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 "What Color Is Love è una dea seducente come il peccato, una sensuale silhouette distesa pigramente sul divano."

 "È forte come una montagna, con una voce dolce e calda che manderebbe a picco un iceberg."

La recensione racconta il viaggio artistico e umano di Terry Callier, soffermandosi sul suo capolavoro 'What Color Is Love'. L'album emerge come un'opera intensa e senza tempo, che fonde soul, jazz e folk con testi profondi su amore, solitudine e speranza. Il contributo di grandi collaboratori e l’arrangiamento di Charles Stepney ne elevano la qualità. La musica di Callier è descritta come un ponte fra epoche e generi, capace di evocare emozioni universali. Ascolta 'What Color Is Love' e immergiti nell’emozione senza tempo di Terry Callier.

 "Quanti modi ci sono di reagire al dolore? Per me solo due: 'Ohio' e 'Find The Cost Of Freedom', due facce della stessa medaglia."

 "'Ohio' altro non è che la trasposizione in musica dell'urlo disperato di Mary Ann Vecchio, di tutta la sua frustrazione, e del senso di impotenza e ingiustizia."

La recensione analizza 'Ohio' e 'Find The Cost Of Freedom', singolo di Crosby, Stills, Nash & Young scritto in risposta al massacro del Kent State del 1970. 'Ohio' è un brano rabbioso e claustrofobico che esprime dolore e protesta contro l'amministrazione Nixon, mentre 'Find The Cost Of Freedom' è un delicato omaggio acustico che trascende l'evento in un messaggio universale di dolore e speranza. Il singolo, pubblicato a pochi giorni dalla tragedia, rimane un potente simbolo musicale di resistenza e coscienza civile. Ascolta ora 'Ohio / Find The Cost Of Freedom' e scopri la musica che ha fatto la storia della protesta.

 Il fatto, meno transitorio, però è Sibylle Baier. Quella perplessa irragionevolezza in cui ti immerge, che allunga su ogni certezza razionale e istinto.

 «Forget About» è il brano che non mi tolgo dalla testa, una dedica non all'amato, ma al figlioletto.

La recensione racconta l'ascolto di "Colour Green" di Sibylle Baier, un album folk registrato negli anni '70 e pubblicato solo nel 2006. Le canzoni nascono come dolci ninnananne per il figlio, caratterizzate da una voce intima e una trasparenza emozionale che supera ogni barriera temporale. La musica di Baier viene descritta come senza destinazione e profondamente autentica, capace di toccare l'ascoltatore con delicatezza e sincerità. L'autore esprime un forte legame personale e una riflessione sul valore di queste gemme musicali nascoste. Ascolta ora Colour Green di Sibylle Baier e scopri un folk intimo e prezioso.

 Riderless Horse è quello che succede quando non si ride più, il nostro sole si eclissa e non si ha più voglia né di ballare né di lavorare a maglia.

 Afterwards, l’ultima canzone del disco, si chiude con i versi: "I want to live / Sono pronta a vivere". Un piccolo monumento alla capacità dello spirito di sopravvivere nonostante tutto.

La recensione evidenzia l'intensità emotiva di Riderless Horse, nuovo album di Nina Nastasia, che racconta l'amore tossico e la sofferenza con delicatezza folk. Grazie alla produzione di Steve Albini e all'uso sapiente di voce e chitarra acustica, l'album trasmette una struggente sincerità. L'ascoltatrice si lascia conquistare dal disco, considerandolo un monumento alla resilienza e alla capacità di sopravvivere al dolore. Ascolta Riderless Horse e lasciati coinvolgere dalla sua struggente profondità.

 Tra cattedrali e fiordalisi, dilatate e stinte canzoni d’amore che d’amore non sono e trame e orditi di simboli, in Venus in Cancer Basho ha trovato la quadratura del suo cerchio.

 Per il bislacco fricchettone Robbie Basho, con una chitarra a dodici corde in una mano e la testa piena di nuvole e di fuoco, qualcosa vorrà pur dire.

