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 Questo è il miglior disco mai composto da una band di semi divinità, e chi lo nega non capisce un cazzo della Vera Musica!

 Danny ha otto braccia come l’amorevole divinità che sovrasta il booklet e galleggia.

La recensione esprime una passione irriverente e profonda per l’album Fear Inoculum dei Tool, uscito dopo 13 anni di attesa. Pur riconoscendo qualche limite, l’autore celebra l’eccellenza tecnica, la ricchezza sonora e l’evoluzione progressiva del gruppo. Le caratteristiche uniche del disco, dal ritmo ai dettagli multimediali, vengono analizzate con toni provocatori, entusiastici e talvolta critici. L’album è indicato come un traguardo importante e un’opera originale nel panorama metal/prog. Scopri l’universo sonoro unico di Fear Inoculum, l’album che ha rivoluzionato il metal progressivo!

 "Tutto quello che vediamo o che sembriamo non è che un sogno dentro un sogno?"

 "Quale gruppo al suo primo disco potrebbe ospitare David Sylvian e Steve Howe ed inizierebbe un album con un brano cadenzato ed ipnotico, che per testo ha il 'Sogno Dentro a un Sogno' di Poe? Questi non sono normali, diventeranno grandissimi!"

La recensione di 'A Secret Wish' dei Propaganda si intreccia con un racconto personale e drammatico ambientato negli anni '80. La musica e la voce di Claudia Brücken fanno da sfondo a una storia di amicizia, dolore e speranza. Un testo intenso che va oltre il semplice album, evocando emozioni profonde e un'atmosfera nostalgica. La passione per la band si mescola ai ricordi di gioventù, drammi familiari e lotta interiore. La recensione celebra la bellezza e l'impatto culturale dell'opera con partecipazione sincera. Scopri la potenza emotiva e sonora di 'A Secret Wish' dei Propaganda, ascolta ora!

 La musica è di quelle che entrano subito sotto la pelle, viscerale, capace di vagare all’interno dell’organismo ospite per squassarlo senza pietà o per accarezzarlo dolcemente.

 Dulli è il cantastorie che ci guida lungo la strada che serpeggia tra perversione, malizia e compulsione, dove una dipendenza diversa da quella strettamente fisica e sessuale diventa una quasi benedizione.

La recensione esplora 'Gentlemen', album degli Afghan Whigs, descrivendolo come un viaggio viscerale dentro una psiche tormentata. Con sonorità grunge e testi intensi, Greg Dulli e Rick McCollum creano un'opera personale e oscura, tra rabbia e dolcezza. Il disco è rappresentato come un film musicale che esplora dipendenze emotive e rapporti complessi. Un lavoro di grande impatto artistico e emotivo. Scopri il lato oscuro e affascinante degli Afghan Whigs con 'Gentlemen'. Ascolta ora!

 La purezza in musica traducendo il titolo dell’Ep.

 Non ho mai trovato nessuna band paragonabile a loro: unici, irripetibili, magistrali.

La recensione racconta come l’EP 'Purity' dei The God Machine rappresenti una pietra miliare del rock alternativo anni '90, mescolando potenza sonora e malinconia. L'autore condivide momenti di difficoltà personali trovando conforto nella musica del trio californiano trapiantato a Londra. Con brani intensi e memorabili, l’EP si distingue per la sua originalità e forza espressiva, sottolineata dall’improvvisa fine prematura della band. Scopri l'intensità unica di The God Machine e lasciati conquistare da 'Purity'.

 "Sei tu il barlume più soffocante in questo preciso momento. Sei tu il tricheco. Sei tu 'The Walrus'."

 "Saranno uno dei più bei segreti tenuti nascosti dai musicisti con i capelli lunghi e la barba incolta."

