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 Da più di 30 anni gli Slayer sono i migliori in quello che fanno. E quindi fanno solo quello.

 Manca l'emozione. La mia. Manca che, al tempo di quella cassettina, io aspettavo di essere solo in casa.

La recensione di Repentless descrive un album solido e fedele al marchio Slayer, ma privo della carica emozionale e della freschezza degli esordi. Nonostante la prova potente e professionale della band, soprattutto di Bostaph alla batteria, manca quel pathos che un tempo rendeva speciale ogni loro uscita. L'assenza di Jeff Hanneman non si percepisce in maniera netta, ma il suono appare più moderno e meno tagliente. Un disco consigliato più per affezionati che per nuovi ascoltatori. Ascolta Repentless e riscopri la potenza degli Slayer, ma preparati a un viaggio meno emozionale.

 I Metallica sono un marchio. E dopo 23 anni che non imbroccano un buon album, stormi di ragazzini di 16-18 anni arrivano e conoscono a memoria le canzoni di "Kill 'Em All".

 Slayer per me sono stati grandiosi e devastanti, come al solito (ma và?).

La recensione narra l'esperienza al concerto The Big 4 tenutosi a Milano, con una scrittura ironica e personale. L'autore racconta l'arrivo e le impreviste vicissitudini del viaggio, per poi concentrarsi sulle performance delle band: Anthrax, Megadeth, Slayer e Metallica. Nonostante qualche critica, soprattutto verso Metallica e l'organizzazione, l'emozione e l'energia del live vengono ben descritte, con momenti di coinvolgimento e divertimento. Scopri l'energia del thrash metal con la nostra recensione dettagliata del Big 4 a Milano!

 "Grin è la smorfia allucinata dal delirio, il ghigno deforme di chi, per un attimo, ha visto l'abisso."

 "Grin è un teschio vestito di velluto. È un quadro a cui siano stati strappati a forza i colori... tutti, tranne il nero."

La recensione di Grin, l'album del 1993 dei Coroner, evidenzia un'innovativa rilettura del thrash metal all'insegna della lentezza, atmosfere oscure e arrangiamenti sofisticati. La band abbandona i riff serrati del passato per esplorare territori più introspettivi e inquietanti, guidata da Tommy Baron e da una tecnica raffinata. Grin si conferma un disco ostico ma affascinante, capace di osare e rinnovare un genere con un tocco avant-garde. Scopri il lato oscuro del thrash con Grin di Coroner, un album che sfida ogni aspettativa!

 "È come se, fra questi solchi neri di vinile, fosse rimasto impresso qualcosa di più del casino che un basso, un paio di chitarre e una batteria sanno produrre."

 "La musica di una manciata di ragazzini con i capelli lunghi, le barbe incerte e le magliette nere."

Pubblicato nel 1986, "Possessed by Fire" è il debutto degli Exumer, quartetto thrash metal di Francoforte. Sebbene non sia un capolavoro di originalità, il disco riesce a trasmettere energia e sincerità tipiche di una giovane band. La recensione evoca un forte senso di nostalgia per l'epoca d'oro del thrash metal, sottolineando riff aggressivi e un cantato ruvido ma coinvolgente. Un album prezioso per gli appassionati del metal teutonico e degli anni '80. Riscopri il thrash metal teutonico con "Possessed by Fire" di Exumer!

 Io pensavo che i Testament sono e sempre saranno la Band Thrash Metal migliore del mondo.

 Quel giorno ho riascoltato il cd 27 volte, sotto la doccia, a pranzo, a cena, mentre dormivo.

La recensione celebra con grande entusiasmo 'The Formation Of Damnation', considerato uno dei migliori album dei Testament e un capolavoro thrash metal. L'autore descrive un'esperienza d'ascolto travolgente, sottolineando brani come 'F.E.A.R.' e 'Killing Season'. Il racconto ironico e colorito esprime amore e passione per la musica della band. Scopri l'energia travolgente di Testament, ascolta ora The Formation Of Damnation!

 Fu un concerto feroce oltre ogni limite.

 Se passi indenne un concerto degli Slayer, puoi pogare con qualsiasi band, senza subire danni.

La recensione racconta un concerto epico e feroce degli Slayer con apertura dei Machine Head al Palatrussardi di Milano nel novembre 1994. L'autore descrive l'atmosfera intensa con un pogo violento e travolgente, sottolineando la potenza della performance e la qualità musicale della band. L'esperienza viene definita un punto di riferimento personale per gli appassionati di metal estremo. Rimane indelebile l'impatto fisico e sonoro di quella serata memorabile. Scopri la potenza live di Slayer e rivivi l'energia di quel leggendario concerto!

 Roba da fan.

 Però sono più fan di voi. Sono felice.

La recensione analizza in modo ironico ma affettuoso il box set "Soundtrack To The Apocalypse" degli Slayer, pensato principalmente per i fan più accaniti. Il cofanetto contiene un best of, rarità, un DVD con esibizioni storiche, un live album e gadget, il tutto in una confezione dal design originale. Pur riconoscendo qualche limite d'uso e un certo accumulo di polvere nel tempo, il recensore si dichiara soddisfatto e fedele alla band. Scopri il box set Slayer e immergiti nella leggenda del metal!