La recensione esamina il disco Venus in Cancer di Robbie Basho, mettendo in luce il suo stile unico che mescola fingerpicking primitivista, simbolismo orientale e un immaginario ricco di miti e spiritualità. L'album rappresenta una maturazione artistica dell'autore, con atmosfere delicate e contrastanti. La musica si muove tra melodiosità e dissonanze, creando un equilibrio complesso che riflette la visione del mondo di Basho. Ascolta Venus in Cancer e immergiti nell'universo sonoro e simbolico di Robbie Basho.

 Micah non è cambiato del tutto. E probabilmente neanche io.

 È solo una tristezza diversa, meno estrema, più sommessa.

La recensione riflette un legame personale con Micah P. Hinson, analizzando il nuovo album I Lie to You come una combinazione di malinconia e speranza. L'autrice rivela come la musica di Hinson continui a emozionarla, pur riconoscendo che non sia il suo capolavoro. Il disco mostra una lieve evoluzione sonora mantenendo temi profondi di sofferenza e rimpianto. Un ascolto consigliato per chi apprezza il folk emotivo e riflessivo. Scopri l'intensità emotiva di Micah P. Hinson con I Lie to You!

 Le creazioni di Prine sono un puro esistenzialismo proustiano. Viaggi mentali nel Midwest fino all’ennesimo grado.

 Un coraggioso rivelatore della verità che, con un occhiolino e un sorriso, ci ha mostrato chi siamo.

La recensione celebra l'album Sweet Revenge di John Prine, sottolineandone l'ironia, l'umorismo e la poetica scrittura folk. Pur non essendo il suo debutto, il disco mostra maturità e sarcasmo, narrando anche momenti malinconici con grande efficacia. L'autrice invita ad apprezzare il cantautore come figura imprescindibile della musica americana. Un viaggio musicale tra verità, leggerezza e profondità che coinvolge e diverte. Ascolta Sweet Revenge, scopri l'ironia e la poesia di John Prine!

 "Un genio sciroccato che avrebbe potuto essere nume tutelare del folk-rock o della psichedelia."

 "Qui si prende l’anima del folk classico e la si fonde con le ellissi psichedeliche della musica californiana di fine Sessanta."

La recensione racconta la vita travagliata e il talento spesso sottovalutato di Dino Valente, autore di un unico album solista che fonde folk classico, psichedelia e jazz. Nonostante il fallimento commerciale e le difficoltà personali, l’opera emerge come un capolavoro dimenticato, ricco di riferimenti a grandi artisti degli anni '60. La musicalità e le atmosfere evocative dell’album meritano un ascolto attento e una nuova valorizzazione. Scopri l'incredibile eredità folk-psichedelica di Dino Valente, un artista da riscoprire oggi.

 Le leccornie si susseguono come in un fantastico bancone dei dolci artigianali, dove l’occhio sogna il gusto ed il profumo si dilata nell’udito.

 Non ci avrei scommesso niente su “Alpha Mike Foxtrot: Rare Tracks 1994-2014”, ma, in buona sostanza, non riesco più a farne a meno.

La recensione esalta 'Alpha Mike Foxtrot', la raccolta di Wilco che attraversa vent'anni di musica con inediti, demo e live performances. L'album è definito un gioiello di poesia sonora, tra folk e sperimentazione. Cover sentite, collaborazioni importanti e versioni alternative arricchiscono l’esperienza. L’autore riconosce la raccolta come essenziale per gli appassionati, premiando la genuinità e la creatività della band. Ascolta ora Wilco - Alpha Mike Foxtrot e scopri un viaggio musicale unico!

 Una danza di pioggia e tormenti, che trema in dieci nomi.

 Acquerelli acustici come antico modo di pittura del mondo e selvaggia invenzione.

La recensione celebra 'If You're Feeling Sinister' di Belle and Sebastian come un album che cresce con l'ascoltatore, capace di incontrare anime con arrangiamenti raffinati e liriche profonde. L'opera viene descritta come una danza di emozioni acustiche, punteggiata da influenze classiche e da un umorismo delicato. Un disco capace di catturare l'essenza della sensibilità e di rimanere un punto di riferimento dopo 25 anni dalla sua uscita. Ascolta 'If You're Feeling Sinister' e lascia che la sua magia ti accompagni.

