#PoesiaPortamiVia
Niente cessa niente esiste i morti non sono morti
I vivi pensano di vivere
Un atto continua dove non si può seguirlo
Nulla è dentro nulla è fuori.
Nulla pesa tutto pesa e la nostra marcia greve
E’ leggera nel sonno.
I nostri occhi sono ciechi e le nostre orecchie sorde
In un mondo simile a un sogno.
Altre forme sono là che il passato accumula
A quelle dell’indomani.
E ciò che il nostro tempo annulla con una menzogna
Resta nella sua mano avara.
Tutto forma un solo blocco che il tempo ci addebita
Poco a poco pezzo a pezzo.
Il bastone si spezza nell’acqua
E l’immobilità si vanta di andar svelta.
O talvolta nel sogno o con qualche astuzia
Che inganna la strana macchina
L’invisibilità esce dal suo nascondiglio
Come la Venere da uno scavo.
Jean Cocteau
Niente cessa niente esiste i morti non sono morti
I vivi pensano di vivere
Un atto continua dove non si può seguirlo
Nulla è dentro nulla è fuori.
Nulla pesa tutto pesa e la nostra marcia greve
E’ leggera nel sonno.
I nostri occhi sono ciechi e le nostre orecchie sorde
In un mondo simile a un sogno.
Altre forme sono là che il passato accumula
A quelle dell’indomani.
E ciò che il nostro tempo annulla con una menzogna
Resta nella sua mano avara.
Tutto forma un solo blocco che il tempo ci addebita
Poco a poco pezzo a pezzo.
Il bastone si spezza nell’acqua
E l’immobilità si vanta di andar svelta.
O talvolta nel sogno o con qualche astuzia
Che inganna la strana macchina
L’invisibilità esce dal suo nascondiglio
Come la Venere da uno scavo.
Jean Cocteau
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