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 Quando il suicidio non è un semplice atto, ma uno stile di vita, non ci si può permettere di riprodurlo attraverso l'accattivante psicologia che ci fa tanto apprezzare i drammaturghi moderni e contemporanei.

 Tutti i brani descrivono un mondo che non è vita, ma mero simulacro. Macerie. E le macerie non trasmettono che il Vuoto.

La recensione analizza 'A Way of Life' dei Suicide come un'opera che dipinge la società moderna come un sistema corrotto e decrepito, utilizzando sonorità industriali e un rock sintetico. Il disco si caratterizza per un tono apocalittico e privo di qualsiasi speranza o pathos individuale, proponendo il suicidio come uno stile di vita grigio e indifferente. L'ascolto diventa una marcia monotona e senza salvezza, lontana dall'estetica accattivante del passato del duo. Il risultato è un lavoro artistico duro, estremamente nichilista e quasi alienante. Scopri la visione cruda dei Suicide in A Way of Life, un viaggio nelle pieghe oscure della società.

 “La voce che le uscì dalla gola fu un urlo fatto di vertigine e pezzi di vetro.”

 “Colonizzatore, non voglio il tuo dio. Ridammi la mia lingua, strozzati con la tua morale.”

La recensione esplora l’album Tongues di Tanya Tagaq, artista Inuit che attraverso una musica di noise e sperimentazione racconta il dolore della colonizzazione e la forza della propria identità culturale. La sua voce potente e ferina diventa strumento di liberazione e resistenza per affrontare e superare traumi personali e storici. L’album culmina in una dolce e intensa metamorfosi, simbolo di protezione e rinascita. Scopri la forza della musica di Tanya Tagaq e immergiti nel suo mondo unico e potente.

 Per degli svalvolati simili ci vorrebbe uno strizzacervelli alla Sigmund Freud e non un fesso qualunque.

 Sono i Surfisti del Buco del Culo e non c'è dubbio che stanno tentando di riscrivere alla loro puzzolente maniera la psichedelia degli anni novanta.

La recensione celebra l'album Hairway to Steven dei Butthole Surfers come un’esperienza sonora anarchica e provocatoria, tra punk, psichedelia e noise. Il gruppo texano mantiene la sua fama di eccentrici e sperimentatori, con composizioni che mischiano elementi hard rock e brani più accessibili. L'autore apprezza la capacità della band di sorprendere e divertire, nonostante l'estetica estrema e i riferimenti volutamente scioccanti. Un disco che rimane tra i più digeribili della loro produzione. Ascolta Hairway to Steven e immergiti nel caos musicale dei Butthole Surfers!

 HO PAURA...tanta. Una paura viva, vera...

 Se esiste l'aldilà voglio comunque essere accolto da questi suoni nell'eventualità di un mio ingresso negli inferi eterni.

Disconnected di Greymachine è un album spaventoso e potente, capace di tormentare l'ascoltatore per la sua intensità sonora. Con otto brani lunghi e ossessivi, mescola industrial, sludge e noise in un viaggio claustrofobico e psicotico. Le urla primal di Broadrick e Turner, unite a riff alienanti e loop ipnotici, lo rendono un capolavoro unico e inascoltabile. È un'esperienza che lascia una forte impressione e un senso di dipendenza. Scopri la potenza oscura di Disconnected, ascolta ora Greymachine!

 La Diva della gioventùsonica afferra il 2024, lo osserva e lo azzanna.

 Non si tratta di un’artista piegata ai trend, ma di suoni piegati all’austera.

The Collective di Kim Gordon è un album sperimentale che spiazza per l’uso di suoni trap, phonk e hip-hop, senza mai rinunciare all'integrità artistica. L’artista di lungo corso dimostra una straordinaria capacità di adattamento e innovazione, affrontando temi contemporanei come l’algoritmo digitale e il femminismo. La collaborazione con il produttore Justin Raisen è intensa e decisiva, contribuendo alla freschezza del disco. Un lavoro che rianima la scena e convince anche i fan più fedeli. Ascolta ora The Collective di Kim Gordon e scopri la sua audace rivoluzione sonora!

 "Un lavoro solido, schiacciante; un ritorno al pauroso passato che li ha visti dominare negli anni novanta."

 "Che godimento, che fottuto e bastardo godimento per i miei poveri timpani come avviene nella devastazione di Curse Us All."

La recensione celebra il ritorno di Godflesh con A World Lit Only by Fire dopo 13 anni, un album che conferma il loro dominio nel metal industrial. Il disco, caratterizzato da ritmi meccanici e atmosfere oscure, restituisce l'intensità e la forza brutale tipiche della band. La produzione indipendente di Justin Broadrick e la drummachine creano un panorama sonoro apocalittico e martellante. Una prova solida e apprezzata dagli appassionati del genere. Scopri l'infernale potenza di Godflesh e immergiti in un viaggio industrial-metal unico!

 Il punto è che nell'esperienza dei Throbbing Gristle il rumore si fece verbo.