 «A pervadere e orientare tutte le canzoni dell’album è il sentimento della fine, indissolubilmente collegato a quello del passaggio, della transizione, del viaggio verso un altrove.»

 «Una straordinaria metafora della creazione artistica e del suo potere eternatore e salvifico di fronte al disfacimento del tutto.»

La recensione celebra 'Rough and Rowdy Ways' come un possibile congedo poetico di Bob Dylan, prossimo agli ottanta. Il disco è ricco di riferimenti letterari e culturali e mescola blues, ballate e atmosfere rarefatte. Ogni brano racconta storie di passaggio, memoria e immortalità, offrendo una riflessione intensa sull’arte e la vita. Un album maturo e potente che testimonia la perseveranza creativa di un gigante del songwriting. Ascolta Rough and Rowdy Ways e scopri l’ultima leggenda di Bob Dylan.

 "Siamo in un posto di parole e di sguardi, di grida e spintoni, siamo nell'ombelico del mondo."

 "Mi sembra proprio che sia questo il mondo sognato da De André, per niente perfetto e anche puzzolente, così diverso dal suo..."

La recensione dipinge un vivido affresco della Genova raccontata in Creuza De Ma, album di Fabrizio De André del 1983. Attraverso suggestioni visive e sonore, l'autore trasporta il lettore nei vicoli, nel porto e nelle diverse culture che convivono, esaltando il realismo poetico e la carica emotiva dell'opera. Un invito a riscoprire il mondo autentico e complesso che De André ha saputo tradurre in musica. Scopri l'atmosfera autentica di Creuza De Ma, un capolavoro di poesia e musica.

 “È un piccolo miracolo claudicante di una canzoncina che zoppica e che manda bagliori da un cantuccio d’ombra.”

 “Questa musica non è solo grazia e dolcezza, ma è ‘tre quarti flauto e un quarto sangue’.”

La recensione celebra l'intimità e la delicatezza unica dell'album 'One Nation Underground' dei Pearls Before Swine, guidati da Tom Rapp. La musica è descritta come un folk angelico, stonato ma aggraziato, capace di esplodere in una grazia fragile e luminosa. La critica sottolinea la combinazione tra dolcezza, stranezza e una sfumatura oscura che dà profondità all'opera. L'ascolto ripetuto rende questo disco un vero e proprio miracolo sonoro, sospeso tra luce e ombra. Ascolta 'One Nation Underground' e lasciati incantare dal folk unico di Pearls Before Swine!

 Stanare i fantasmi dalla mente umana, costringerli a lasciare i loro nascondigli più oscuri per uscire allo scoperto.

 Con Leonard Cohen ne vale sempre la pena.

La recensione esplora con profondità l'album 'Songs Of Love And Hate' di Leonard Cohen, considerato un viaggio oscuro e intimo nella mente umana. Con testi intensi e musica essenziale, Cohen scava nella disperazione e nelle complicazioni dell'amore, offrendo un capolavoro poetico unico. L'autore sottolinea la capacità di Cohen di rappresentare i fantasmi interiori con sincerità e realismo. Un disco altamente consigliato a chi apprezza testi densi e musica di grande introspezione. Scopri il lato oscuro e poetico di Leonard Cohen, ascolta subito l'album!

 Nebraska è un disco spiazzante, fuori dal tempo, che ha qualcosa di magico.

 A distanza di 41 anni, Nebraska rimane semplicemente il culmine della poetica Springsteeniana.

La recensione celebra 'Nebraska' come un capolavoro intimo e sincero di Bruce Springsteen, lontano dal suo rock elettrico di successo. Con una produzione minimale e testi profondi, l'album esplora storie di emarginazione e disillusione nell'America degli anni '80. Descritto come il culmine poetico del cantautore, rimane un disco magico e senza tempo. Il ricordo personale dell'autore aggiunge un tocco emozionale e nostalgico. Ascolta Nebraska e scopri il lato più profondo di Springsteen.

