.

Questo non è un giorno qualsiasi per me, a quest'ora nel 1998 mi stavo preparando per andare all'altare. Solo ventisei anni avevo! Ma LUI è stato il mio LUI dal primo momento che ci siamo visti.

Questa è la vita per me, ogni tanto il passato ritorna, poi si soffre o gioisce "nel qui ed ora" e domani si ritorna in pista.

Poi alla fine c'è David Bowie e ci sono i Placebo insieme! David negli ultimi anni si divertiva ad "accoppiarsi" con nuovi gruppi. Placebo, Arcade Fire.... lui buongustaio ed edonista genio.
Franco B̰a̰t̰t̰ḭa̰t̰o̰ - La v̰o̰c̰ḛ ̰d̰ḛl̰ Padrone Full Album 1981 HQ
Allora, io ero molto giovane ma quella cassettina nel maggiolone di mio padre la mandavo avanti e indietro in continuazione.
In quella "Summer on a solitary beach" nei bar, nelle case, alle feste, non si ascoltava altro. Anche la mia vicina democristiana sapeva il disco tutto a memoria.
Il genio, enigmatico, come prima traccia, ti pennella una spiaggia tropicale, te ne fa sentire il rumore delle onde, la consistenza della sabbia, l'eco di un cinema all'aperto,
ma vuole anche annegare. (Parlare di suicidio in quegli anni era un tabù e lui lo ruppe così come se nulla fosse.)

Ciao Franco, ci hai lasciato tanti enigmi: una bretone con un cappello e un ombrello di carta di riso e canna di bambù.
capitani coraggiosi, raccogliere ortiche, la musica contemporanea che ti buttava giù..... perchè la tua era altro, era futurismo, era il manifesto di uno dei più bei dischi della storia italiana. Hai sempre saputo di essere un genio ed anche tu sei ormai nella sfera della musica classica del novecento.
Radiohead - Everything In Its Right Place [HQ]

Era atteso questo disco, dopo il successo di Ok Computer, poteva trasportare i Radiohead nell'Olimpo delle migliori band della fine/inizio secolo.
Questo era l'enigma. Sarebbero riusciti a soddisfare le aspettative dei loro fans?

Ricordo che pioveva a dirotto ed io camminavo velocemente sotto l'ombrello per andarlo ad acquistare.

Già il packaging sembrava perfetto, ma non avevo voluto sapere niente da chi lo aveva già comprato.

Strappata la plastica con le unghie e iniziata la prima traccia tutto ha cominciato ad avere un senso! Ogni suono, ogni nota, ogni parola era veramente "Everything at its right place" .

Quei suoni uscivano dal mio impianto stereo creando una magia. Ce l'avevano fatta. Erano loro, una delle migliori band, di fine/inizio secolo.

Un giorno Mr_iko un "vecchio" e simpaicissimo de-udente disse che se Kid A ed il successivo Amnesiac fossero stati un unico disco, ci si sarebbe trovati davanti ad uno dei più grandi capolavori della storia della musica. Forse, chissà.

Ogni autunno e primavera, quando io e la mia collega andavamo al Pitti, si partiva con questo disco da viaggio psicofisico.

I'm not here, this is not happening!
Fabrizio de André - Oceano

Ma noi alla fine fine che ne sappiamo dei come e dei perché eccetera?

Poco, però a volte qualcosa si viene a scoprire, tipo sta storia su due canzoni:

