Per la verità pochi hanno prestato attenzione veramente all'uscita di questo disco di Martin Rev pubblicato lo scorso maggio. Disco che vale la pena di riprendere se amate il sound e la cultura underground tipicamente Suicide.

#zot2017

Martin Rev - Demolition 9 (Atlas Réalisations, May 26, 2017)

Obituario di Alan Vega (1938-2016).

In verità per dirla tutta "Demolition 9" non è specificamente dedicato ad Alan Vega con cui Martin Rev ha scritto una delle pagine più grandi della musica della scena newyorkese e in generale di una certa corrente underground la cui onda lunga è destinata a durare negli anni. Però trattandosi del primo disco di materiale inedito dal 2009 e soprattutto del primo disco dopo la morte del suo compagno di avventure, forse considerarlo anche secondo questa ottica è in qualche modo inevitabile. A parte che in qualche modo fa piacere ricordarlo così, con questo disco che Martin Rev

realizza come un oggetto difficilmente comprensibile e diviso in ben 34 tracce e che si configura come una specie di opera d'avanguardia post-punk e minimalista. Fedele alla sua estetica garage e alla cultura newyorkese no-wave, a quelle immagini cariche di violenza espressiva, il disco è una alternanza di brevi scorci noise e momenti ambient, persino glitch e composizionoi orchestrali minimali. Sono 34 tracce per 34 sensazioni oppure "scenette" diverse. Oggettivamente un'opera sperimentale e difficile da valutare senza considerarla come tale, è un disco che suggerisco a tutti i fan (e non sono pochi) devoti al culto dei Suicide, ma che potrebbe forse non piacere a chi non ama e vi riconosce dei contenuti fondamentali.

#martinrev #alanvega #suicide

Demolition 9
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