 «Ci vuole coraggio a essere Keaton Henson, credo.»

 «Keaton Henson è un giunco sottile in mezzo alla tempesta della vita, che non lo ha spezzato: lo ha piegato.»

La recensione enfatizza il coraggio e la delicatezza di Keaton Henson nel suo album Dear..., realizzato in condizioni di forte ansia e isolamento. L'artista si rivela fragile ma potente, capace di toccare corde profondamente personali nell'ascoltatore. Un disco intimo e introspettivo, tra paure, solitudine e apertura verso l'altro. Ascolta Dear... di Keaton Henson e lasciati toccare dalla sua emotività.

 Il più clamoroso canto da ubriachi della storia, “un lamento che si canta in coro e si balla da soli”.

 Affabulatore incantaci, dacci dentro con la fantasia, ma non scordare l’essenziale. E incendia, incendia l’anima con le cose vere, che sono poche e sempre quelle.

La recensione celebra l'album 'Rebetiko Gymnastas' di Vinicio Capossela per la sua capacità di fondere il rebetiko greco con un'intensa carica emotiva e vocale. L'opera viene descritta come un viaggio nella malinconia e nella tradizione, un canto da ubriachi che accende l’anima con verità profonde. Viene sottolineata la qualità interpretativa di Capossela e il valore delle radici musicali rielaborate con fantasia e sentimento. Scopri l’intensità del rebetiko firmato Vinicio Capossela, ascolta ora Rebetiko Gymnastas.

 Queste sono le riflessioni che solcano la mia mente ogni qualvolta mi ritrovo ad osservare l'illustrazione adibita a copertina di questo disco, estremamente suggestiva nella sua semplicità e carica di sensazioni contrastanti.

 Rimarrà uno degli strumentali più carezzevoli del prog dell'epoca, insieme all'oca delle nevi dei Camel, che spiccò il volo giusto l'anno precedente.

La recensione descrive l'album omonimo dei svedesi Ragnarök come un viaggio musicale intimo e malinconico, che fonde progressive rock, jazz e folk. La musica delicata e strumentale accompagna temi di dolore, speranza e rinascita. Le chitarre e i fiati emergono come elementi fondamentali, creando atmosfere suggestive e coinvolgenti. Un disco del 1976 che resta uno dei capolavori emotivi del prog dell'epoca. Ascolta Ragnarök e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico e profondo.

 "Dylan porta stavolta in musica il buono delle offerte alimentari."

 "Che cappio di autoritratto! Così incomprensibile da sembrare riuscito!"

La recensione analizza l'album 'Self Portrait' di Bob Dylan, uscito nel 1970, come un'opera ambigua, tra sarcasmo e stanchezza artistica. Dylan abbandona l'intensità dei lavori precedenti per un disco tiepido, discontinuo e sperimentale, ricco di cover e interpretazioni insolite. Un autoritratto musicale complesso e divisivo, visto come un gesto provocatorio e di rottura con il passato. Nonostante le critiche, l'album entra in dialogo con l'artista stesso, mostrando un Dylan meno visionario e più riflessivo. Scopri l'enigmatico lato di Bob Dylan con Self Portrait, un album da ascoltare con mente aperta.

 "Me pa propriu c'u segge questu u mundu sugnou da u De André... nu cumme n'ou fan vedde a-a televixun".

 "E a muntà l'ase u gh'è restou Diu, u diau l'è in çe e u se gh'è faetu u nìu..."

Questa recensione di Creuza De Ma trasporta l'ascoltatore nei vicoli di Genova attraverso suoni evocativi e vividi racconti. L'autore apprezza la profondità culturale e la multilinguistica del lavoro di De André, che racconta un mondo reale e complesso. Il racconto è carico di immagini e sensazioni che fanno rivivere luoghi e persone con autenticità e poesia. L'album viene celebrato come un capolavoro che unisce musica e vita. Ascolta Creuza De Ma e immergiti nei vicoli autentici di Genova con De André.