La recensione racconta l'alchimia tra genio e follia che contraddistingue Syd Barrett in The Madcap Laughs. Tra disordini mentali e creatività fuori dagli schemi, l'album emerge come un capolavoro psichedelico unico. Nonostante le imperfezioni tecniche, la musica trasmette un'intensa autenticità e un fascino inquietante che continua a ispirare musicisti e appassionati. Scopri il lato più profondo e tormentato del genio Syd Barrett ascoltando The Madcap Laughs!

 Lui chiede di essere ricordato ma non vuole che il suo ricordo sia per lei un peso.

 È un disco bello. Ha momenti di intima dolcezza ma non solo quelli. È bello e semplice. Come indossare una camicia bianca da uomo.

La recensione celebra "The Wind", l'ultimo album di Warren Zevon del 2003, evidenziandone la dolcezza e la sincerità. L'autore sottolinea la profondità emotiva della musica, priva di sarcasmo e patetismi, e invita all'ascolto completo del disco come esperienza intima e coinvolgente. La metafora della camicia bianca accompagna la descrizione di una sensazione di calore e affetto legata alle canzoni. Ascolta "The Wind" di Warren Zevon e lasciati coinvolgere dalla sua dolcezza.

 "L'attacco di 'Blackest Eyes' trafigge per poi passare alla fantastica voce melodiosa."

 "La mia preferita è 'The Sound of Muzak' dove la voce aggredisce, arriva la melodia e in sottofondo il ritmo incalza!"

La recensione di In Absentia dei Porcupine Tree è un viaggio ricco di emozioni e riflessioni personali. L'autore racconta il potere terapeutico e coinvolgente dell'album, che si divide in due parti dal ritmo variegato. Con uno stile intimo e appassionato, la musica diventa simbolo di rinascita e di scoperta. L'opera è celebrata come un capolavoro oscuro e potente, capace di coinvolgere l'ascoltatore in un magma sonoro unico. Ascolta In Absentia e lasciati trasportare dal viaggio emotivo dei Porcupine Tree!

 La scena indipendente italiana è piena zeppa di belle cose e possiede le sue specificità, con voglia di suonare e fare musica.

 ‘Dell’Impero delle Tenebre’ è stato un disco difficile da fare, fatto di fatica, democrazia e fratellanza.

L'intervista a Pierpaolo Capovilla esplora il ruolo innovativo dei suoi progetti One Dimensional Man e Il Teatro degli Orrori nel rock italiano contemporaneo. Capovilla racconta le difficoltà e l'impegno dietro 'Dell'Impero delle Tenebre' e riflette sul valore culturale e sociale della musica indipendente italiana. Le sue parole esprimono orgoglio, passione e fiducia verso un sottobosco musicale vivace e originale. Ascolta Il Teatro degli Orrori e scopri il rock indipendente italiano!

 Per degli svalvolati simili ci vorrebbe uno strizzacervelli alla Sigmund Freud e non un fesso qualunque.

 Sono i Surfisti del Buco del Culo e non c'è dubbio che stanno tentando di riscrivere alla loro puzzolente maniera la psichedelia degli anni novanta.

La recensione celebra l'album Hairway to Steven dei Butthole Surfers come un’esperienza sonora anarchica e provocatoria, tra punk, psichedelia e noise. Il gruppo texano mantiene la sua fama di eccentrici e sperimentatori, con composizioni che mischiano elementi hard rock e brani più accessibili. L'autore apprezza la capacità della band di sorprendere e divertire, nonostante l'estetica estrema e i riferimenti volutamente scioccanti. Un disco che rimane tra i più digeribili della loro produzione. Ascolta Hairway to Steven e immergiti nel caos musicale dei Butthole Surfers!

 «Se potessi esprimerlo con le parole, non ci sarebbe nessuna ragione per dipingerlo»

 «L'eco spettrale dell'armonica traccia la via. Si potrebbe guidare ad occhi chiusi, lontani da casa.»