“Una volta avevo ascoltato in una discoteca una canzone che mi era rimasta in testa, mi era piaciuta tantissimo, ed era Alice di Francesco De Gregori. Nello stesso tempo mi era rimasta in testa una domanda: ma perché Alice guarda i gatti e non può guardare quel lampione là o non può guardare qualsiasi altra cosa, un sasso piuttosto che un cespuglio, un albero? E volevo chiederglielo, però non sapevo come, non lo conoscevo e avevo questa domanda da fargli...
L'estate successiva scopro che sta iniziando a lavorare con mio padre ad un album che era Volume ottavo. Figurati, impazzisco, vado in Sardegna e me lo trovo lì, a casa. In pigiama. Che lavora con mio padre, seduto sul mio divano, con la chitarra, giovane, con la barba rossa, un po' fricchettone [...]. E allora io prendo coraggio e vado da lui. Questo è il figlio di Fabrizio, Cristiano; piacere Francesco. Comincio alla larga, poi piano piano mi convinco e un giorno: «Francesco, perché Alice guarda i gatti?»
Lui mi guarda con un occhio aperto e l'altro chiuso... Non mi risponde. E non mi ha mai risposto. Anzi mi ha risposto, però in un modo abbastanza inconsueto: cioè scrivendo una canzone, con mio padre. Si chiama Oceano, e devo dire che io sono orgoglioso di questa canzone perché è stata dedicata a me. È la risposta di perché Alice guarda i gatti. Al che non mi sono più sognato di fargli domande di questo genere.»

Da un'intervista a Cristiano De André del 1995
Ripropongo un "Rebus scazzatissimo - album italiano" postato millenni fa, prima che fosse creato il gruppo
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Riguardo alla fede Leonard Cohen disse "So che c'è un occhio che ci sta guardando tutti." (ehm, sicuramente non intendeva un Polifemo qualsiasi...)

Disse anche altre frasi emblematiche tipo:

“Per l'amore non v'è cura, però è l'unica medicina per tutti i mali.”

“Io non mi considero un pessimista, penso che un pessimista sia qualcuno che si aspetta che piova, mentre io mi sento già inzuppato fino alle ossa.”
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#chiaroscuro da "Bird on the wire":
Come un uccellino su un filo
Come un ubriaco nel coro di mezzanotte
Ho cercato a mio modo d'esser libero.

Leonard Norman Cohen a 82 anni già sofferente da tempo di leucemia acuta mieloblastica e problemi cardiaci, cadde una notte dalle scale della sua abitazione procurandosi pure un'emorragia interna che complicando il suo stato di salute lo condusse nell'aldilà e gnente...
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Due enigmi:

1- trovare il disco che si avvicina di più al tuo mio mood del giorno, e la soluzione è Closer
Joy Division - Closer [Full Album] 1980

2 - perchè si ucciso Ian Curtis? Luicarelli lo racconta
Ian Curtis

Non c'è bisogno di altre parole!!! L'anima nera, il vuoto!
A PERFECT CIRCLE - MER DE NOMS / FULL ALBUM

A̲ P̲e̲r̲fect C̲i̲rcle - Thirteen Step (Full Album)

Allora, ci sono dischi molto ma molto belli , poi ci sono quelli che ti si appiccicano addosso, nelle ossa, sotto la pelle in profondità.

Gli APC sono per me il gruppo della mutazione, della scoperta, della distanza. Giudico questi dischi due capolavori. Niente a che vedere con i TOOL ma sicuramente e fortemente appiccicosi.
L'enigma e il trait d'union dove stanno? In Maynard James Keenan perchè lui con quella voce ti scava a fondo, ti fa sentire femminina, desiderabile, sanguigna... quando alza il tono e quando sussurra ti vibra addosso!
Non un pezzo sbagliato in questi due dischi, due veri side project perfetti.

Era il 2003 Io, il mio ex, G e Turkish e Frantz eravamo al bar del Velvet di Rimini. La prima volta che ci vedevamo, tutti!!!

Dopo qualche birra parole poche e tanta meraviglia dovrebbe esserci anche una recensione di Turkish a riguardo.

