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 Micah non è cambiato del tutto. E probabilmente neanche io.

 È solo una tristezza diversa, meno estrema, più sommessa.

La recensione riflette un legame personale con Micah P. Hinson, analizzando il nuovo album I Lie to You come una combinazione di malinconia e speranza. L'autrice rivela come la musica di Hinson continui a emozionarla, pur riconoscendo che non sia il suo capolavoro. Il disco mostra una lieve evoluzione sonora mantenendo temi profondi di sofferenza e rimpianto. Un ascolto consigliato per chi apprezza il folk emotivo e riflessivo. Scopri l'intensità emotiva di Micah P. Hinson con I Lie to You!

 ‘L’attitudine e la sincerità nel cantare era diversa rispetto qualsiasi altro cantautore di quel periodo’

 ‘Sugo è stato ed è un continuo impegno ed un’infinita guerra. Addebitandoti la voglia di suonare, fare, affrontare e cambiare: piace come le cose che piacciono, ecco, a vent'anni.’

La recensione celebra ‘Sugo’, il secondo album di Eugenio Finardi pubblicato negli anni ’70, come un’opera musicale ribelle e rivoluzionaria. Nato dalla collaborazione con figure chiave come Demetrio Stratos e la label Cramps Records, il disco fonde rock americano e sonorità italiane, raccontando storie di lotta, ribellione e vita quotidiana. Il successo immediato tra i giovani e i live intensi testimoniano il forte impatto culturale e politico dell'album, ancora oggi simbolo di un’epoca di fermento e cambiamento. Scopri l'energia rivoluzionaria di ‘Sugo’ e lasciati coinvolgere dal viaggio musicale di Eugenio Finardi!

 Le creazioni di Prine sono un puro esistenzialismo proustiano. Viaggi mentali nel Midwest fino all’ennesimo grado.

 Un coraggioso rivelatore della verità che, con un occhiolino e un sorriso, ci ha mostrato chi siamo.

La recensione celebra l'album Sweet Revenge di John Prine, sottolineandone l'ironia, l'umorismo e la poetica scrittura folk. Pur non essendo il suo debutto, il disco mostra maturità e sarcasmo, narrando anche momenti malinconici con grande efficacia. L'autrice invita ad apprezzare il cantautore come figura imprescindibile della musica americana. Un viaggio musicale tra verità, leggerezza e profondità che coinvolge e diverte. Ascolta Sweet Revenge, scopri l'ironia e la poesia di John Prine!

 Distruggi tutta la vita umana: una roba da far impallidire Ungaretti.

 Quando il brutto è bello, è così. Forse.

Destroy All Human Life dei Country Teasers è un album del 1999 che fonde country western distorto e testi di satira pungente. Ben Wallers, mente della band, usa umorismo nero e provocazione per esplorare temi controversi con un linguaggio universale. L'opera colpisce per la sua originalità e la capacità di emozionare chi è attratto dal lato oscuro e grottesco della musica. Ascolta Destroy All Human Life e scopri la satira agli estremi confini del country!

 "Dylan porta stavolta in musica il buono delle offerte alimentari."

 "Che cappio di autoritratto! Così incomprensibile da sembrare riuscito!"

La recensione analizza l'album 'Self Portrait' di Bob Dylan, uscito nel 1970, come un'opera ambigua, tra sarcasmo e stanchezza artistica. Dylan abbandona l'intensità dei lavori precedenti per un disco tiepido, discontinuo e sperimentale, ricco di cover e interpretazioni insolite. Un autoritratto musicale complesso e divisivo, visto come un gesto provocatorio e di rottura con il passato. Nonostante le critiche, l'album entra in dialogo con l'artista stesso, mostrando un Dylan meno visionario e più riflessivo. Scopri l'enigmatico lato di Bob Dylan con Self Portrait, un album da ascoltare con mente aperta.

 Questo disco mi ha consolata, emozionata, divertita e soprattutto rasserenata: benzodiazepine a 33 giri.

