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 Un mulo che, da qualche parte nell’immensa campagna americana, si siede su una seggiola di legno mezza scassata e registra un disco; cosi, perché gli va.

 Quando finisce “Come On Up To The House” e tutto è finito, lui è lì, col cappello in mano, fra i campi, mentre tutto si sta oscurando, come in quei vecchi film.

La recensione celebra Mule Variations di Tom Waits come un album dal forte legame con le radici americane e il blues. Attraverso atmosfere vintage, storie di povertà e rimpianti, Waits racconta con voce profonda e variabile, tra rock distorto e ballate al piano. L’opera è un ritorno nostalgico alle origini e una testimonianza di vita vissuta con intensità. L’album invita l’ascoltatore a seguirlo in un viaggio musicale autentico, ricco di emozioni uniche. Scopri il fascino unico di Mule Variations, un viaggio musicale tra blues e poesia americana.

 "Arthur Lee è uno di quei pochi geni che raramente ho incontrato in tutto il mondo del rock'n'roll."

 "Arthur Lee è il più grande sconosciuto al grande pubblico del rock dopo aver fatto album memorabili con i Love e due splendidi solisti."

Questa recensione riflette su Arthur Lee, un genio del rock e frontman della band Love, e sul suo primo album solista 'Vindicator' del 1972. L'autore racconta aneddoti personali e la vicenda umana di Lee, ripercorrendo i successi e le difficoltà del musicista. 'Vindicator' è definito un lavoro solido, con un mix di hard rock, blues e sperimentazioni sonore, un capolavoro tuttora amato dai fan più accaniti. L'opera viene celebrata come un tributo al talento e alla complessità di un artista sottovalutato dal grande pubblico. Infine, la recensione si apre con un ricordo personale legato a Vasco. Ascolta 'Vindicator' e riscopri un capolavoro nascosto del rock.

 ‘Che figlio di puttana...non lo videro più sul palco, fu l’ultimo concerto degli Stooges prima dello scioglimento.’

 ‘Uno dei dischi dal vivo più belli della storia del rock, un bootleg ripulito che soffre nei medi a tutto vantaggio della voce di Iggy e della ritmica dei fratelli Asheton.’

La recensione celebra Metallic K.O., il live album degli Stooges del 1974, catturando l’energia travolgente di un concerto caotico e leggendario. Iggy Pop emerge come un vero sopravvissuto, affrontando una folla ostile con la sua carica punk. L’album, pur essendo una registrazione sporca, viene preferito a produzioni più levigate per la sua autenticità. Un omaggio sentito anche a Ron Asheton, icona della band. Ascolta Metallic K.O. e vivi la furia originale degli Stooges!

 Sono brutti - abbigliati persino peggio - come i miei amati Canned Heat, ma Bob “The Bear” e soci avevano un certo carisma.

 Il Rock è morto, sento dire da un paio di decenni… Ahahahahahahah, Pauper Decepti!!!

La recensione celebra l'album 'El Astronauta' dei Quaker City Night Hawks, definendo la band come poco appariscente ma dotata di grande talento e carisma musicale. Il sound mescola Southern Rock, Blues, Country, psichedelia e stoner con abilità, regalando emozioni autentiche. L'autore esprime riluttanza iniziale dettata dall'immagine estetica della band ma cambia idea ascoltando i brani, consigliando vivamente l'ascolto. Ascolta 'El Astronauta' e scopri il nuovo volto del Southern Rock!

 "Neil Young si trova solo nella spiaggia dei miraggi svaniti e del disincanto."

 "Mai Viaggio al termine della notte è stato più ispirato e toccante in ambito rock: e Neil Young è ancora tra noi."

La recensione celebra "On the Beach" come uno dei capolavori di Neil Young, un album intimo e intenso che unisce la malinconia alla denuncia culturale e politica degli anni '70. L'opera riflette il disincanto post-Woodstock con un suono che spazia dal country-folk al rock psichedelico, offrendo una profonda esplorazione dei demoni personali e collettivi. Dalle ballate struggenti ai brani più duri e provocatori, l'album è descritto come un viaggio catartico e visionario nella musica americana. Ascolta On the Beach e scopri il lato più profondo di Neil Young.

