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 La mente è catturata di colpo, poi lentamente, come nelle sabbie mobili: inutile far resistenza, la soluzione unica è solo lasciarsi INGHIOTTIRE.

 Gil Scott-Heron era uno dei Padri Nobili del rap, riverito Maestro dai miei eroi militanti di fine anni ’80.

La recensione racconta la scoperta emozionale del brano 'We Almost Lost Detroit' di Gil Scott-Heron e Brian Jackson. Un viaggio tra musica soul, jazz e funk, con liriche profonde che denunciano il rischio nucleare e le ingiustizie sociali. L'autore si immerge nella potenza del groove e nella voce unica di Gil, sottolineando il valore rivoluzionario dell'opera e del suo messaggio. Un'ode a un artista che ha saputo coniugare musica e impegno civile, lasciando un segno profondo. Ascolta 'We Almost Lost Detroit' e scopri la potenza rivoluzionaria di Gil Scott-Heron.

 Cinque ore di cui non si può buttare via nemmeno un millesimo di secondo.

 Mettete questo cofanetto a fianco di Bach, Mozart, Stravinskij, Robert Johnson, Elvis, Hendrix e i Velvet.

La recensione celebra Star Time, il box set di James Brown uscito nel 1991, considerato un compendio definitivo e monumentale della sua carriera. Attraverso 71 canzoni distribuite in quattro CD, si racconta la storia del soul, del funk e della musica afroamericana, sottolineando l'importanza di Brown non solo come musicista ma come icona culturale. La musica è descritta come essenziale e rivoluzionaria, capace di unire generazioni e influenzare generi futuri come il rap e l'hip-hop. Il box set è un must-have per ogni appassionato di musica nera e non solo. Ascolta Star Time e immergiti nella leggenda del soul di James Brown!

 "Marvin dichiarò di aver fatto il disco 'per profonda passione, cantavo e cantavo fino a quando non mi ero prosciugato di tutto ciò che avevo vissuto'".

 "Here my dear è tutto pervaso da una gamma spettacolare di emozioni: esaltazione, rabbia, rimpianto, espiazione, vergogna, giocosità, speranza, condito con jazz, soul, funky e disco."

La recensione racconta il concept album 'Here, My Dear' di Marvin Gaye, nato da un doloroso divorzio e realizzato con passione e intensità emotiva. Nonostante il flop iniziale, il disco è diventato un capolavoro di soul, funk e jazz, ricco di sentimenti complessi come rabbia, rimpianto e speranza. L'opera ha influenzato profondamente la musica nera e racconta una storia personale universale, combinando musica da ballare e riflessione profonda. Ascolta oggi 'Here, My Dear' e immergiti nelle emozioni autentiche di Marvin Gaye.

 Musica che è una meraviglia per capolavori in sala, ma anche per film spesso scadenti e mediocri in cui veniva piazzata e missata in modi indecenti.

 Non dovresti accorgerti della colonna sonora se ne è stato fatto un buon lavoro, Morricone dixit, dev’essere un meccanismo d’introiezione.

La recensione celebra Piero Piccioni come uno dei maestri italiani della musica per film, capace di unire jazz, funk e atmosfere raffinate in colonne sonore intramontabili. L’album "A Modern Gentleman" offre un viaggio sonoro ricco di fascino nostalgico, elegante e ricercato. Le tracce evocano un’Italia borghese e cinematografica, con un mood vintage data la collaborazione con artisti e film d’epoca. La musica è perfetta sia per l’ascolto attento che per accompagnare la vita quotidiana. Ascolta ora "A Modern Gentleman" e immergiti nell’eleganza del cinema italiano d’autore.

 Dopo quarant'anni non è scontato evolvere, e spesso lo si fa in direzione contraria. Ma non qui, non stavolta.

 Una mensa, un buffet, ma con cibi e bevande questa volta accuratamente selezionati, preparati con profondo amore e cura.