 Mentre la musica suona, finisco per crederci sul serio. E poco importa se l’illusione dura solo 43 minuti e 35 secondi.

La recensione esprime l'affetto e l'entusiasmo dell'autrice verso il nuovo album di Bonnie 'Prince' Billy, The Purple Bird. Il disco, registrato a Nashville con collaborazioni di artisti locali, unisce tradizione country e canzoni intense. L'autrice si lascia coinvolgere dalle atmosfere rassicuranti e dalle riflessioni intime che emergono, nonostante qualche nota di denuncia sociale. L'album si chiude con brani gospel che suggellano un messaggio di speranza e comunità. Scopri l'anima country di The Purple Bird, ascolta ora l'album di Bonnie 'Prince' Billy!

 «Vivere è volare, in basso e in alto, allora scrollati di dosso la polvere dalle ali ed il sonno dagli occhi».

 «Lo scrittore di narrativa deve rendersi conto che non è possibile suscitare la compassione con la compassione... A tutte queste cose bisogna dare corpo, creare un mondo dotato di peso e di spessore».

La recensione analizza il quarto album dei Cowboy Junkies, "Black Eyed Man" (1992), sottolineandone la maturità artistica tra country alternativo, blues e folk. Il disco mostra un songwriting più personale e un suono più deciso, ispirato dalla scrittrice Flannery O'Connor e dal tema della redenzione. Le ballate sono caratterizzate da una narrazione intensa e personaggi reali, con la voce eterea di Margo come punto centrale. L'album è un viaggio tra terra e cielo, realtà e mistero. Ascolta Black Eyed Man per immergerti in un viaggio musicale tra mistero e poesia.

 "Euphoria è un disco di chitarre acustiche a spasso per i paesaggi di un libro di diorami."

 "Ha saputo stregarmi, avvolgermi come una vecchia coperta e farmi compagnia."

Euphoria, secondo album dei Dead Man, è un affascinante viaggio sonoro che fonde folk, blues e country con tocchi psichedelici. L'album evoca paesaggi western e atmosfere bucoliche, attraversate da chiaroscuri e sonorità oscure. Nonostante alcune imperfezioni vocali e lungaggini, il disco riesce a coinvolgere e avvolgere l'ascoltatore con la sua intensa emotività e suggestione nostalgica. Scopri l'atmosfera unica di Euphoria e lasciati trasportare dal folk oscuro di Dead Man.

 La materia sonora plasmata dall’ensemble canad-americano forgia il definitivo codice del roots rock americano.

 "The Weight" è la magnifica danza western che sposava l’ansia di vivere e l’immaginario dei grandi spazi aperti.

Music from Big Pink dei The Band è un album fondamentale che ha definito il country-rock americano con una miscela raffinata di folk, blues e atmosfere visionarie. Con il suo sound unico e raffinato, l’album ha influenzato intere generazioni e si conferma una pietra miliare della musica degli anni Sessanta. Brani come "The Weight" sono diventati veri e propri inni legati all'immaginario e alla cultura dell’epoca. Ascolta ora Music from Big Pink e immergiti nella genesi del roots rock americano!

 "Waiting Around to Die è un manifesto dannatamente programmatico della scelta di vita intrapresa."

 "La voce sembra essere la cosa più tremante sull'orlo del pianto proveniente da un mondo fatto di sole cose tremanti."

La recensione esplora l'album 'Townes Van Zandt' (1969), definendolo un capolavoro struggente che narra autodistruzione, amore e malinconia. Il chitarrismo fingerpicking e la voce vibrante sottolineano testi profondi e poetici. Ogni canzone racconta emozioni forti, tra abissi interiori e visioni d'amore vivide. La musica vive oltre la vita travagliata dell'artista, lasciando un'eredità indelebile. Ascolta ora l'album di Townes Van Zandt e immergiti in un viaggio folk emozionante e senza tempo!

 Le sue canzoni sono proprio sue grazie al timbro inconfondibile della sua voce di cartavetrata.