 Distillato di rabbia, angoscia, abissi personali ed animalesca, feroce, voglia di vivere.

 Il sangue continua a scorrere, imbratta i vestiti, mi scivola sul corpo.

La recensione descrive The Stooges come un intenso 'distillato' di emozioni forti, rabbia e voglia di vivere incarnate da quattro figure selvagge. Tramite un linguaggio viscerale e poetico, il disco viene celebrato come un classico senza tempo che ancora pulsa di energia dopo 50 anni. Scopri il rock autentico e selvaggio di The Stooges, un album che ancora pulsa di vita.

 L’intro di chitarra di ‘Mr Cool’ è da brivido sporco e incerto, la voce da disperato cronico di Blackie Lawless è capace di sciogliere il più roccioso dei cuori.

 Che come tutti i losers ha avuto una vita da romanzo.

La recensione traccia il destino amaro ma affascinante di Arthur 'Killer' Kane, bassista dei New York Dolls, e del loro EP Mr. Cool. Viene descritta la musica ruvida e sincera, simbolo di un'epoca di decadenza e magia punk, accompagnata da aneddoti sulla vita travagliata del musicista. L'autore esprime gratitudine per l'opera, che rappresenta un punto di svolta personale e un inno al rock vero. Immergiti nell’energia ribelle di Killer Kane e riscopri il rock autentico!

 La certezza che non ti tradisce mai associata a quel suono sempre uguale ma incredibilmente accompagnato costantemente da qualche novità.

 Non mi interessa la tecnica, io mi occupo di emozioni (cit. Lo Stregone).

La recensione celebra il nuovo album di Clutch, 'Sunrise On Slaughter Beach', come un'opera che unisce la sicurezza di uno stile consolidato con piacevoli novità. L'autore esprime una forte emozione per la band, sottolineandone l'affidabilità nel regalare ascolti appaganti. Nonostante sia stato ascoltato solo parzialmente, l'album suscita grande attesa e fiducia. In conclusione, Clutch è definita una certezza per gli amanti del metal. Scopri il nuovo album di Clutch e lasciati emozionare!

 Il trittico iniziale basterebbe e avanzerebbe per la missione “fammi dimenticare un attimo tutto”.

 Il garage è l’unico “genere” che non deve avere novità … sarebbe una completa eresia.

La recensione celebra con passione 'Get Hooked!' dei The Maggots, un album garage rock dal 2001 che spicca per energia e autenticità. Il critico apprezza il sound grezzo e i ritornelli catchy, evidenziando il valore di un esordio spontaneo e vibrante. L'album è descritto come una piacevole fuga dalla realtà e un omaggio alla vitalità del rock di provincia. Nonostante la scarsa notorietà della band, il disco si rivela un ottimo esempio di musica garage con influenze stoner. Scopri l’energia garage di The Maggots con Get Hooked! e lasciati conquistare dal loro sound autentico.

 La mia adorata “Black Dog” è una magnifica coltellata allo stomaco, una versione splendida che tutti abbiamo cantato insieme.

 Robert ti parla un attimo, canta... e ti cattura.

La recensione racconta il concerto di Robert Plant a Milano con uno stile personale e intimo, raccontando sia le emozioni legate alla musica che quelle legate a difficoltà personali come l'ansia. Viene sottolineata la forte carica emotiva e la qualità vocale di Plant, nonché la comunione con un pubblico di tutte le età. Il concerto è descritto come un evento storico capace di coinvolgere e commuovere. Scopri la magia di Robert Plant dal vivo e vivi un’esperienza unica nel rock.

 Il verdetto sul disco è chiaro e non ammette repliche: una chiavica inconsolabile.

 A quei lucenti lapislazzuli non si può dire di no, decido certo di dare una chance a questo lavoro del buon David.