La recensione celebra il nuovo album dei Red Hot Chili Peppers come un raffinato ritorno alla forma dopo anni di sperimentazioni e interruzioni. Il disco mostra una maturità compositiva e un'evoluzione sonora che unisce funk, rock e elementi prog, grazie anche al contributo rinnovato di John Frusciante. Il lavoro è visto come una summa della carriera della band, capace di evocare nostalgie giovanili senza rinunciare a una visione critica e adulta. Ascolta ora il nuovo album dei Red Hot Chili Peppers e riscopri la magia della loro evoluzione sonora!

 Un suono che immediatamente mi ha riportato ad un paio di night nella nobile città in cui facevano jazz e roba similare.

 I Sugarman Three me la hanno da subito ricordata, fin dalle prime note. Lo stesso calore, la stessa classe innata.

La recensione intreccia ricordi personali legati a Parigi con l'ascolto dell'album Sugar's Boogaloo dei The Sugarman Three. Il suono caldo e avvolgente della band evoca atmosfere vintage di jazz e soul, perfette per chi ama la musica di qualità e suggestioni retrò. L'autore esprime grande affetto per la musica e i legami emotivi con la città e l'epoca citata. Ascolta Sugar's Boogaloo e vivi il calore del soul vintage!

 Ha indossato una maschera tribale (o una caldaia con le corna? entrambe: una pentola a pressione piena di afrofunk in iperagitazione).

 Una caccia breve ed indolore, quaranta minuti e spiccioli di frenesia: quattro battute di caccia registrate su solchi al PVC per la testa e le orecchie.

La recensione celebra 'Head Hunters' di Herbie Hancock come una composizione vibrante che fonde afrofunk e jazz fusion. L'album, breve ma intensamente dinamico, ripropone influenze africane con l'uso innovativo di sintetizzatori e percussioni. Hancock viene descritto come un artista camaleontico che riesce a scuotere ascoltatori e musicisti, dando vita a un suono futuristico e tribale. Il disco si distingue come un punto di svolta nella musica degli anni '70, capace di travolgere e affascinare. Scopri l'energia afrofunk di Herbie Hancock con Head Hunters, un classico imperdibile!

 Se riesci ad attirare l’attenzione di persone che tornano a casa dal lavoro e non hanno alcuna intenzione di ascoltarti ... beh allora è fatta!

 È vecchio ma non è per nulla “vecchio”. Un disco da strada, con funk, soul, gospel e hip hop che si fondono in un unico groove pazzesco.

La recensione si concentra su Fantastic Negrito e il suo album 'The Last Days of Oakland', un'opera che fonde blues, soul, funk e hip hop con una forte carica emotiva e sociale. Viene raccontata la travagliata biografia dell'artista, segnata da difficoltà e rinascite. L'album viene celebrato per la sua autenticità e modernità musicale, capace di catturare l'ascoltatore con un groove potente e contemporaneo. La recensione invita a superare i pregiudizi e a scoprire una perla della musica black contemporanea. Ascolta Fantastic Negrito e lasciati travolgere dal blues del XXI secolo!

 La cosa più difficile è infrangere le regole e zittire chiunque.

 Franco a cinquant’anni era più giovanile di te e me messi assieme, Franco, se ne sbatteva le sfere.

La recensione celebra la genialità di Frank Zappa e il suo album Hot Rats come esempio di originale rottura delle regole musicali. L'autore sottolinea l’unicità di Zappa e critica la superficialità con cui molti giovani affrontano la sua musica. Consiglia di approcciarsi a Hot Rats come punto d’ingresso per scoprire l'intera produzione di Zappa e invita a riconoscere il suo valore senza pregiudizi. Ascolta Hot Rats e scopri il genio fuori dagli schemi di Frank Zappa!

 Il timbro di quella voce sì farraginosa è inconfondibile. Una carta vetrata a grana grossa che lascia il segno sulle orecchie di chi ascolta.

 Mi immergo totalmente in un southern soul magnetico di qualità eccelsa, senza cedimenti e suonato in modo a dir poco impeccabile.

La recensione celebra Eddie Hinton e il suo album 'Very Extremely Dangerous', un capolavoro southern soul registrato nel 1977 a Muscle Shoals. Nonostante la qualità eccellente del disco e la bravura del musicista, la carriera di Hinton è stata penalizzata da problemi discografici. Con un timbro vocale unico e un accompagnamento musicale impeccabile, l'album alterna pezzi intensi e melodici. La recensione sottolinea la passione del recensore e la riscoperta di un talento dimenticato. Ascolta ora il capolavoro southern soul di Eddie Hinton e lasciati conquistare dal suo sound unico!

