Ricerca su DeBaser Recensioni Cappa e Spada

 La voce che non è altro che il culmine della disperazione a cui un uomo può giungere.

 Chiudi quei due occhi e ascolta la Sua Voce.

La recensione riflette un intenso stato d'animo di stanchezza e malinconia che si intreccia con la potenza poetica e drammatica dell'album 'Tutti morimmo a stento' di Fabrizio De André. L'autore esprime l'identificazione profonda con testi ispirati da Villon e una musica che pulsa sofferenza e desolazione. De André viene celebrato come un genio capace di forgiare un'esperienza sonora tragica ma ironica, capace di donare una potente lettura esistenziale attraverso melodie scarne e parole profonde. Ascolta l'album e lasciati travolgere dalla potente poesia di De André.

 Val più di mille parole, il candore demodè d’un immagine.

 E’, indubbiamente, un disco cool.

Cozy Endings di Artanker Convoy è un album che sfugge alle definizioni rigide di genere grazie a un'armoniosa combinazione di fiati, chitarre e tastiere vintage. Il disco crea atmosfere avvolgenti e dettagliate, arricchite da un coinvolgente interplay tra musica e videoarte. La varietà sonora spazia dal fluido al free jazz, culminando in momenti di inaspettata gioia e inquietudine. La qualità del suono e la perizia musicale sono i punti di forza di questo lavoro. Scopri l'atmosfera unica di Cozy Endings, ascolta Artanker Convoy ora!

 Vagare sulla crosta del mondo definitivamente morto senza sapere la causa.

 Cosa fareste? Continuare a vivere sapendo di diventare esseri cattivi, lupi, per se stessi e per gli altri, o lanciarsi nudi nel fuoco come a voler cancellare tutte le proprie colpe?

Il film di Michael Haneke, "Il tempo dei lupi", dipinge un mondo post-apocalittico dove la sopravvivenza spinge ad assumere atteggiamenti duri e isolati. Con un tono glaciale, il regista esplora la solitudine, la paura e la perdita di senso senza fornire motivazioni o spiegazioni, lasciando spazio all'immaginazione dello spettatore. La pellicola si caratterizza per un'empatia razionale e un'indagine critica sulla natura umana e le sue fobie più profonde. Scopri l'intensa riflessione di Haneke su un mondo in rovina, guarda Il tempo dei lupi ora!

 The Warriors non è un film. È un sogno febbrile, una fiaba oscura raccontata ai neon della metropolitana.

 Se indossiamo i nostri colori qui fuori, non c’è modo di nascondersi.

La recensione esplora The Warriors di Walter Hill come una moderna trasposizione del mito greco ambientata nella New York degli anni '70. Il film viene descritto come un'odissea tribale e violenta, con una forte enfasi sui colori e la territorialità delle gang. L'opera si distingue per il suo stile surreale e per il ritratto intenso di una città feroce e affascinante, diventando un cult senza tempo nella narrazione urbana. Scopri il mito tribale di The Warriors, il cult che ha rivoluzionato il cinema urbano.

 La fotografia è sinceramente bellissima e Lei ha avuto l'accortezza di dirigere il proprio sguardo verso quelle significative porzioni di scenario.

 La sensazione palpabile è che si tratti di un'occasione sfruttata in malo modo, considerato oltretutto il tema portante sul quale il film è incentrato.

La recensione analizza il primo lungometraggio di Fabio Manuel Mulas, sottolineando la fotografia di grande impatto e l'uso autentico della lingua sarda. Tuttavia, evidenzia una mancanza di struttura narrativa solida e personaggi poco approfonditi. Nonostante il tema rilevante del banditismo sull'isola, il film non riesce a coinvolgere completamente lo spettatore, lasciando la sensazione di un'occasione mancata. Scopri le sfumature di Bandidos e Balentes e approfondisci il cinema sardo.

