Amati sudditi.
Qua si batte la fiacca!
Insomma è già da un bel po' che non si dibatte su uova e galline, che non ci si accapiglia sul sesso degli angeli che non si spacca un capello in quattro!
E allora!
Capishonia è nata per essere un luogo di dibattito e di approfondimento, una schola philosophica dove esercitare giovani e libere menti alla ricerca dell'Assoluto Astratto. Insomma il Regno della Kul-tura!
E invece.....il dibattito langue.....
Ebbene il mio dovere di monarca è anche quello di mostrare la strada a Voi, amati (ma un po' mollaccioni) sudditi!
Ecco che vi propongo un nuovo challenge: eleggiamo il disco più sopravvalutato di tutti i tempi!
Però, mi raccomando, bisogna menare! Non tirate fuori dischelli da culto carbonaro che, a smerdarli, non gli frega niente a nessuno.
Qua si parla del (o dei) DISCO(I) PIU' SOPRAVVALUIATO(I) DI TUTTI I TEMPI! Mica bruscolini.
Bisogna colpire al basso ventre, mostrando che a Capishonia la libertà di pensiero viene prima di ogni altra cosa!
Chiaramente chi tocca un disco a cui io sono legato verrà condotto nottetempo nelle regie galere....
Comincio io (chiaramente):
PINK FLOYD - UMMAGUMMA
Vero furto perpetrato ai danni dei poveri fans broccoloni: un doppio disco (doppio anche in cd) contenente un finto live (quindi pezzi riciclati e neanche col fatto di essere frutto di un concerto con tutti i controcazzi) ed un secondo disco fatto di avanzi e scarti (a voler essere buoni) che i 4 buontemponi avevano tirato fuori nel tinello di casa e che solo un ego smisurato poteva far credere avessero un qualche valore artistico.
DIRE STRAITS - BROTHERS IN ARMS
Uno dei migliori lassativi sul mercato! Il meglio del loro pop slavato e brufoloso la band di Mark l'aveva già dato col primo disco, col quale già avevano esaurito tutte loro idee (che infatti ricicleranno tali e quali in tutti gli altri dischi). Un EP di un quarto d'ora potrebbe bastare a dar conto di tutto quello che c'è da ascoltare della loro musica da festa parrocchiale (appesantita da una voce insopportabile tipo Lou Reed afono e da quella spocchia da "grande chitarrista" ancora più fastidiosa). "Brothers in Arms" è il loro disco più celebrato e più pretenzioso, appunto!
FRANK ZAPPA - HOT RATS
Lo zio Frank! Giù le mani dallo zio Frank!
Ok, lo so: qui la sparo grossa, ma che ci volete fare, tolta "Peaches En Regalia" che è un capolavoro con gli stra-controcazzi il resto è puro egotismo (ed anche un pochino stronzo e cialtrone qui e là).
Insomma 40 minuti di assoli a cazzo su basi ripetitive e pure poco fantasiose! Certo la voce di Capt. Beefheart che dice "sono un piccolo pappone rosa", certo certe aperture orchestrali qui e là, certo quel guizzo di tanto in tanto...Ma questo fa solo girare i coglioni: "se vuoi lo sai come si fa! Ecchecazzo, zio Frank!" Improvvisare e basta non vuol dire essere un musicista jazz.
Insomma, Zappa si divertiva ad improvvisare a cazzo per ore ed a registrare tutte le puttanate che gli venivano tra le d
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