 "Quel 'C'mon' ripetuto all’infinito... sembra fatto apposta per spronarmi a dare il meglio di me."

 "Fishbone sono per prima cosa una band che ha fatto del divertimento una ragione di vita."

La recensione accompagna l'ascolto dell'album di Fishbone 'Give a Monkey a Brain and He’ll Swear He’s the Center of the Universe' durante un'escursione in montagna. L'autore descrive come le diverse tracce del disco supportino e motivino la fatica fisica durante la salita, evidenziando la varietà musicale e la creatività funk-rock e crossover della band. L'album, pur non superando il capolavoro precedente, viene valutato con cinque stelle per la sua energia e freschezza. Un racconto che unisce musica, natura e introspezione personale. Scopri l’energia unica di Fishbone ascoltando questo album crossover!

 Musica in sé di una semplicità devastante, ma dal potere addittivo immediato e pericolosissimo.

 Disco che vi farà muovere tanto il culo quanto il cervello.

L'album 'World Music' dei Goat mescola ritmi africani, indiani e mediorientali con chitarre psichedeliche e voci soul-funk, creando un sound originale e coinvolgente. La musica è semplice ma ipnotica, capace di trascinare in un viaggio tra folclore e rock sperimentale. Una proposta fresca e potente che rappresenta una delle uscite più interessanti dell'anno. Ascolta 'World Music' dei Goat e lasciati travolgere da ritmi ipnotici e psichedelia pura!

 Una voce che mi prende le orecchie e me le graffia procurandomi un piacere immenso.

 Partite dall’inizio con “If I’m In Luck I Might Get Picked Up” e buon viaggio con un funk coinvolgente.

La recensione celebra l'album omonimo del 1973 di Betty Davis, evidenziando la sua voce potente e sensuale e un funk coinvolgente. Il disco è descritto come un capolavoro di durezza e passione, con brani che resistono al tempo. L'autore sottolinea la forte personalità di Betty, la sua influenza su Miles Davis e invita a scoprire tutte e tre le sue opere fondamentali. Ascolta ora Betty Davis e lasciati travolgere dal funk senza tempo!

 La visionarietà dei Pink Floyd sposa la passionalità della Marcotulli, e la sua inesauribile capacità di evocare un universo sonoro cangiante, suggestivo e personalissimo.

 Jazz e Rock vanno perfettamente a braccetto, si fondono l'uno nell'altro, e ogni intervento vocale e strumentale sembra essere perfetto, l'unico possibile in tale contesto.

Rita Marcotulli propone un omaggio eccezionale ai Pink Floyd, fondendo jazz e rock con un cast di musicisti di talento. L'album esplora diverse fasi storiche della band con arrangiamenti originali e coinvolgenti. Le interpretazioni, supportate da voci intense e improvvisazioni, valorizzano ogni brano rendendo il progetto un capolavoro unico nel panorama italiano. Scopri l'intenso tributo jazz di Rita Marcotulli ai Pink Floyd e lasciati trasportare dalla musica!

 Questo disco è talmente fresco e innovativo da suonare come un fragoroso e roboante vaffanculo a tutti coloro che oramai vivono di rendita.

 Le scale si possono imparare, ma il talento non si può comprare. Il talento non ha prezzo.

Dopo un lungo silenzio, Jeff Beck torna con You Had It Coming, un album che mescola abilmente blues e musica elettronica. Il disco è un manifesto di freschezza e innovazione, capace di sorprendere e rinnovare l'immagine del chitarrista. Le sonorità moderne e le collaborazioni, come quella con Imogen Heap, arricchiscono un lavoro che è un vero e proprio colpo di scena nella sua discografia. L'album conferma Becky come un artista senza compromessi e molto influente. Ascolta You Had It Coming e scopri il talento unico di Jeff Beck!

 Un qualche dio del groove deve aver baciato... il trombettista di Detroit Donald Byrd.