 "Non lo so se noi volevamo la realtà ma con Amore Tossico... ECCOLA!"

 "Questo sì che è un quadro vero. Fatto de vita, fatto de morte, fatto de sangue, de sangue nostro."

La recensione esalta Amore Tossico di Claudio Caligari per la sua rappresentazione brutale e senza filtri della realtà della tossicodipendenza a Roma. Attraverso interpretazioni autentiche di veri tossici, il film diventa un pugno nello stomaco che denuncia l’ipocrisia sociale e le ingiustizie. Un’opera cruda e coerente che va oltre il semplice racconto, offrendo uno sguardo profondo e doloroso su un mondo di dolore e assenza di speranza. Scopri la forza brutale di Amore Tossico, un film che non lascia scampo.

 Un conto è raccontare di spade, un conto è essere "spada".

 Zatoichi con la fortuna della cecità ci fa vedere che la vista è ingannevole e facendo virtù della menomazione tana le miserie del creato.

La recensione loda la regia essenziale e potente di Takeshi Kitano in Zatōichi, evidenziando la veridicità biomeccanica dei combattimenti e la profondità tragica. Si sottolinea il contrasto con i film di Tarantino, puntando sull'estaticità e l'impersonalità della vendetta. Il film riesce a fondere azione e riflessione in un'opera elegante e originale, chiudendo con un omaggio pieno di calore umano. Scopri l'essenza del cinema di Takeshi Kitano con Zatōichi, un capolavoro di azione e riflessione.

 La fiamma si risveglia.

 Quando il motore urla come mille animali a cui stanno strappando gli arti, ci si tiene sul sedile e si gode.

La recensione racconta una profonda esperienza personale legata alla Formula 1, riflettendo sul film Rush di Ron Howard che narra la storica rivalità tra Lauda e Hunt. Pur non essendo un capolavoro di sceneggiatura, il film colpisce per l'atmosfera autentica, l'intensità degli interpreti e le spettacolari scene di gara. Un'opera che celebra lo spirito eroico e la passione del motorsport anni '70. Scopri la passione e la tensione di Rush, guarda il film ora!

 Gli occhi non solo hanno resistito ma sono stati attentissimi per tutta la durata: nessuno sbadiglio ed il giorno seguente ho sentito perfino il bisogno di rivedere l’opera.

 La fotografia sublime... ricca di piani sequenza uniti ad inquadrature e scenografie capaci di far venire la pelle d’oca.

La recensione esalta "I duellanti" di Ridley Scott come un'opera di grande valore estetico e recitativo, nonostante un ritmo lento e una trama semplice. Il film, ambientato durante l'era napoleonica, mostra un duello interminabile tra due ufficiali costretti da un odio inconciliabile. L'autore apprezza particolarmente la fotografia, le scenografie d'epoca e la performance degli attori principali, definendo il film un capolavoro esordiente paragonabile a pellicole famose come "Blade Runner" e "Alien". Guarda "I duellanti" e vivi un duello visivo e narrativo senza tempo!

 Le note ivi contenute secernono una sorta di sostanza altamente allucinogena e psico-attiva.

 Un po' di sbattimento di palle è il prezzo della felicità.

La recensione offre un racconto ironico e personale sull'album Ultra Blue di Hikaru Utada. Pur partendo da dubbi e pregiudizi, l'autore riconosce il valore emotivo e musicale dell'opera. L'album viene descritto come capace di un effetto quasi psico-attivo, capace di appassionare nonostante la sua natura pop. Il tono leggero e sarcastico si mescola a riflessioni più profonde sull'ascolto e sulla musica stessa. Scopri l'energia nascosta di Ultra Blue: ascolta Hikaru Utada ora!

 Ho trovato un non so che di coinvolgente in questo polpettoso kolossal per metà di sangue italico.

 Flash Gordon è a suo modo un cult. Becero e bizzarro, immaginoso e ingenuo.