La recensione racconta di un viaggio in Gran Bretagna, un incontro con Carol, fan di David Gilmour, e l'ascolto critico dell'album "Rattle That Lock". L'autore esprime una forte nostalgia per il passato dei Pink Floyd e una delusione verso il nuovo lavoro solista di Gilmour, pur apprezzando alcuni brani. Il racconto è arricchito da riflessioni personali, ironia e un tocco emotivo che lega musica e vita quotidiana. Scopri la recensione completa e immergiti nell'universo musicale di David Gilmour.

 Perché non me ne canti una? Così lui cantò Moonlight Drive, e quando ne ebbi ascoltato le prime quattro frasi, dissi Urca, questo è il più bel testo che abbia mai sentito per una canzone rock’n’roll.

 La doppietta The Doors/Strange Days del 1967 ha pochi eguali nella storia del Rock.

La recensione celebra 'Strange Days' dei The Doors come un album fondamentale del rock psichedelico del 1967, sottolineandone la profondità artistica e le atmosfere cupe. L'autore racconta la genesi delle canzoni, il contributo di Jim Morrison e il valore rivoluzionario del disco, giunto al suo 50° anniversario con una deluxe edition ricca di dettagli. La copertina e la produzione artistica sono raccontate con passione, evidenziando il contesto storico e culturale dell'epoca. Scopri la magia psichedelica di Strange Days e rivivi il mito dei The Doors oggi stesso!

 In questi nove brani c'è già espresso al meglio tutto ciò che saranno i Led Zeppelin.

 Due coyote con la luna piena: il duetto fra gli ululati di Plant e la chitarra di Page in 'You Shook Me'.

La recensione racconta la scelta simbolica di tenere solo 'Led Zeppelin I' tra i primi quattro album, sottolineando la purezza e la forza rivoluzionaria di questo disco. L'autore elogia la perfetta fusione di blues e rock, con brani di grande impatto come 'Babe I'm Gonna Leave You' e 'You Shook Me'. Il disco è descritto come un’esperienza musicale intensa, tecnica e passionale, che ha segnato il futuro del rock duro. Ascolta Led Zeppelin I e immergiti nelle radici del rock eterno!

 La tecnica di Jeff Healey fu molto particolare: egli appoggiava la chitarra sulle ginocchia e la suonava con le dita di entrambe le mani, creando un effetto molto sorprendente e sbalorditivo.

 "...Can You See The Light?" Cantava lui della luce senza poterla vedere, facendola solo risplendere con il suo immenso talento.

La recensione celebra l'album d'esordio 'See The Light' della Jeff Healey Band, evidenziando il talento unico di Jeff Healey, chitarrista cieco fin dall'infanzia. Il disco offre un potente connubio di blues e rock, con una tecnica chitarristica sorprendente e una voce profonda ed emozionante. Brani come 'Nice Problem to Have' e 'Angel Eyes' sono esempi della grinta e della sensibilità dell'artista. L'album è un omaggio al coraggio e alla passione di Healey, recentemente scomparso. Ascolta 'See The Light' e lasciati emozionare dal blues di Jeff Healey.

 'Quello che cento anni fa era un addio pregno di significato politico e sociale, impegnato nel sudore di chi partiva, diventa ora una lacrima di separazione da quella Marta dipinta così bene nella memoria.'

 'La dolce chitarra in un'esplosione emotiva di suoni introduce la fine del brano, e le domande sorgono spontanee.'

La recensione esplora il brano 'Lugano Addio' di Ivan Graziani come reinterpretazione melodica di un canto anarchico risalente al 1895. Il pezzo trasforma un messaggio politico e sociale in una storia di amore ingenuo e contrastato tra nord e sud Italia. Graziani, virtuoso cantautore abruzzese, apre una finestra emotiva che unisce musica d'autore e rock. La performance si distingue per la capacità di evocare immagini vivide e racconti profondi con delicatezza e poesia. Ascolta 'Lugano Addio' per rivivere un incontro tra storia e sentimento.