Ricordo poco di quella sera, la stretta da dietro del mio ex, quella che non ho e non avrò più e che allora era scontata!!!
Rebus scazzatissimo - album italiano n.24
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il cuggino dopo le ultime avventure carpenteristiche et simili, ha deciso di darci un taglio netto coll'elettricitismo e di darsi a nuove sue invenzioni relative all'idraulica su esplicita richiesta di nuovi clienti poco abbienti e con poco senno, ecco la sua prima messa in opera...
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e come disse una volta l'esimio architetto, urbanista, pittore e designer svizzero naturalizzato francese Charles-Édouard Jeanneret-Gris o meglio Le Corbusier: "Ogni mattina mi sveglio nei panni di un imbecille, e cerco per tutto il giorno di uscirne.'
Il Lato Oscuro 28: Dead Can Dance - Musica Eterna
Within the Realm of a Dying Sun

Lisa Gerrard ricorda che per il primo concerto, si drappeggiò un lenzuolo ricamato intorno al corpo. Era della suocera, era all'inizio del suo idillio artistico e sentimentale con Brendan Perry.

Solo una grande storia di Amore
Pare che il buon Tom Waits a suo tempo abbia pronunciato anche queste frasi (io non le ho sentite dalla sua viva voce, indi si per cui prendiamole con beneficio d'inventario, ok?):

«Nei '70 acquistai un disco intitolato "Il Meglio di Marcel Marceau" ehm, erano 40 minuti di silenzio seguiti da un applauso finale e vendette parecchio.
Mi piace metterlo quando ho ospiti ma mi secca parecchio se durante l'ascolto cominciano a chiacchierare»

«Non riesco a capire quelli che si rifugiano nella realtà perchè hanno paura di affrontare la droga!»

«Mi piacciono i libri di anatomia e devo ammettere che sono un medico dilettante, credo.»

«Quand'ero giuovine, volevo essere più vecchio.
Ora che sono vecchio, non ne sono più così sicuro.»
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#chiaroscuro Thomas Alan Waits da giuovine anzichenò...
Fabrizio De André - La domenica delle salme (Official Video)

Ho avuto un approccio tardivo a questo artista meraviglioso.
"La Domenica delle Salme" non si può capire, è un rebus, un puzzle, un vero enigma.
Sono andata a cercare qua e la, su internet, il significato anni fa ed in questo sta la meraviglia, una volta capita si comprendono anche, il suo acume, la sua intelligenza sopraffina e la sua unicità!

De Andrè non assolve nessuno in questa ruvida canzone dedicata alla caduta del muro di Berlino. Nessuno del prima e anche del dopo, compresi anche tutti i suoi colleghi dell'intellighenzia di sinistra.

Come nella Buona Novella "tradisce" i suoi simili, in questo capolavoro, li mette tutti in fila e come un plotone di esecuzione i falcia con la sua "voce potente, adatta per il vaffanculo".

Così chiudiamo ,"forse", questa fantastica giornata sul debasios
un pò guascona e a metà fra l'abisso e il trionfo.
Della serie "Un altro enigma per la Sfinge", e Lei... muta!
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Ovverosia "ma che c'azzecca qua Louis Daniel Armstrong?"
E anche Fernando ha appeso le tele ed i pennelli al chiodo perché di là si va nudi come si è venuti di quà... Risultato della ricerca immagini di Google per https://www.maxiart.it/wp-content/uploads/2015/07/maxiart-Fernado-Botero-La-spiaggia.jpg
Track #30 | The Afghan Whigs
The Afghan Whigs: Debonair

Grande disco! Grazie a Rivo che me lo dedicò e consigliò.

Ps: L'enigma è, chi era Tsunami
Subsonica - Tutti I Miei Sbagli

Lui venne dal freddo, per stare con me tre ore!
Gli regalai questo disco e mentre tornavo in treno mi
dedicò proprio "Tutti i miei sbagli".

Eppure aveva ragione, l'essenza di quel giorno è tutta in quel brano, e ascoltando il testo la dedica è meno offensiva di quello che può sembrare.

