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Picazzo, il pittore pazzo!
[a.k.a. l'uomo che dipingeva la musica ascoltando i dipinti] [11 di 40]

Anteprima
Una domenica pomeriggio sull'isola della Grande Jatte - Georges Seurat (1884 - 1886)

Il soggetto del quadro di Seurat è tipicamente impressionista: l’artista raffigura diversi parigini, di varie estrazioni sociali, che passano la domenica sull’isolotto della Grande Jatte, tra Neuilly-sur-Seine e Levallois-Perret, una delle mete predilette all’epoca. È quindi impossibile non pensare ai soggetti tanto cari a Renoir, Caillebotte o Degas.
C’è però, a livello formale, una differenza tangibile, che ci fa capire che ormai la stagione impressionista sta tramontando, per lasciare spazio a un movimento nuovo, il Postimpressionismo. In quest’opera non ritroviamo la sensazione di spontaneità che traspariva da quelle impressioniste, di solito dipinte dal vivo. Al contrario, in Una domenica pomeriggio sull’isola della Grande Jatte la composizione è rigida, ingessata: è come se Seurat affermasse con orgoglio che il suo quadro, nonostante il soggetto, ha ben poco da spartire con il mondo reale.
L’opera, infatti, anticipa una delle idee centrali delle Avanguardie che caratterizzeranno il Novecento: l’arte non deve per forza imitare la realtà, anzi. Seurat si serve di due strategie per esprimere con la pittura questo concetto. La prima è la rinuncia al rispetto rigoroso della prospettiva, come già aveva fatto Manet nella sua Colazione sull’erba. La seconda è la tecnica puntinista, che contribuisce a irrigidire la composizione, allontanandola dalla fedele riproduzione della realtà. La strada è tracciata: nell’arco di qualche decennio, l’arte smetterà definitivamente di essere al servizio della realtà e si limiterà a suscitare emozioni. [fonte Frammentirivista]

Associato LP del 1997
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