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 Rosanna! Potenza evocativa di Lukather e soci! Grazie a TOTO IV ritornai alla memoria di quella bimbetta dalle biondetrecce battistiane.

 Che nostalgia del tempo del limone duro ma puro, di quel piacere casto, senza mostri nelle mutande, né palpeggiamenti, né urgenze di passare alle fasi successive.

La recensione di Toto IV si concentra più sull'impatto emozionale dell'album e della canzone Rosanna, capace di evocare ricordi d'infanzia dell'autore. Oltre a una riflessione sulle hit dell'album, il testo si sviluppa come un racconto personale ricco di nostalgia, esplicitando un legame affettivo profondo con la musica e il periodo degli anni '80. Scopri Toto IV e lasciati travolgere dalla nostalgia di Rosanna!

 Questo disco ha un merito enorme... ha saputo essere ponte tra due generi che apparentemente non hanno nulla da spartire.

 Alla fine di tutto Fripp dichiarò di non aver mai lavorato con un cantante così bravo e professionale.

Sacred Songs rappresenta un esperimento di sincretismo musicale tra Daryl Hall e Robert Fripp, unendo soul, blues, pop rock e progressive. Nonostante il rifiuto commerciale iniziale, l'album si rivela un capolavoro senza tempo, apprezzato dagli ambienti più colti. La collaborazione esprime una forza espressiva e innovativa rara, con brani che spaziano dal pop pungente alle sperimentazioni sonore di Fripp. Il disco dimostra come la musica sia un linguaggio universale capace di unire generi apparentemente lontani. Ascolta Sacred Songs e scopri l'incontro unico di due leggende musicali!

 Isolation lo si può presentare come il disco più spontaneo della band, fatto con la grinta di musicisti fini a stessi.

 "Endless" è uno di quei pezzi semplicissimi, ma tutt’altro che banali, uno di quelli che ti rimangono impressi nella mente per minimo una settimana.

La recensione celebra Isolation, il disco del 1984 dei Toto, definito potente e spontaneo grazie al nuovo cantante Fergie Fredrikson e alla grinta della band. Vengono analizzati i brani chiave come "Carmen", "Lion", "Angel Don't Cry" e la ballad "Endless", sottolineando la capacità del gruppo di variare stile mantenendo alta la qualità. Un album che sorprende per originalità e intensità e che resta un un classico dell'AOR rock. Scopri l’album Isolation dei Toto e lasciati conquistare dalla loro energia unica!

 Trovo insopportabile la diceria che i Toto siano un gruppo di prezzolati e ruffiani musicisti di studio.

 È con la triade di canzoni conclusiva che l'album si impenna e merita il posto in una qualunque collezione di buona musica.

La recensione evidenzia la qualità e la profondità di "The Seventh One" dei Toto, album del 1988 che unisce melodie brillanti e arrangiamenti complessi con uno stile vicino alle performance live. Pur segnato dal gusto estetizzante degli anni '80, si apprezza il virtuosismo dei musicisti, con momenti di grande ispirazione soprattutto nelle composizioni di Joseph Williams e Steve Lukather. Un gioiello forgiato da una ritmica impeccabile e da un songwriting di alta qualità, tra brani funk, ballate e progressive. Scopri il fascino unico di The Seventh One, un must per gli amanti del rock d'autore!

 "'Evil Urges' è una deiezione fecale partorita da una mente un tempo illuminata come quella di Jim James."

 "Questo ammasso di sterco animale lungo la sua personale via musicale."

La recensione esprime un forte disappunto verso l'album 'Evil Urges' dei My Morning Jacket, ritenuto una delusione dopo un passato brillante. L'autore critica la mancanza di direzione, i suoni imbarazzanti e l'egocentrismo del frontman Jim James. Solo alcune tracce si salvano parzialmente, ma nel complesso l'album è giudicato mediocre e poco riuscito, lontano dall'energia dei lavori precedenti. Scopri perché 'Evil Urges' non ha convinto i fan dei My Morning Jacket!