Dov'è l'enigma? Nel disco stesso. Una bomboniera di cristallo che può implodere o esplodere in qualsiasi momento.
Un disco privo di imperfezioni ma di grande contenuto nei testi che parlano di sballo (discoteca labirinto), sbagli, anoressia (Aurora Sogna)... che parla di una generazione come solo i dischi veramente belli possono fare.

Microchip Emozionale lo abbiamo ballato tutti!!! In spiaggia, ai matrimoni, alle feste, o ai concerti. Ha dato vita ad una "new wave" italiana che piaceva anche a Battiato.

"non mi importa molto se, niente è uguale a prima, le parole su di noi, si dissolvono così, nel giorno che sfugge il tempo reale, per sentirmi viva in tutti i miei sbagli!!!"

Da quel giorno però a più di una persona ho dedicato io questa :-)

Subsonica - Colpo Di Pistola
Qui ci vorrebbe il povero Piero Angela (rip) od il figlio, per spiegarci in parole povere le motivazioni ed i perché la natura scelga nei suoi imperscrutabili esempi, alcune forme che si incastrano o cambaciano con altre al fine di stupirci e non solo...
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Ecco qui per par condicio con la "Hydnora Africana" un'immagine abbastanza ehm, esplicativa e gnente...
TOOL - The Patient (Audio)

La prima cosa che faccio la mattina e l'ultima la sera, ascoltare musica. Ho conosciuto i Tool da giovane mamma, 30 anni!
Non amavo il "genere" ma poi ho ascoltato questo disco mi è entrato sottopelle.

Un'altra mia passione tardiva è la cucina.

Cucinavo molto con Lateralus, quando dovevano venire gli amici a pranzo, il contrasto era meraviglioso, come un gelato cioccolato e limone, soprattutto era divertente quando il mio ex entrava in quello che, in quel momento era il mio regno creativo e uditivo. Rideva..... rideva dei miei contrasti e delle mie dicotomie come mai nessuno ha fatto dopo.

TOOL - Schism

Quando arrivava Schism il soffritto era pronto per accogliere la carne per il ragù, allora potevo dedicarmi agli antipasti, perchè il brasato e il purè erano in cottura.

La cosa più delicata, dopo era riscaldare a mano la pastafrolla che aveva riposato in frigo, per la crostata con la crema (già pronta dal mattino).

Verso l'una spegnevo a malincuore lo stereo, apparecchiatura e aperitivi pronti. Alla spicciolata arrivavano gli amici con le bottiglie di Cà del Bosco (il mio Franciacorta preferito).

Quando avevo la casa grande ce ne stavano tanti, la casa era piena dei nostri figli, che sono cresciuti insieme ed ora sono amici a loro volta.
Dopo aver ascoltato il poadcast capiamo il perchè della mia scelta di inserire, Personal Jesus.
L'enigma è come ha fatto Dave Ghan a sopravvivere così tante volte. Il bello è che adesso, con questo pezzo, esorta gli altri farsi aiutare e avere fede.

Dee Giallo Carlo Lucarelli racconta Depeche Mode
Depeche Mode - Personal Jesus (Official Video)
Depeche Mode Personal Jesus Traduzione

Reach out touch faith in concerto diventa
REACH OUT TOUCH DAVE come se fosse un miracolato, un oracolo o semplicemente un uomo dal sex appeal e carisma da vendere.

