Avrete sicuramente tutti presente quelle attrattive cataste a forma di pseudo-piramide e/o para-ziggurat generalmente di natura cartonacea, tutte infiocchetatte & colorate, al cui interno sono depositati monili alimentari più o meno conservati e meno o più freschi; morb(id)osi costrutti dalle sempre più improbabili farciture e ripienature.

Generalmente essi vengono posizionati in bella vista al fine di solleticare ergo indurre copiosa la salivazione mandibolare nel preciso istante del nostro perpendicolare passaggio calpestizio.

C'han preso per cani: e non solo dell'amico Pavlov.

Anche i più illetterati di Voi [la maggioranza] sa(pra)nno che la mitologia ci aiuta a non sbagliare, ricordandoci che uno scaltro come Ulisse corse il rischio di cadere in un errore similare: ma siccome Egli era circondato da uomini navigati oltreché di mondo (infatti giravano in piroscafo: mica usava Gugolmaps per vedere i posti da casa come fate voi, lì), per sfuggire alle
sinuose Sirene ebbe il buon senso di farsi legare come un salame (d)all'albero maestro.
O forse era quello bidello.

Non importa.

Dato però ché ci tengo alla goduria proto-natalizia di ogni buon DeBaser(s) mi permetto di monitarVi: non fidatevi di essi.

Anche se ne sarei (moderatamente) felice non posso materialmente venire lì a spiegarvi con le buone maniere quello che dovreste sapere già (e che ignorate belluinamente), allora cercherò tramite questa surretizia DePagina di (ri)portare sulla retta Via sia quelli di Voi ché l'avean smarrita sia di farla imboccare a quelli (tanti) che proprio mai l'han intrapresa.

Perché l'unico autentico modo per far finta di festeggiare questi giorni bui e rendere felici perlomeno i canini, i molari, le mandibole e gli stomaci senzafondo di Voi medesimi - e di quei poveri disgraziati che vi sopportano - è quello di dare in pasto alle bramose fauci qualcosa di inesorabilmente e incommensurabilmente paradisiaco & divino.

Voi, lì, giunti in fondo alla DePagina penserete forse di aver compreso: ma ancora non avete reale contezza, giacché ciò avverrà solo e quando manometterete il cellophane di questa màraviglia culinarea:

sarà solo in quell'istante fatidico ché l'aere insalubre intorno a Voi sarà invasa e pervasa da profumi ricchi di richiami ancestralmente moderni: un impetuoso maelstrom di dulciniani fragori dolceamari che resetterà il vostro neurone papillare azzerando tutto quello che vi siete famelicamente addentati fino a quel momento.

Dalla nascita, dico.

Quindi non resta che scartare e mangiatene tutti: è qvesta la parola del Vs. Signore e Sfasciatore.

Amen!
Anzi Gnam!

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