 Veleggiante a spron battuto e di buona lena, oggetto cont(ro)undente da metter sù, in rigoroso atteggiamento auricolare di chi tace e ascolta, per smuovere ogni possibile culo.

La recensione celebra l'album Ethiopian Knights di Donald Byrd come un'opera vibrante e sincopata che fonde il funk e l'hard bop con un groove irresistibile. Il testo sottolinea la capacità dell'album di scuotere e coinvolgere l'ascoltatore, superando mode e tendenze. Byrd viene descritto come un artista capace di reinventarsi con energia e talento, regalando un'esperienza musicale coinvolgente e senza tempo. Ascolta Ethiopian Knights e lasciati trascinare dal groove irresistibile di Donald Byrd!

 «La perla 'Outa-Space' ne fa l’opera che desidero aggiungere alla mia collezione di vinili AAA.»

 «La gioiosa immagine che Preston dava di sé nell’ambiente musicale è in contrasto con il suo vissuto profondamente travagliato.»

La recensione esplora l'album 'I Wrote a Simple Song' di Billy Preston, evidenziandone l'interessante fusione di funk, gospel e soul. Racconta la sua carriera legata ai Beatles e ai Rolling Stones e il contrasto tra l'immagine pubblica gioiosa e i suoi drammi personali. L'album, pur non essendo un capolavoro assoluto, contiene perle come 'Outa-Space' che ne valorizzano il valore. La vicenda umana di Preston emerge potente da questa raccolta musicale. Ascolta l'album e scopri l'anima musicale e umana di Billy Preston!

 Quel grido di orgoglio era la risposta smaniata, sobillante, incazzosa a 'What's Going On' di Marvin Gaye.

 Con 'Fresh', Sly si dimostra ancora capace di scrivere belle canzoni, non banali, muovendosi tra Funk e Pop.

La recensione approfondisce l'album 'Fresh' di Sly & The Family Stone, uscito nel 1973, evidenziando l'evoluzione stilistica verso un funk più leggero e accessibile con forti radici sociali. La band, un simbolo di integrazione e innovazione, fonde soul, rock e funk in un'opera che risponde ai tumulti degli anni '60 e '70. L'album mantiene il carattere originale di Sly, pur segnando un momento di passaggio prima del declino della band. Brani come 'If You Want Me To Stay' emergono per freschezza e intensità emotiva. Scopri l'energia rivoluzionaria di Fresh e lasciati coinvolgere dal funk di Sly & The Family Stone!

 Diffidate dalle imitazioni. A parere del sottoscritto "Invitation" (1983) è il live di Pastorius per eccellenza.

 Come nel romantico dialogo con l'armonica di Thielemans in "Sophisticated Lady", il lavoro di Jaco è perfettamente dosato ed estraneo a qualsiasi forma di protagonismo autocelebrativo.

La recensione celebra Invitation, l’album live di Jaco Pastorius, esaltandone la creatività e il virtuosismo su bassi jazz e la qualità di arrangiamenti curati. Supportato dalla big band Word of Mouth, Jaco mostra qui le sue eccezionali doti di performer, compositore e arrangiatore. L’album è descritto come il live cardine della sua carriera, tra energia travolgente e momenti poetici. L’opera è una testimonianza della parabola artistica e della grandezza del musicista, tragicamente scomparso nel 1987. Ascolta Invitation e immergiti nel mondo unico di Jaco Pastorius!

 "Play Me Out è stato scritto e registrato sotto l'effetto dello speed. Non ho dormito per 10 giorni."

 "Che cazzo, fatemi finalmente suonare e cantare ciò che adoro veramente!" sembra urlare Glenn nei suoi deliri.

Play Me Out è il primo album solista di Glenn Hughes, registrato nel 1976 in condizioni estreme. Il disco esprime il suo amore per il funk e il soul, mostrando una personalità musicale autentica e travolgente. Pur distante dal sound dei Deep Purple, rivela la passione e il tormento dell'artista giovane e autorevole. Ancora oggi è considerato un capolavoro viscerale e personale. Ascolta Play Me Out e scopri l’anima autentica di Glenn Hughes.