 Questo disco è un capolavoro dell'Hard Rock.

 L'esordio vocale di Toby Hitchcock è da 10 e lode.

La recensione racconta l'esperienza del recensore con una band underground e l'affinità con il disco 'Pride of Lions'. Il lavoro è definito un capolavoro Hard Rock con influenze eighties, voce pulita e melodie coinvolgenti. Il disco è descritto come facile da ascoltare e con brani memorabili che restano in testa. Ascolta Pride of Lions e lasciati coinvolgere dal rock melodico anni '80!

 57 minuti primi e 15 secondi di pacatezza, di suoni carezzevoli creati da mani di abile mestiere e sicura scienza che non possono dare dispiacere.

 Ora al me stesso del 2020 sembra che su The Slow Rush non ci siano nemmeno le canzoni.

La recensione esprime delusione per 'The Slow Rush', l'ultimo album dei Tame Impala, definito un'opera priva di canzoni memorabili e simile a musica da ascensore. Rispetto all'album precedente 'Currents', qui manca la stessa efficacia e ispirazione. Nonostante la produzione curata, l'ascolto risulta pacato e poco coinvolgente. L'autore usa un tono ironico per descrivere il cambiamento percepito nell'artista e la qualità della musica. Scopri perché The Slow Rush divide i fan dei Tame Impala!

 «Ed Motta ci fa capire che sa come cimentarsi col (non-)genere adulto per antonomasia, o piuttosto con quell’appeal tipico dei session-men losangeleni fra anni ’70 e ’80.»

 «Dopo un quarto d’ora ho rimosso John Travolta in Staying Alive. In costume e stivali.»

La recensione analizza l'album "AOR" di Ed Motta come un raffinato omaggio al sound West Coast anni '70, mescolando soul, jazz e funk con classe. Pur non essendo un fan dell'Arena Rock tradizionale, l'autore apprezza l'approccio autentico e le atmosfere vintage dell'album. L'opera è consigliata a chi ama la musica di qualità e le sonorità dei session-men di Los Angeles di quel periodo. Scopri l'elegante mondo musicale di Ed Motta con AOR e lasciati trasportare dal fascino vintage West Coast.

 "Un disco che va giù come una sorsata di acqua di montagna."

 "Se amate il genere, e se i nomi sopra citati attizzano la vostra curiosità, un ascolto a questo lavoro è d'obbligo."

Harbor Lights di Bruce Hornsby è un album AOR del 1993 che combina melodie americane solari con raffinati inserti jazz. Con collaborazioni di musicisti leggendari come Pat Metheny, Jerry Garcia e Phil Collins, il disco offre una qualità musicale elevata e uno swing vibrante. Un lavoro spesso sottovalutato ma ricco di sorprese per gli appassionati del genere. Consigliato a chi ama il folk-rock jazzato e il cantautorato americano. Ascolta Harbor Lights di Bruce Hornsby e scopri un capolavoro dimenticato!

 L'importante nella vita è dare sfogo alla propria creatività, comunque vada, e fin qui siamo tutti d'accordo.

 Emisfero destro e sinistro non sono più il dare e l'avere della partita doppia. E sapete che Vi dico? M'è piaciuto un fottio.

La recensione si presenta come un viaggio introspettivo che va oltre la semplice critica musicale di 'Arena' di Todd Rundgren. L'autore riflette sulla difficoltà di comunicare e condividere la propria creatività nell'era di internet, raccontando esperienze personali e la propria distanza dalla scena digitale. Pur riconoscendo alcuni pregi dell'album, l'autore preferisce altri lavori di Rundgren e usa la musica come punto di partenza per una riflessione più ampia. L'incontro con altri appassionati e l'attesa di un concerto aggiungono un tocco umano e autentico alla narrazione. Scopri Todd Rundgren e vivi la musica con una nuova prospettiva.

