'Tales From Monographic Oceans': viaggio a braccio in un braccio di mare, tagliando gli istmi di alcune discografie (Curtis Mayfield, 9, 8)
Curtis Mayfield - Back to Living Again

commento: 'People Get Ready? Impression-ismo dell'Anima'...
No, non ce la può fare.
Come può un tetraplegico totale, bloccato da cinque anni in un letto e con un diabete che avanza silenziosamente ed inesorabilmente, riuscire ad INCIDERE un disco?
Come può CANTARE - cantare è una roba che sta tra l'espirazione e l'inspirazione, una roba che fa aprire violentemente la propria cassa toracica - una persona sulla cui schiena è crollata una impalcatura di luci da concerto?
Invece, si può.
O meglio: la FORZA DI VOLONTA' di Curtis - credo, solo la sua, incrollabile, inesorabile - potè.
E dunque uscì nel 1996, a quasi sei anni da quel maledetto tornado - eh sì, i cambiamenti climatici non sono proprio un tema così nuovo - di quell'agosto a Brooklyn, questo MIRACOLO: l'ultimo disco di Curtis Mayfield.
Di una bellezza da lasciarti senza fiato.
No, nessuna concessione nostra di ascoltatori ad un insultante pietismo. Il disco è davvero bellissimo, figlio della modernità senza concedersi alle sue ovvietà, senza piegarsi a bieche volgarità. C'è il battito cardiaco del trip-hop allora in voga, ci sono suoni sintetici misurati, ci sono melodie e testi che una volta di più invitano alla speranza, alla lotta, al non mollare mai e dette da LUI davvero non ci sembrano vuoti slogan da capi-vendita.
Ci sono canzoni che sono le sue più belle da vent'anni in qua. Nuove e vecchie. Quando parte lo scratching che introduce la versione qui presente di 'We The People Who Are Darker Than Blue', capisci che il cerchio si chiude, uno di quei momenti in cui tormento ed estasi si fanno cosa sola e ti ripagano di troppe ore passate ad ascoltare altro.
Soprattutto c'è QUELLA VOCE.
Meno acuta, leggermente meno falsettata, solo appena brunita dagli anni e dalla...vita.
Ma sempre LEI, inconfondibile, solo aiutata, anche da cori e voci esterne (pare che per incidere il disco abbiano dovuto fare un copiaincolla di centinaia - diverse CENTINAIA - di frammenti. Perchè un tetraplergico non riesce a cantare che per pochi secondi).
A un certo punto, sul finire della canzone qui postata, una voce femminile irrompe: 'Go ahead, Mayfield!'.
Obbedisco
E noi tutti dietro a te.
Una volta di più: 'You're a Winner'
Tutto il resto, è la nostra meravigliosa merda
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