PS. volevo aggiungere due parole sul live visto all'Olimpico ma purtroppo l'utente Algol ne sarebbe infastidito insieme ad altri presunti "intolleranti" ma non manifesti.
Mi autocensuro ma solo per oggi ovviamente anche se a qualcuno sarebbe piaciuto saperne di più dei Depeche Live.
Sono queste le persone che ammorbano il sito e non i Fake-Troll e tutte le ulteriore cazzate che ho letto in questi giorni (Nes escluso).
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canzone di un noto cantautore ( rebus trovato in rete)
la clip è il suggerimento per quelli che non son buoni a fare i rebus #forse Daniele Silvestri - Il mio nemico (videoclip)
Moretti-Jarret
1993, al cinema col primo amore, io 22 lui 33 innamorati persi. Parte questo pezzo che non sapevo di chi fosse. Anni dopo capii che si trattava del Concerto di Colonia di Jarrett, disco top collezione. Quindi Moretti riesce a mettere una sorta di colonna sonora/marcia funebre al suo "viaggio" verso il luogo dove avevano trovato morto Pasolini.
Francis Bacon (Dublino, 28 ottobre 1909 – Madrid, 28 aprile 1992), "Study of a Figure in a Landscape" 1952
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[...] Mi piaceva star solo e immaginarmi che nessuno mi aspettava.
Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo - Cuneo, 9 settembre 1908 – Torino, 27 agosto 1950) da "La casa in collina" 1948

#attentiaqueidue
L'intervista di Fernanda Pivano a Jack Kerouac
Ricorre oggi il cinquantraquattresimo anniversario di quel 21 ottobre del '69, giorno in cui muore prematuramente Jean-Louis Lebris de Kérouac, meglio conosciuto come Jack Kerouac; è stato uno scrittore, un poeta ed a nche un pittore statunitense.

È considerato uno dei maggiori e più importanti scrittori del XX secolo, nonché il padre del movimento beat, poiché nei suoi scritti esplicitò le idee di liberazione (di approfondimento della propria coscienza e di realizzazione alternativa della propria personalità) relative ad un gruppo di poeti americani che venne chiamato "Beat Generation".

Fu Jack Kerouac a coniare il termine "beat" come contrazione dal termine "beatific", con un intento religioso e non politico-contestatario, come lo fu invece per la maggior parte degli scrittori legati al movimento beat.

Il suo stile era ritmato e immediato, ed ha ispirato numerosi artisti e scrittori della Beat Generation e pure musicisti come Bob Dylan.

Nel mio piccolo ho letto (trenta e più anni fa) le sue opere più conosciute, come "Sulla strada", considerata il manifesto di quella Beat Generation, "I sotterranei", "I vagabondi del Dharma" e "Big Sur", che narravano dei suoi viaggi attraverso gli States e delle brevi permanenze in varie località.

I suoi scritti riflettono la volontà di liberarsi dalle soffocanti convenzioni sociali e dalle forme dell'epoca e dare un senso liberatorio alla propria esistenza, un approfondimento della coscienza cercato anche nelle droghe (come la benzedrina o la marijuana), nella religione, cattolica e buddhista (con una forte tendenza al sincretismo e ad un cristianesimo caratterizzato da un forte slancio vitale).

Jack Kerouac nei suoi frenetici viaggi, sembrava essere alla ricerca di un luogo che gli desse stabilità interiore e riempisse quella deprimente sensazione di vuoto (simboleggiata dalla morte del fratello maggiore, Gerard, all'età di quattro anni e poi del padre) oltre che di una risposta al mistero della vita; affrontare l'enigmaticità dell'esistenza è considerata dallo scrittore la sola attività importante a questo mondo.

Morì a 47 anni per le conseguenze di una cirrosi epatica, provocata dall'alcolismo che lo aveva tormentato per gran parte della sua vita.
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"Così sono nella vita reale e se non ti piace.
Non lo voglio sapere perché
vivo la vita a modo mio."
In sordina se n'è andato a causa di un cancro all'esofago il 19 maggio, uno dei miei scrittori preferiti, Martin Louis Amis, tempo fa avevo scritto qualcosa sul suo saggio intitolato "Koba il Terribile. Una risata e venti milioni di morti" e gnente, anzi no, restano i suoi libri tra cui il suo ultimo romanzo, "Inside story" del 2020 che cercherò di scaricarmi nel kindle appena potrò... Ingrandisci questa immagine
Dai non se la cavava poi male Richard Müller Ingrandisci questa immagine
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