 Essa non è né musica, né arte, né retorica, ma tutte queste cose messe assieme, permea ancora l'aria fosca di Londra.

La recensione evidenzia l'importanza storica e artistica dei Throbbing Gristle come pionieri della musica industriale. Analizza il loro album D.o.A. Third and Final Report come un'opera radicale e innovativa, capace di unire musica, arte e teatro in un'esperienza totale. Si sottolinea la carica sperimentale e atonale del sound, l'uso creativo dei sintetizzatori e l'influenza duratura sul panorama musicale moderno. Scopri l'arte sonora che ha cambiato per sempre la musica industriale, ascolta D.o.A. oggi stesso!

 "Polaris non è una stella: Polaris è una malattia."

 Dio Drone, sempre sia lodato.

La recensione loda con intensità l'album drone di NORV, definendolo un viaggio sonoro oscuro e coinvolgente. L'autore utilizza immagini forti e poetiche per descrivere l'atmosfera distruttiva e profonda dell'opera, sottolineando l'impatto emotivo e il peso concettuale dei brani. Scopri ora l'album intenso e oscuro di NORV e immergiti nell'atmosfera drone unica.

 "La macchina ingloberà ogni cosa, la battaglia è persa in partenza."

 "Io sono una macchina, io sono una puleggia, io sono un bullone, io sono una vite..."

La recensione celebra 'Mekano-Turbo' di Esplendor Geométrico come un'opera intensa e austera, dove ritmi metallici e beat coinvolgenti raccontano di lavoro e tecnologia. Il duo madrileno fonde suoni industriali con influenze etniche, creando un viaggio sonoro che esplora il legame indissolubile tra l'uomo e la macchina. Il lavoro riflette la brutalità e la poesia della produttività in ambienti meccanizzati, con una forte identità sonora e un messaggio potente. Scopri l'intensità di Mekano-Turbo: un viaggio sonoro tra uomo e macchina.

 "Un muro sonoro assordante, mantrico, di proporzioni mastodontiche."

 "Gli interminabili nove minuti di 'Monotremata' ti affossano in definitiva maniera: una morbosa e funebre marcia."

La recensione esplora 'Pure', il secondo album dei Godflesh uscito nel 1992, descrivendolo come un capolavoro di pesantezza sonora e atmosfera industriale. Justin Broadrick e G.C. Green creano un muro sonoro asfissiante con drum-machine e chitarre metalliche, imponendo un ascolto intenso e a volte disturbante. L'opera viene celebrata come il migliore lavoro della band, un vero monumento sonoro da affrontare con attenzione. Scopri l'intensità di 'Pure' e lasciati travolgere dal suono industriale di Godflesh.

 Gli Swans volano altissimo nonostante l'assenza di Jarboe.

 "Nowords/No thoughts" è una sfera irta di chiodi, nove minuti di magnifica ossessione.

La recensione celebra il ritorno degli Swans dopo un lungo periodo di assenza, guidati da Michael Gira. L'album è descritto come un viaggio oscuro e potente tra abissi emotivi, con brani intensi e memorabili. Pur riconoscendo l'assenza di Jarboe, il disco si distingue per la sua forza e maturità artistica, offrendo atmosfere apocalittiche e profonde suggestioni sonore. Ascolta ora il viaggio sonoro unico degli Swans e immergiti nell'abisso musicale.

 "Illud Divinum Insanus: nient'altro che il nuovo fratellino di 'St. Anger' e 'The Unspoken King'"

 "Un imbarazzante collage di pseudo-esperimenti fuori tempo massimo e fiacche incursioni metalliche"

Illud Divinum Insanus segna un pesante passo falso per Morbid Angel dopo otto anni di attesa. L'album si presenta come un esperimento disastroso che fonde death metal con elettronica e industrial senza riuscire a convincere. La produzione è sterile e artificiale, i brani metal risultano deboli e poco ispirati, mentre le tracce più sperimentali risultano irritanti e prolisse. In tutto emerge un lavoro incoerente e deludente che tradisce la storica qualità della band. Scopri perché Illud Divinum Insanus ha deluso i fan del metal.

 I rifiuti industriali che suonano il romanticismo.

 La loro è semplice e pura espressione: il grido europeo contro la barbarizzazione della società.

La recensione racconta con passione un concerto degli Einstürzende Neubauten all'Alcatraz di Milano, evidenziandone la potenza e la qualità sonora dal vivo, superiore alle aspettative. L'autore apprezza gli strumenti unici usati e la capacità della band di creare un'esperienza intensa e coinvolgente. Viene sottolineata l'evoluzione della band verso sonorità più ragionate e l'atmosfera eterogenea e curiosa del pubblico. Il live si chiude con un bis apprezzato e un'interazione simpatica tra musicisti e spettatori. Scopri l'energia unica degli Einstürzende Neubauten dal vivo, non perdere i prossimi concerti!

 Lustmord è un morboso viaggio introspettivo, fatto di meraviglia ed inquietudine.

 Il dark ambient, quello fatto bene, sa essere criptico nei suoi risvolti quanto polimorfo nelle sue strutture.