 "Il pezzo che spicca più di tutti è 'Forget Me Not', grazie al sound poderoso e alla voce calda di John Waite."

 "L'impatto è duro, ma tutto fuorché difficile all'ascolto: facile non vuol dire scadente."

Bad English, supergruppo formato da membri di Journey e Babys, pubblica nel 1989 un album AOR potente e vario. Il disco alterna ballate romantiche e rock energico, con riff di chitarra brillanti e performance vocali calde. Brani come "Forget Me Not" e "When I See You Smile" spiccano per melodia e atmosfera. Un lavoro ricco di idee e freschezza, unico nel suo genere e rappresentativo di un gruppo breve ma memorabile. Ascolta ora l'album di Bad English e scopri il rock AOR più autentico!

 La batteria di Porcaro ma anche la chitarra di Lukather si impegnano in una serie di assoli notevoli ed ispirati.

 ‘A Secret Love’ è una piccola perla di sensibilità e profondità, nonostante sia solo accompagnata da tastiere e piano.

La recensione dedica particolare attenzione alla batteria di Jeff Porcaro e agli assoli della chitarra di Steve Lukather, evidenziando la compattezza artistica del gruppo. Hydra si distingue per sonorità più hard e progressive rispetto al debutto, con brani ben strutturati e variegati. Particolare menzione al pezzo title track e alla ballad '99' come momenti di maggior espressività. La copertina e il booklet completano un lavoro consigliato agli appassionati e curiosi di Toto. Scopri l'album Hydra e lasciati coinvolgere dal talento unico dei Toto!

 Si sente proprio che questi vecchietti hanno ancora voglia di fare rock e divertirsi dopo tutti questi anni.

 Basta ascoltare il disco mentre si guida tranquillamente per rimanerne più che soddisfatti.

I REO Speedwagon tornano nel 2007 con Find Your Own Way Home, un album rock sincero e senza compromessi commerciali. Il disco coniuga classici elementi anni ’80 con un suono moderno e pulito. Kevin Cronin guida la band con voce matura e una scrittura semplice ma efficace, ideale per i fan di lunga data. Nonostante pochi exploit in classifica, l'album cattura con le sue melodie orecchiabili e il suo spirito autentico. Scopri il ritorno autentico dei REO Speedwagon con Find Your Own Way Home!

 Junior Mendes ha all’attivo un disco che si può definire perfetto nel suo genere.

 Sono molto più bravi i carioca a fare i californiani (a modo loro) che non il contrario.

La recensione esalta l'album unico di Junior Mendes, 'Copacabana Sadia', mettendo in luce il ruolo fondamentale di Lincoln Olivetti nell'estetica sonora degli anni '80 brasiliani. Il disco è descritto come un capolavoro del pop tropicale, simile al West Coast Sound americano. Nonostante l'anonimato del nome, l'opera si distingue per la sua rilevanza e raffinatezza sonora, raccomandata agli amanti della musica brasiliana d'autore e dell'adult contemporary. Ascolta Copacabana Sadia per scoprire il vero sound tropicale anni '80 brasiliano!

 Il succo, il segreto, il mistero da svelare che attanagliava prima dell’uscita, non lascia adito a speranza alcuna: non c’è progressive, non c’è musica di livello compositivo complesso.

 Squackett!! ... il giudizio è definitivo e non c’è equilibrio sulla scacchiera, Squire Vs Hackett è esattamente quello che ci si aspettava.

La collaborazione tra Chris Squire e Steve Hackett in Squackett si traduce in un album pop rock con alcune tracce degne di nota ma senza una forte impronta prog. L'album offre momenti piacevoli ma manca di complessità e capolavori. Le atmosfere variano tra AOR, pop e rock, con brevi intermezzi emozionanti in stile Hackett. Un lavoro più orecchiabile e leggero rispetto alle loro carriere storiche, apprezzabile ma non imprescindibile. Ascolta Squackett e scopri l’incontro tra due leggende del prog e del pop rock.