 Se cerchi la forma non trovi nulla, se cerchi la vita trovi la forma.

La recensione celebra 'Old No. 1' di Guy Clark come un capolavoro di artigianato musicale e racconto orale. L'album è caratterizzato da arrangiamenti sobri e autentici e una voce unica, trasmettendo emozioni profonde e un senso di vita vissuta. Viene sottolineato il ruolo di Clark come maestro del songwriting e la presenza di collaboratori di alto livello. Il disco resta un punto di riferimento imprescindibile per gli amanti del country e della musica autentica. Ascolta ora 'Old No. 1' di Guy Clark e immergiti nell'autentico country americano!

 "Avevo appena composto The Worst e pensai: cazzo, ancora una volta ho copiato Gram."

 "Struggenti impasti d’organo e un cono d’ombra di violino portano a quell’incredibile ‘Hallelujah’ dal sapore gospel scagliato in cielo."

La recensione celebra 'GP' di Gram Parsons come un capolavoro essenziale del country-rock, evidenziandone l'innovazione musicale e l'influenza duratura. Il sodalizio con Emmylou Harris e la partecipazione di musicisti stellari rendono l'album un lavoro di impareggiabile valore. Le tracce mescolano country tradizionale, rock e soul, riconfermandolo come una pietra miliare del genere. Immergiti nell’ascolto dell’album GP di Gram Parsons e scopri il cuore pulsante del country-rock.

 "When The Sun’s Gone Down è un vero gioiello folk-punk-country che rinnova la musica tradizionale americana restando fedele alle sue radici."

 "La splendida ballata ‘I Aint Proud’ alterna linee di slide morbide a melodie incupite, con una voce sbilenca e tagliente."

Langhorne Slim, cantautore dalla Pennsylvania residente a Brooklyn, presenta con When the Sun's Gone Down un album folk-punk-country autentico e intenso. Il disco mescola ballate struggenti a brani energici che rinnovano con forza la tradizione americana, grazie a un’efficace sezione ritmica e un sound variegato. Dalla dolcezza di "Mary" alla furia di "Set Em Up", l’album è un viaggio emotivo e genuino nel moderno folk-rock. Ascolta ora l'album e lasciati travolgere dall'autenticità di Langhorne Slim!

 “Questi sono per me i locali migliori per gustarsi un vero concerto.”

 “Il finale così intimo, struggente, emozionante lascia senza parole.”

La recensione celebra l’ultimo concerto registrato dei Thin White Rope, tenutosi in un piccolo club belga nel 1992. L’album live "The One That Got Away" cattura l’atmosfera intima, claustrofobica e intensa del gruppo, ormai allo sfaldamento ma ancora potente musicalmente. Il testo sottolinea l’importanza storica della band nel rock psichedelico anni ’80 e ne esalta la qualità sonora e l’impatto emotivo. Ascolta ora l’ultimo live dei Thin White Rope e immergiti in un viaggio sonoro unico.

 L’ingenuinità sembra il sentimento che più si addice all’approccio con questa musica.

 La canzone più bella del disco è la più semplice di tutte: "Hate", una rabbia contenuta sul filo del rasoio.

La recensione esalta "The Greatest" di Cat Power per la sua intensa dolcezza e malinconia, con un approccio musicale essenziale e autentico. L'album si distingue per arrangiamenti curati e una voce femminile fragile ma intensa. Canzoni come "Hate" catturano la tensione repressa, mentre altri brani alternano momenti più vitali. Il consiglio è di ascoltare l'album senza pregiudizi, lasciandosi coinvolgere emotivamente. Ascolta The Greatest di Cat Power e lasciati rapire dalla sua malinconica bellezza.

 Il disordine della voce sommessa serpeggia nei nove minuti di 'Grey/Afro'

 'Little Hands', un capolavoro folksy da ascoltare seduti attorno al fuoco che tiene lontani i coyote nella notte stellata.