La recensione celebra Lustmord e il suo album Carbon/Core come un capolavoro del dark ambient, capace di creare atmosfere oscure e coinvolgenti. L'artista evita melodie convenzionali per costruire un percorso sonoro coerente e immersivo. Ogni traccia è descritta come un organismo vivo, ricco di dettagli e suggestioni minacciose, dedicato a un pubblico già avvezzo al genere. L'album si distingue per la sua complessità e coesione interna, offrendo un'esperienza di ascolto intensa e affascinante. Scopri l'enigmatico mondo sonoro di Lustmord con Carbon/Core, un'esperienza da non perdere per gli appassionati di dark ambient.

 Purge è una vera e propria epurazione, un tentativo da parte di Justin di esorcizzare le sue paure.

 Nulla è cambiato rispetto al 1992. Purge è un album sinistro, minaccioso, limaccioso.

Purge, il nuovo album dei Godflesh dopo sette anni, conferma il ruolo di Justin Broadrick come pioniere dell'industrial metal. Il disco presenta sonorità oscure, pesanti e coinvolgenti che rievocano l'atmosfera di Pure, album del 1992. Le tracce oscillano tra crudeltà sonora e momenti di purezza vocale, in un mix di emozioni e forza primitiva. Un lavoro che elabora paure personali e stress, elevando la band a un nuovo traguardo artistico. Ascolta Purge e immergiti nell'epicità industrial dei Godflesh!

 Questa volta partire dalla copertina non è d’obbligo. Mai nessuno che parli dei contenuti musicali.

 Il disco è l’apoteosi dell’anticommerciale, che dimostra una coerenza persino dannosa e masochista.

La recensione svela il vero valore musicale di Acid Motherhood, spesso oscurato dalla controversa copertina. Il disco è una miscela intensa di psichedelia, jazz, blues e sperimentazione guidata da Daevid Allen e la nuova formazione internazionale. Le tracce oscillano tra improvvisazioni acide e momenti meditativi, evidenziando una coerenza artistica forte e poco commerciale. Nonostante la bizzarria visiva, il disco merita l'ascolto per gli appassionati di sonorità originali e audaci. Scopri l’anima psichedelica di Gong con Acid Motherhood, ascolta ora!

 "Faust e la conoscenza, l'eterna aspirazione ad un sapere immortale."

 "Mefistofele può aspettare ancora."

La recensione esplora 'So Far' dei Faust come un capolavoro del Kraut-Rock del 1972, ricco di riferimenti filosofici e culturali alla figura di Faust. L'opera si distingue per la sua complessità musicale e il miscuglio di generi, tra psichedelia, progressive e sperimentazione, proponendo un messaggio di vita e conoscenza. La band tedesca viene celebrata per aver arricchito la scena musicale con un disco profondamente riflessivo e innovativo. Ascolta 'So Far' e scopri il fascino del Kraut-Rock di Faust!

 "E il solito intransigente, spropositato, mastodontico muro sonoro."

 "Ne vieni fuori a pezzi, collassato, esangue... e manca la morbosa title track."

Decline & Fall segna il ritorno esplosivo dei Godflesh dopo tredici anni di silenzio. L'EP è un concentrato di metallo industriale oscuro e claustrofobico che riprende le radici sonore della band. Con testi intensi, chitarre ad otto corde e drum machine asettiche, il gruppo riafferma la propria supremazia nel genere. L'energia ossessiva e potente rende il lavoro un caposaldo per i fan e gli amanti del metal industriale. Ascolta ora Decline & Fall e riscopri l'energia pura dei Godflesh!

 Geniali. Un branco di idioti, sì, ma nel loro perché assolutamente geniali.

 Questi personaggi da Berlino sono una delle band più sublimemente fesse del panorama industrial internazionale... universale.

La recensione descrive 'The Schlechtst Of Knorkator' come un album eterogeneo e geniale che unisce atmosfere industrial a tocchi di musica classica e un cantato irriverente e particolare. La band berlinese emerge per la sua originalità e presenza scenica, anche se con qualche traccia più controversa. L'autore mescola sarcasmo e ammirazione, evidenziando il carattere unico del lavoro e la sua personalità fuori dagli schemi. Scopri l'universo folle e geniale dei Knorkator, ascolta ora l'album!

 L'alba non è mai sorta, da queste parti. L'eclisse immortale ha ucciso giorni, mesi, anni.

 Brucia nei tuoi occhi quello che eravamo, o credevamo di essere.

La recensione esplora in profondità l'album 'A Sun That Never Sets' di Neurosis, definendolo un viaggio sonoro epico e doloroso attraverso atmosfere apocalittiche e oscure. L'album unisce post-metal, sludge, folk e psichedelia con una produzione poderosa di Steve Albini e interpretazioni vocali intense. Le tracce sono descritte come potenti e suggestive, capaci di evocare un mondo post-catastrofe di solitudine e disperazione. La critica apprezza la complessità e la profondità emotiva dell'opera. Scopri l'intensità e la profondità di Neurosis con questo album imperdibile!