La recensione analizza Flash Gordon (1980) come un film fantascientifico con una regia approssimativa e una sceneggiatura semplice ma dotato di un fascino vintage grazie alle scenografie barocche e agli effetti speciali rudimentali. Nonostante difetti e personaggi caricaturali, l'opera è apprezzata come cult kitsch e esempio di un modo di fare cinema ormai raro. Max Von Sydow e Ornella Muti spiccano per interpretazioni memorabili in un contesto altrimenti molto ingenuo e divertente. Il film rimane godibile soprattutto per chi ama le produzioni bizzarre e artigianali degli anni '80. Rivedi il cult kitsch di Flash Gordon e lasciati sorprendere dal suo fascino vintage!

 "L'azione la vedi e una cosa deve fare: mettersi in mostra. E dio santo se Evans la mette in mostra."

 "The Raid è un po' quello che era il paginone centrale di play Boy: una cosa da tenere nascosta sotto il materasso, da godersi in solitaria e che ti fa sentire veramente maschio."

La recensione di 'The Raid: Redemption' evidenzia un film action indonesiano che punta tutto sull'azione pura, con combattimenti autentici e una trama essenziale. La critica apprezza le coreografie di Yayan Ruhian e la regia dinamica di Gareth Evans, considerando il titolo un capolavoro e potenziale precursore di un nuovo sottogenere. Il racconto minimizza elementi drammatici inutili, concentrandosi sull'adrenalina. Non perdere l'adrenalina pura: guarda The Raid: Redemption subito!

 Utena non va recepita, va TOTALMENTE interpretata, e come tale è associabile al concetto stesso di sogno.

 La rivoluzione è il cambiamento a livello psicologico, idealistico e sessuale che coinvolge Anthy ed Utena.

La recensione analizza 'Utena La fillette révolutionnaire', un lungometraggio di Kunihiko Ikuhara che coniuga un'estetica raffinata a una narrazione onirica e complessa. Il film esplora tematiche adolescenziali profonde, affrontando il concetto di rivoluzione personale. La regia originale e lo stile visivo evocano un'esperienza unica, non immediata ma molto gratificante. Consigliato a chi ama storie ricche di simbolismi e sperimentazioni. Immergiti nel simbolismo e nell'estetica unica di Utena, un viaggio anime da non perdere!

 Un vero e proprio capolavoro di Symphonic Progressive Epic Metal, tanto titanico quanto sontuoso.

 È assolutamente impossibile non rimanere stregati dalla voce, così calda, avvolgente, melodiosa ed espressiva di Fabio Lione.

Symphony Of Enchanted Lands II di Rhapsody rappresenta una svolta epica e raffinata per la band triestina, grazie alla prima collaborazione con un'orchestra sinfonica. La recensione enfatizza la qualità sublime dell'album, la voce calda di Fabio Lione e le atmosfere coinvolgenti delle tracce, sottolineandone l'importanza all'interno della saga Dark Secret. Non mancano momenti particolarmente suggestivi e qualche lieve imperfezione, ma il bilancio resta di un capolavoro assoluto. Una pietra miliare per gli amanti del Symphonic Progressive Epic Metal. Ascolta il capolavoro sinfonico di Rhapsody e immergiti nella Dark Secret Saga!

 È proprio il lato emotivo a venire strozzato in questa nuova versione.

 La presenza della divina Gong Li, che ancora oggi mantiene un fascino senza eguali, è a salvare il tutto.

Il remake live action di Mulan diretto da Niki Caro offre uno spettacolo visivo impressionante, ma perde gran parte dell'emozione e della magia che caratterizzavano il classico Disney. La protagonista appare meno empatica e il messaggio femminista, pur presente, risulta didascalico e poco efficace. La presenza di Gong Li è un punto di forza, ma l'assenza di ironia e leggerezza indebolisce il risultato finale. Un film che, pur con i suoi limiti, non è del tutto da scartare. Scopri se il nuovo Mulan è all'altezza delle tue aspettative!