 «A pervadere e orientare tutte le canzoni dell’album è il sentimento della fine, indissolubilmente collegato a quello del passaggio, della transizione, del viaggio verso un altrove.»

 «Una straordinaria metafora della creazione artistica e del suo potere eternatore e salvifico di fronte al disfacimento del tutto.»

La recensione celebra 'Rough and Rowdy Ways' come un possibile congedo poetico di Bob Dylan, prossimo agli ottanta. Il disco è ricco di riferimenti letterari e culturali e mescola blues, ballate e atmosfere rarefatte. Ogni brano racconta storie di passaggio, memoria e immortalità, offrendo una riflessione intensa sull’arte e la vita. Un album maturo e potente che testimonia la perseveranza creativa di un gigante del songwriting. Ascolta Rough and Rowdy Ways e scopri l’ultima leggenda di Bob Dylan.

 Gran bella storia, quella della Bonzo Dog Doo-Dah Band.

 Il disco è straordinario: i testi sono spesso cupamente comici, parlano dell’alcool e dell’ansia con cui conviveva il nostro Viv.

La recensione racconta la carriera e la personalità di Vivian Stanshall, evidenziando l’unicità e la complessità del suo disco solista ‘Men Opening Umbrellas Ahead’. Un album unico, mescolanza di umorismo nero, poesia surrealista e innovazioni musicali, rimasto a lungo fuori dal mercato. La narrazione affronta anche i problemi personali dell’artista, le sue amicizie e l’importanza storica del disco nella musica inglese degli anni ’70. Ascolta ora il capolavoro surreale di Vivian Stanshall e scopri un mondo musicale unico!

 Distruggi tutta la vita umana: una roba da far impallidire Ungaretti.

 Quando il brutto è bello, è così. Forse.

Destroy All Human Life dei Country Teasers è un album del 1999 che fonde country western distorto e testi di satira pungente. Ben Wallers, mente della band, usa umorismo nero e provocazione per esplorare temi controversi con un linguaggio universale. L'opera colpisce per la sua originalità e la capacità di emozionare chi è attratto dal lato oscuro e grottesco della musica. Ascolta Destroy All Human Life e scopri la satira agli estremi confini del country!

 I pezzi di questo lp formano una compatta colata lavica, stridente ed assordante, una lunga jam che puzza di zolfo e acido.

 Potenza, aggressività, Blue Cheer, MC5, Detroit sound, psichedelia, un chitarrista che macina riff come un ossesso, fuzz sempre al massimo, niente virtuosismi.

Orange Sunshine - Homo Erectus riporta in vita il sound autentico degli anni '60 con un rock garage grezzo e potente. Il trio olandese replica strumenti, metodi e atmosfere di quell'epoca, offrendo una colata sonora monolitica e sincera. L'album, pur non brillando per originalità, si distingue per immediatezza e autenticità, evocando le sonorità di Blue Cheer, MC5 e Black Sabbath. Un ritorno alle radici del proto-hard rock e alla psichedelia americana. Ascolta ora Orange Sunshine - Homo Erectus e rivivi il vero rock anni '60!

 Ti siedi sul tappeto, il Gelosino sul letto della cuginetta, pieno di quarantacinquegiri sparsi.... E che musica è? ... quello che canta lo fa in maniera così cattiva ed eccitata che altro che il Miccgeggher di Satisfescion.

 Lo considero una delle vette dei Bitols, più di 'A Day In The Life' e sullo stesso livello, eccelso, di 'Tomorrow Never Knows'.

La recensione è una riflessione nostalgica sull’impatto che i Beatles e la loro musica hanno avuto su chi è cresciuto negli anni Sessanta. Attraverso ricordi personali, il testo celebra l’energia, l’originalità e la freschezza di 'Come Together', sottolineando la sua importanza musicale e simbolica. Il racconto intreccia esperienze familiari e sociali dell’epoca per descrivere come questa musica abbia segnato un’epoca e un modo di vivere. Riscopri l’energia senza tempo dei Beatles con Come Together!