 I riffoni thrash di "Vomithunder" grattugiano alla grande e a chi non è capitato di vomitare dopo una sbronza?

 Storie di vita italiana vissuta in un cocktail hard’n’heavy demenziale e dissacrante che fa venire il buon umore mantenendo il DNA metallico.

La recensione di "Santi Numi!" dei Trombe di Falloppio mette in luce un album thrash metal carico di ironia e storie di vita italiana. L'autore apprezza la fantasia e la classe del gruppo, il cui sound energico ricorda i Metallica ma con un tocco demenziale. La produzione di qualità e il richiamo ai Manowar rendono l'album una celebrazione del metal con umorismo, in grado di far divertire gli appassionati del genere. Ascolta subito "Santi Numi!" e scopri il metal più ironico e potente italiano!

 Troppo sperimentale, troppo "contaminato", troppo tribale.

 La batteria di Igor è un fiume in piena che detta tempistiche ancora più veloci rispetto alle versioni in studio: questi erano per me i Sepultura...WAR for TERRITORY..

La recensione evidenzia un rapporto conflittuale con l'album Roots Bloody Roots, definito troppo sperimentale rispetto ai precedenti dischi thrash e death della band brasiliana. Pur apprezzando la produzione e alcune tracce live, il recensore lamenta la mancanza della spinta e velocità che caratterizzavano i Sepultura del passato. L'uscita di Max Cavalera segna una fine per il recensore e un cambiamento nel percorso del gruppo. Scopri l'evoluzione e le sfumature del metal brasiliano con Roots Bloody Roots!

 "La viscida, psicotica potenza di quei brani si incise dentro di me."

 "‘Angel of death’, ‘Post mortem’, ‘Raining blood’ fecero a brandelli quello che ero stata fino a quel giorno."

La recensione è un racconto autobiografico che narra l’esperienza di un’adolescente alle prime armi con il mondo del metal, durante il concerto Clash of the Titans del 1990. Tra la scoperta di sonorità estreme, l’atmosfera del palazzetto e l’incontro con band iconiche come Megadeth e Slayer, l’autrice descrive come quell’evento abbia trasformato radicalmente i suoi gusti musicali e la sua percezione del rock. Scopri il racconto di un concerto storico che ha cambiato per sempre la vita di una giovane fan del metal!

 La tecnica che compie acrobazie senza rete sopra un suolo musicale made in Alemannia.

 Il cervello comunica col cuore attraverso i circuiti, generando fredde emozioni.

Il debutto dei Sieges Even, 'Life Cycle', propone un thrash metal tecnico e progressive, con ritmi complessi e temi impegnati. Pur con qualche difetto vocale, l'album si distingue per la produzione equilibrata e le trame musicali sofisticate. La band dimostra un approccio maturo e una forte ambizione, anticipando sviluppi futuri nel metal tedesco ed europeo. Scopri il thrash tecnico e prog dei Sieges Even con Life Cycle!

 Sempre riconoscibili, sempre fedeli alle proprie radici Thrash Metal, con micidiali inserimenti Progressive.

 Come sempre la copertina e tutto l'artwork interno del booklet sono disegnati dalla nitida mano del batterista Away.

La recensione celebra il quindicesimo album dei Voivod, Synchro Anarchy, come un capolavoro che mantiene fede alle radici thrash metal con potenti elementi progressive. L'autore esprime un entusiasmo autentico per una band ormai veterana ma ancora in forma smagliante. L'album è prodotto con una certa 'grezzezza' voluta e racchiude nove tracce senza cedimenti. Un lavoro diretto, preciso e coinvolgente, perfetto per gli amanti del genere. Scopri Synchro Anarchy, il nuovo capolavoro unico dei Voivod!

 I 21 brani sono autentiche rasoiate, fendenti mortali suonati alla solita folle velocità.

 Non c'è paragone: nessuna band si avvicina alla furia cieca generata dai quattro cavalieri dell'Apocalisse.

The Repentless Killogy segna l'addio degli Slayer con un doppio live potente e sincero. Nonostante le assenze di Jeff Hanneman e Dave Lombardo, la band mostra ancora furia e velocità tipiche del thrash metal. Il cantante Tom Araya evidenzia qualche cedimento vocale, ma la carica e l'energia sono intatte, soprattutto negli ultimi sei brani senza interruzioni, vera celebrazione della loro carriera. Una testimonianza emozionante per i fan e un omaggio alla storia del metallo estremo. Ascolta ora The Repentless Killogy e rivivi l'energia pura degli Slayer!

 "Se questa è l'ultima visione di Sanremo, poi la luna esploderà."

 "Sanremo ha anche cose buone a tratti... ma ne vale davvero la pena?"

