Eri li solitario, sul terrazzo dell'appartamento a Copacabana (o era quella volta a Miami?), seduto su di una sedia bianco avorio di plastica con, accanto a te, un tavolino pieghevole di legno di noce, ed appoggiato sopra: un bicchiere, una caraffa colma di Margarita ghiacciato ed un lime verde. Davanti a te c'era il mare azzurro, le pallide palme, una ragazza vestita di rosa e giallo e blu...e le nuvole...e dal Mac uscivano delle melodie confortevoli e le parole non importavano, era la musica che ti trasportava, assieme all'incresparsi delle onde e alle grida dei coetanei sulla spiaggia.

Tutto questo accadeva durante il mite autunno del 2018, quando i Parcels sfornarono il loro album di debutto sulle scene degli LP, dopo anni di rodaggio attraverso singoli ed EP di pregevole fattura. Le sensazioni che quest'album ti trasmette tutt'ora, sono nostalgiche e calme, quasi morbide...
Le canzoni dell' LP, tutte "senza tempo" (che sembrano state composte in un periodo di tempo tra il 1972 e il 2013) e confezionate meticolosamente, sono per la maggior parte di qualità , quasi come se nei Parcels si fossero reincarnati dei giovani Beach Boys dell' ElectroPop.

Le canzoni "Comedown" e "Lightenup" danno il giusto inizio "dance vintage" all'album che purtroppo si smorza immediatamente con la Pop Ballad (a là Umberto Tozzi) "Withorwithout" ma che, sinceramente, non mi ha mai entusiasmato molto. Uguale si può dire di "Tape"...con gli anni '80 al neon che ti vengono "sparaflesciati" in faccia e con "Maniac" in un angolo che ti fa l'occhiolino. Ma subito dopo c'è "Everyroad", che si staglia su tutte le altre (con i suoi 8 minuti e 36) e che è una metaforica e fantastica montagna russa ubicata a Venice Beach, Los Angeles, che ti fa sentire sballottato tra le onde e i synth. Da qui in poi, il fluido LP dei Parcels, con un sorpendentissimo crescendo ti trasporta verso i "Credits" con una velocità impressionante che non può fare a meno di farti crescere la voglia di ri-spostare la puntina del giradischi fino all'inizio del disco e farlo ri-partire in loop fino alla fine dei tuoi giorni.

Quindi, in conclusione, vi consiglio vivamente di salire (o risalire) sull'aereo "Parcels" per farvi trasportare in una dimensione senza tempo, senza pretese e vivacemente colorata, ma solo se siete amanti dei generi ElectroPop, Disco, Funk e Chillwave (o se siete abbastanza aperti mentalmente da non disprezzare tutta la musica Pop e più "facile")...per tutti gli altri, passate oltre, perché sono in arrivo altri voli di linea per nuovi ed emozionanti viaggi musicali d'ora in poi!

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