La recensione esplora il brano 'Driving Away From Home (Jim's Tune)' degli It's Immaterial, sottolineandone le radici culturali, le influenze americane e britanniche e un'atmosfera nostalgica che evoca paesaggi urbani spettrali. Racconta della collaborazione con Jerry Harrison e Jim Lieber, e delle difficoltà commerciali nonostante il successo di classifica. Il pezzo è descritto come un classico outsider on the road, intriso di malinconia e senso di fuga. Scopri l’atmosfera magnetica di 'Driving Away From Home' e lasciati trasportare dal viaggio musicale degli It's Immaterial!

 Fugazi rimangono l'espressione più sincera e militante dell'utopia rock, dello spirito indipendente DIY senza compromessi.

 Un album incendiario come benzina sul fuoco, che ogni bravo ragazzo cresciuto tra volontà e fallimento dovrebbe mandare a memoria.

La recensione celebra In On The Kill Taker come un album potente e militante, simbolo del post-hardcore e dello spirito DIY dei Fugazi. L'autore esalta la loro integrità artistica e il messaggio politico/sociale dirompente, accompagnato da sonorità abrasive e intense. L'album è descritto come imprescindibile per chi ama la musica indipendente e impegnata. Ascolta ora In On The Kill Taker, il capolavoro post-hardcore dei Fugazi!

 "You Won't Get What You Want è una passeggiata a piedi nudi su un tappeto di specchi frantumati."

 "Che suono ha la disperazione? Questo."

Daughters tornano dopo otto anni con un album denso di tensione e oscurità. "You Won't Get What You Want" esplora sonorità industriali e atmosfere alienanti per descrivere l'angoscia di tempi difficili. La voce di Alexis Marshall sottolinea un ritratto amaro della società contemporanea. Il disco non offre conforto, ma un’esperienza intensa e riflessiva. Ascolta ora l’album e immergiti in questa intensa esperienza sonora!

 Potrebbe essere notte fonda e potrebbe essere un’alba, quando “Hums” ci accoglie fra le sue braccia.

 Ascoltare il giovane vecchio sciamano cantare versi come “There is a star in my throat / In a voice, there is hope […] I am water, I will rise”, potrebbe far venir voglia di distogliere lo sguardo dall’abisso e cominciare a osservare il cielo.

Leaving Meaning, il nuovo doppio album di Swans, segna un percorso più asciutto e accessibile rispetto alle opere precedenti, mantenendo però un'intensa atmosfera rituale. Michael Gira, descritto come giovane vecchio sciamano, guida l'ascoltatore in un viaggio folk-psichedelico pieno di mantra e spiritualità. Tracks come "Sunfucker" e "The Nub" enfatizzano il mistero e il fascino di questo lavoro, mentre pezzi come "It's Coming It's Real" offrono speranza e conforto. Scopri il viaggio ipnotico di Swans in Leaving Meaning, un album da vivere e meditare.

 Questa donna, con quella voce, non può che imporsi su ogni cosa.

 Un epilogo di classe sopraffina, che mi ricorda i divini My Bloody Valentine.

La recensione racconta la nascita dei Mazzy Star, focalizzandosi sul debutto She Hangs Brightly del 1990. Con una voce suadente e atmosfere magmatiche, l'album fonde folk malinconico e psichedelia, offrendo un'esperienza d'ascolto intensa e poetica. L'autore esprime ammirazione per la misura e la profondità del disco, considerandolo un capolavoro a sé rispetto al più noto So Tonight That I Might See. Ascolta She Hangs Brightly e immergiti nell'universo magico di Mazzy Star.

 Starfish è stato l'apice della parabola dei Church, il canto delle sirene.

 'Under The Milky Way' più che una canzone è una dimensione, uno stato emotivo.

Starfish dei The Church rappresenta l'apice creativo della band australiana degli anni '80, un album che si svela lentamente con ascolti ripetuti grazie alla sua alchimia di pop malinconico e psichedelia. Le atmosfere siderali e le liriche profonde di Steve Kilbey creano un viaggio emozionale intenso, tra inquietudine e fascinazione. Sebbene inizialmente criticato, è oggi considerato un classico del decennio, ricco di brani iconici come 'Under The Milky Way'. Il disco alterna momenti onirici a intensità lirica, avvolgendo l'ascoltatore in un mosaico di emozioni. Ascolta Starfish e lasciati trasportare in un viaggio musicale unico e indimenticabile.