La recensione offre un racconto ironico e disilluso del Festival di Sanremo 2023, evidenziando momenti di piacevole ascolto come alcune canzoni di Mengoni o Colapesce e Dimartino, ma soprattutto sottolinea numerose criticità dello show, dalla lunghezza eccessiva all'autoreferenzialità dei protagonisti, passando per le scelte di ospiti e la qualità altalenante della musica. Un bilancio tra aspetti positivi e molti difetti, espresso con tono pungente e sincero. Scopri la recensione completa e vivi con ironia il Sanremo 2023!

 "È quasi dieci minuti più corto del nostro ultimo disco e colpisce dieci volte di più."

 "Da subito, dai primi secondi si parte a tutta, con la sezione ritmica in grado di dettare ritmiche frenetiche."

Il terzo album degli Enforced, War Remains, offre poco più di trenta minuti di thrash metal serrato e furioso. Pur senza innovazioni, la band ripropone con grande intensità uno stile ispirato agli Slayer, supportato da una produzione sonora eccellente. La velocità e gli assoli caratterizzano ogni traccia, con richiami anche all'hardcore old-school. Un disco estremo che conquista per la forza e la qualità sonora. Ascolta ora War Remains e scopri il thrash metal più intenso del 2023!

 Quel suono così riconoscibile, unico ed irripetibile sta violentando i muri di casa e ciò che rimane dei miei disastrati padiglioni auricolari.

 Una cascata Heavy-Thrash-Progressive che mi rimanda ai loro fasti passati, ai primissimi micidiali lavori.

La recensione elogia The Wake, quattordicesimo album dei Voivod, per la sua forza e unione della band, la produzione impeccabile e le tematiche apocalittiche di un concept album. Il disco viene definito un capolavoro che unisce thrash e progressive con elevate qualità tecniche e sonore. L'autore esprime anche un forte legame personale con la band e racconta dell'emozionante esperienza live italiana. Un lavoro consigliato e promosso con entusiasmo. Ascolta The Wake e immergiti nell'epicità progressiva dei Voivod!

 È il cyber thrash, la visione malata e distorta di un futuro apocalittico di alienazione tecnologica.

 È il seme della sperimentazione che si fa spazio tra le distorsioni… timidamente… prima di prendere il sopravvento.

Killing Technology segna una nuova fase per i Voivod, con un thrash metal contaminato da sperimentazioni e atmosfere futuristiche. Il disco del 1987 evidenzia maturità nel songwriting e introduce una complessità che apre la strada ai successivi capolavori della band. Malgrado il paragone con i lavori successivi, si riconosce il coraggio di osare e innovare un genere ormai maturo. La recensione esalta la capacità del gruppo di prevedere e modellare il futuro della musica metal attraverso un sound originale e inquietante. Scopri come Voivod ha rivoluzionato il thrash con Killing Technology!

 "La musica dei Coroner non è facile... un thrash kafkiano, un labirinto pervaso da minacce invisibili ed inquieti presagi."

 "Tommy T. Baron è una fucina inarrestabile di riff intricati, fughe improvvise e assoli fulminanti, vicino al tocco del grande Jimi Hendrix."

La recensione celebra "No More Color" dei Coroner come un capolavoro del thrash metal tecnico, intriso di atmosfere oscure e decadenza. La band svizzera, influenzata dai pionieri Celtic Frost, crea un sound complesso e introspettivo lontano dal mainstream. Con testi visionari e assoli virtuosistici di Tommy T. Baron, l’album riflette un nichilismo interiore che lo rende unico e sottovalutato. Un lavoro imprescindibile per gli appassionati di metal estremo e raffinato. Ascolta ora "No More Color" e immergiti nel thrash tecnico dei Coroner!

 "Sacred Reich, un monicker beffardo, una calda critica feroce verso i regimi dittatoriali, verso la guerra in tutte le sue forme."

 "La maestosa opener 'Death Squad' condanna i movimenti di Destra grazie a ritmiche veementi e notevoli produzioni."

La recensione esamina con dettaglio l'album d'esordio 'Ignorance' dei Sacred Reich, band thrash metal americana sottovalutata degli anni '80. Con testi impegnati e sonorità potenti, il disco si distingue per l'influenza hardcore e la produzione curata. Nonostante la concorrenza, l'album propone brani intensi come 'Death Squad' e 'Violent Solutions', mantenendo un carattere forte e originale. La band è apprezzata per la coerenza tematica e la qualità degli strumentisti, pur affrontando limiti rispetto a giganti del thrash contemporanei. Scopri il thrash militante e potente di Sacred Reich con 'Ignorance'!

 Pochissimi minuti di "manicomio uditivo", nemmeno tredici per essere precisi.

 L’ennesima dimostrazione di controllata furia, di disumana forza, di primitiva violenza.

La recensione celebra il Dead Cross EP come un concentrato di furia e potenza, mescolando thrash, hardcore e punk. La voce di Mike Patton e la batteria di Dave Lombardo spiccano in quattro tracce intense, due delle quali inedite e due remix elettronici. Nonostante una produzione pulita, la musica trasmette un'energia primitiva e incontrollata che aiuta a superare anche i momenti difficili. Ascolta subito il Dead Cross EP e vivi l'energia thrash-hardcore!