#PoesiaPortamiVia
Sì, questo mondo è piatto, e quanto all’altro, frottole.

Senza speranza vado mansueto alla mia sorte;
per ammazzare il tempo, aspettando la morte,
fumo in faccia agli dei sottili sigarette.

Su, viventi, affannatevi, o scheletri futuri.
Me, l’azzurro meandro che verso il cielo si torce
mi sprofonda in un’estasi infinita e m’addorme
come ai morenti aromi di mille bruciatori.

Ed entro nel fiorito eden dai sogni chiari,
dove elefanti in fregola si intrecciano alla fioca
danza delle zanzare, in fantasiosi valzer.

E quando poi pensando ai miei versi mi scuoto,
contemplo, il cuore pieno di dolce gioia, il caro
mio pollice arrostito come un cosciotto d’oca.

In breve, stavo per darmi con un Vi amo,
quando mi accorsi non senza pena,
che prima di tutto non possedevo bene me stesso.

Dunque povero, meschino individuo
che non crede al suo Io se non a tempo perso,
vidi svanire la mia metà,

portata via dal corso delle cose,

tale lo spino vede sfogliarsi,

col pretesto che è sera, la sua migliore rosa.

Jules Laforgue "La Sigaretta"
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