 Si allontanano dalla matrice più strettamente folkloristica a cui ci hanno abituati.

 Short Stories è ricco di suggestioni crepuscolari, sussurrate con toni sommessi. Riscalda e avvolge il cuore.

Lilium torna con Short Stories, un album che abbina calore autunnale e intensità poetica. Humbert e Tola si allontanano dal folk tradizionale per proporre atmosfere crepuscolari, arricchite da preziose collaborazioni, tra cui David Eugene Edwards. Nonostante qualche scelta sonora non del tutto riuscita, l'album riscalda e avvolge con liriche e melodie intime e raffinate. Ascolta ora Short Stories per un viaggio musicale intimo e autunnale.

 Il titolo è quanto mai indicativo. Tra gli autori dell’omicidio di uno degli album psichedelici per antonomasia, BJM propongono loro stessi.

 Avercene di gruppi e dischi così, in questi periodi magri.

La recensione evidenzia come The Brian Jonestown Massacre con Who Killed Sgt. Pepper? confermino la propria maestria nella psichedelia mescolata a influenze baggy e dance. L'album presenta collaborazioni di rilievo e omaggi a icone come Joy Division e Beatles, pur con qualche scelta meno riuscita. Un lavoro ricco e appassionato che arricchisce il panorama psichedelico contemporaneo. Ascolta Who Killed Sgt. Pepper? e scopri la nuova psichedelia di BJM!

 Tempo e spazio hanno smesso di avere importanza e c'erano solo musica, luci e battiti.

 La nebbia è ancora densa sugli scavi e ci regala gli ultimi istanti di un paesaggio lunare, prima di tornare alla normalità.

La recensione celebra con emozione il concerto dei Mogwai a Ostia Antica, definendolo un evento eccezionale che ha trasformato lo spazio e il tempo. L'atmosfera magica, unita a un'acustica perfetta e a una scenografia suggestiva, ha rapito il pubblico per tutta la durata del live. Il recensore sottolinea la forza e la precisione delle performance musicali, accompagnate da giochi di luce e nebbia che hanno esaltato la magia del momento. Un'esperienza unica e indimenticabile che segna profondamente chi l'ha vissuta. Scopri l'emozione del live con la recensione completa di Mogwai a Ostia Antica!

 La propria volontà resta onnubilata dalla violenta rappresentazione messa in atto dal quartetto newyorkese capitanato dal chitarrista Page Hamilton.

 Discone seminale da ascoltare in loop continuo, almeno fino all’arrivo dei vigili del fuoco chiamati dal solito vicino stracciaballe.

Meantime degli Helmet è un album metal dirompente, caratterizzato da riff granitici e un controllo chirurgico della rabbia sonora. Contrariamente all'epoca grunge, il quartetto si distingue per uno stile più diretto e aggressivo. La recensione enfatizza la potenza del suono e l'impatto realistico che trasporta l'ascoltatore nelle strade newyorkesi. Nonostante il mancato successo commerciale, l'album è un classico da ascoltare in loop. Ascolta Meantime degli Helmet e immergiti nel metal puro e potente!

 Jason Molina annaspa con la sua voce incerta come il futuro.

 La macchina alza l’acqua come un motoscafo che lotta contro le sabbie mobili dell’anima.

La recensione descrive The Lioness di Songs: Ohia come un viaggio immerso in atmosfere cupe e intense. L'autore evidenzia la malinconia di Jason Molina e la narrazione immaginifica che accompagna l'ascolto, ricca di immagini poetiche e passioni nascoste. Il disco è apprezzato per la sua profondità emotiva, la produzione con Arab Strap e l'energia selvaggia e urbana che esprime. Ascolta The Lioness e lasciati trasportare dalle sue emozioni profonde.