 Patrick Wilson, durante le riprese della castrazione, ebbe quasi un collasso e svenì per qualche istante.

 Tu, spettatore avido di continui sbalzi emozionali, ci andrai a nozze: partirai col tifare per la povera ragazzina indifesa, per poi prenderne sensibilmente le distanze.

Hard Candy è un thriller psicologico intenso e claustrofobico, con un cast ridotto e una regia serrata. La trama ruota attorno al confronto tra una ragazzina e un uomo adulto, esplorando tematiche forti e scomode. Il film sorprende per dialoghi brillanti e un finale estremamente potente, risultando un prodotto di gran classe nonostante il basso budget. Scopri subito Hard Candy, un intenso thriller che ti lascerà senza fiato.

 Si chiude così quello che può a buon titolo definirsi il miglior film di tutti i tempi.

 ‘Ciò che facciamo in vita, stigrancazzi una volta morti’ è la tipica massima di Massimo ed è incontestabile nella sua inebriante saggezza popolare.

La recensione celebra Gladiator come il miglior film di Ridley Scott, tra ironia e passione. L'autore prende in giro altri film del regista ma esalta la potenza epica e la forza narrativa del kolossal. Vengono citate battute celebri e il personaggio di Massimo appare come un eroe indomito, malgrado il finale tragico. La critica è coinvolgente e non manca di umorismo. Scopri la leggenda di Gladiator in questa recensione unica e divertente!

 Quando si esce di casa allegramente gonfi alle una di notte... ci si trova davanti a quattro ultraquarantenni con calvizie incipiente... come se a quattro minorati con un certo talento musicale fossero stati messi in mano una collezione di xilofoni e trombette.

 Ancora indeciso tra «genio» e «demenza», titoli come «Il primo che viene prepara la colazione» o «La realtà non è un bel posto dove stare, ma a quest'ora è l'unico aperto» mi hanno indirizzato verso la prima ipotesi.

La recensione descrive il live di Don Simòn y Telefunken a Festa Mayor de Gracia come un'esperienza surreale e divertente. La band, composta da musicisti di mezza età vestiti da supereroi, propone una musica giocosa e ripetitiva atipica, che cattura e affascina un pubblico esigente. Tra ironia e genio, il concerto risulta un curioso e riuscito viaggio nel nonsense musicale. Scopri questo live unico e lasciati sorprendere dalla follia musicale di Don Simòn y Telefunken!

 Questo film storico ci racconta di un Artù leale, introverso e coraggioso, ma visto dagli occhi di chi gli stava accanto.

 Capire come la violenza, la meschineria, la cattiveria ed il fanatismo non siano invenzioni dell’uomo moderno.

Il film King Arthur di Jerry Bruckheimer offre una nuova prospettiva sulla figura storica di Artù, ambientata tra le ultime fasi dell'Impero Romano e il Medioevo. Pur con battaglie che possono risultare noiose, il racconto esplora le dinamiche di lealtà e religione tra i personaggi, con ambientazioni suggestive. Un'avventura che unisce azione, storia e riflessioni sulla violenza umana e il fanatismo. Scopri la leggenda di Re Artù come non l'hai mai vista, guardalo ora!

 Quale grama maldicenza potrebbe inficiare il barbuto regista.

 Le ossa si rompono: sapore di cuoio e liquirizia nella sala.

La recensione esalta 'Segreti di Famiglia', documentario di Coppola, come un’opera intensa e profonda. Il regista, libero da vincoli commerciali, dipinge un racconto di perdita con una fotografia potente e una narrazione densa. Il testo sottolinea l’abilità di Coppola nel trasformare il dolore e il ricordo in materia cinematografica toccante e visivamente caratterizzata. Scopri l'anima visionaria di Coppola in 'Segreti di Famiglia', un film da non perdere.