La recensione racconta l'affascinante e tormentato viaggio musicale di Alexander "Skip" Spence nel suo album solista 'Oar'. Registrato poco dopo un periodo di crisi mentale, il disco fonde atmosfere visionarie, folk e psichedelia con testi e melodie intense. La voce fragile e gli arrangiamenti minimalisti creano un'esperienza intensa e inquietante, capace di ammaliare nonostante la sua natura disordinata. 'Oar' è un capolavoro di introspezione e sperimentazione, che rimane ancora oggi un classico cult. Ascolta 'Oar' e immergiti nell'anima tormentata di Skip Spence.

 "He was a motherfucker of a songwriter and a great producer too" – Bobby Gillespie

 Un capolavoro di pop poliforme reso tale dall’irripetibile connubio tra due soggetti apparentemente agli antipodi.

La recensione celebra l'album 'Nancy & Lee' come un capolavoro di pop poliforme degli anni '60, frutto della perfetta alchimia tra Nancy Sinatra e Lee Hazlewood. Il disco miscela country, orchestrazioni barocche e atmosfere oscure con una qualità produttiva straordinaria. Brani come 'Some Velvet Morning' e 'These Boots Are Made for Walking' sono pietre miliari del periodo, mentre Hazlewood viene riconosciuto come un innovatore e produttore geniale. L'album rappresenta un affresco sonoro unico nel suo genere, influenzando artisti di spicco nel mondo rock e pop. Ascolta ora l'album 'Nancy & Lee' e riscopri la magia degli anni '60!

 La mattina del 29 luglio 1966 Bob Dylan morì. Quello che non sapete è che non fu un incidente: quella mattina Bob Dylan venne ucciso.

 Eppure, dopo tanti anni che ascolto questo disco, dopo aver consumato il vinile, per me “John Wesley Harding” è ancora ammantato di mistero.

La recensione esplora la svolta cruciale nella carriera di Bob Dylan segnando la sua 'morte' artistica e la rinascita con l'album John Wesley Harding. Descrive il contesto spirituale e personale dietro l'opera, il forte legame con la religione e la critica della percezione pubblica. Un'analisi profonda della trasformazione e del mistero che avvolge Dylan e la sua musica. Ascolta John Wesley Harding e scopri la rinascita di un mito.

 "Cooper, seppur cervellotico autore, in 'Trout Steel' riuscì a toccare tanto il cuore che la mente dell'ascoltatore."

 "Come riproporre la perfezione del clarinetto che irrompe a metà dell'iniziale 'That's How'? Difficile, se non impossibile."

La recensione celebra Trout Steel di Mike Cooper come un gioiello poco conosciuto del folk britannico che esplora con audacia blues, free jazz e improvvisazione. L'album è caratterizzato da complesse sovrapposizioni di strumenti e atmosfere evocative, difficili da replicare live. Cooper viene presentato come un artista anticonformista e visionario che ha saputo unire cuore e mente in una musica ricca di sfumature. La recensione invita l'ascoltatore a perdersi nelle tracce più evocative, sottolineando la versatilità e la profondità del disco. Ascolta Trout Steel e scopri un capolavoro folk-jazz fuori dagli schemi!

 Il nostro Eugenio, da buon orco/strega, compie il miracolo. Da un lato aggredisce e dall’altro mette in luce, salvaguardando sia l’epica, sia l’anarchia visionaria.

 E quando sembra che sia solo guazzabuglio qualcuno prende il colapasta e vi serve in tavola gli strozzapreti della nonna.

La recensione celebra Bigger Country Boobs, album innovativo di Eugene Chadbourne e Tatsuya Nakatani, capace di fondere country, anarchia e sperimentazione sonora in modo magistrale. Attraverso riletture sorprendenti di classici country e brani dissonanti, l'album mostra una poetica unica e uno stile inconfondibile. L'autore si sofferma sull'artista come geniale artigiano di suoni e strumenti, capace di emozionare con la sua «rumoristica country & western». Scopri il sound unico di Bigger Country Boobs e lasciati sorprendere dall'improvvisazione anarchica!