 «Affidati alla cosmicità di questo disco.»

 «Music From The Planet è un album tutto cervello, dove studio e calcoli incontrano emozioni.»

La recensione celebra 'Music From The Planet' dei Planet 3, un album AOR del 1992 prodotto da Jay Graydon, con un mix perfetto di tecnica e passione. L'autore esprime emozioni profonde collegate all'ascolto, evidenziando lo stile raffinato e hi-tech del disco. Considerato un capolavoro, l'album unisce virtuosismo umano e mentale, regalando ambientazioni sonore uniche e suggestive. Ascolta ora 'Music From The Planet' e lasciati conquistare dalla magia AOR.

 “Il disco che prende progressivamente forma è controverso, in parte spiazzante ed ambiguo.”

 “Amare i Fleetwood Mac è anche questo, meravigliarsi ancora, dopo 40 anni, della assurda e fantastica alchimia che queste cinque persone sono riuscite a creare.”

Tusk, album del 1979 dei Fleetwood Mac, è un lavoro sperimentale e innovativo guidato dalla visione creativa di Lindsey Buckingham. Pur accolto tiepidamente all'uscita, si è consolidato come un capolavoro apprezzato per la sua fusione di punk, rock e sperimentazioni sonore. Le composizioni di tutti i membri, in particolare quelle di Buckingham e Nicks, mostrano ispirazione e varietà. L'album ha influenzato profondamente la storia della band e del rock californiano. Ascolta Tusk e riscopri un capolavoro rock fuori dal tempo!

 La voce di Bob Catley sa donare all’opera quel tocco imperiale che solo lui riesce a dare, accentuando il mito con un calore da pelle d’oca.

 "The Tower" altro non può esser definito che un signor disco, interpretato in modo ottimale da un personaggio intrigante, istrionico, poco conosciuto ma dalle capacità vocali straordinarie.

La recensione celebra "The Tower", il primo album solista di Bob Catley, frontman dei Magnum, come un'opera ricca di atmosfere medievali ed epiche. La voce maestosa di Catley e la scrittura di Gary Hughes creano un perfetto connubio tra heavy metal, folk, e rock classico. L'album si distingue per assoli melodici, cori intensi e un tocco progressivo sottile, risultando un disco imperdibile per gli amanti del rock epico. Ascolta "The Tower" e lasciati trasportare dall’epica magia vocale di Bob Catley!

 «Future World è un disco che riesce, seppur non inventi nulla già sperimentato anni prima, a risultare fresco all’ascolto.»

 «Forse il disco che capita solo una volta nella vita di comporre, ma l’importante alla fine è che ci sia.»

La recensione celebra 'Future World' dei Pretty Maids come un album AOR/Heavy Metal dall'ascolto fresco e mai noioso. Il disco è apprezzato per la voce carismatica di Ronnie Atkins, i ritornelli efficaci e l'uso raffinato delle tastiere. Nonostante la band non abbia mai raggiunto grande popolarità, questo lavoro è considerato il loro miglior risultato, con pezzi che ricordano influenze come KISS e Journey. Un classico da riscoprire assolutamente per gli appassionati del genere. Ascolta ora Future World dei Pretty Maids e riscopri un classico Heavy Metal!

 Questa formula vincente, i Ghost l’hanno trovata.

 Con Prequelle i Ghost hanno osato, riuscendo a vincere.

La recensione analizza Prequelle dei Ghost come un album che conferma la maturità artistica di Tobias Forge, tra estetica curata e sperimentazioni sonore. Pur non reinventando il genere, il disco conquista grazie a ritornelli efficaci e composizioni solide. L'evoluzione dal debutto e l’uso di influenze progressive e metal convincono, rendendo l’album un successo bilanciato tra innovazione e accessibilità. Ascolta Prequelle e scopri l’evoluzione unica dei Ghost!