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 Fugazi rimangono l'espressione più sincera e militante dell'utopia rock, dello spirito indipendente DIY senza compromessi.

 Un album incendiario come benzina sul fuoco, che ogni bravo ragazzo cresciuto tra volontà e fallimento dovrebbe mandare a memoria.

La recensione celebra In On The Kill Taker come un album potente e militante, simbolo del post-hardcore e dello spirito DIY dei Fugazi. L'autore esalta la loro integrità artistica e il messaggio politico/sociale dirompente, accompagnato da sonorità abrasive e intense. L'album è descritto come imprescindibile per chi ama la musica indipendente e impegnata. Ascolta ora In On The Kill Taker, il capolavoro post-hardcore dei Fugazi!

 "You Won't Get What You Want è una passeggiata a piedi nudi su un tappeto di specchi frantumati."

 "Che suono ha la disperazione? Questo."

Daughters tornano dopo otto anni con un album denso di tensione e oscurità. "You Won't Get What You Want" esplora sonorità industriali e atmosfere alienanti per descrivere l'angoscia di tempi difficili. La voce di Alexis Marshall sottolinea un ritratto amaro della società contemporanea. Il disco non offre conforto, ma un’esperienza intensa e riflessiva. Ascolta ora l’album e immergiti in questa intensa esperienza sonora!

 Un pezzo catramoso e al contempo liscio come l’olio, arpeggi Slint-iani e contrappassi tra sax e violino; una piacevole costante.

 For the First Time è un baillame organizzato, la storia del prog fatta a disco.

La recensione celebra 'For The First Time', il primo album di Black Country, New Road, definendolo un'opera prog intricata e innovativa, contaminata da klezmer e influenze post-rock. Il disco si distingue per arrangiamenti sofisticati e una scrittura intensa, riflesso della scena londinese alternativa. L'autore evidenzia il talento del gruppo nel mescolare generi e l’evoluzione rispetto ai singoli precedenti, sottolineando anche la qualità vocale e la consapevolezza artistica della band. Scopri l'innovazione prog di Black Country, New Road, ascolta 'For The First Time' ora!

 La propria volontà resta onnubilata dalla violenta rappresentazione messa in atto dal quartetto newyorkese capitanato dal chitarrista Page Hamilton.

 Discone seminale da ascoltare in loop continuo, almeno fino all’arrivo dei vigili del fuoco chiamati dal solito vicino stracciaballe.

Meantime degli Helmet è un album metal dirompente, caratterizzato da riff granitici e un controllo chirurgico della rabbia sonora. Contrariamente all'epoca grunge, il quartetto si distingue per uno stile più diretto e aggressivo. La recensione enfatizza la potenza del suono e l'impatto realistico che trasporta l'ascoltatore nelle strade newyorkesi. Nonostante il mancato successo commerciale, l'album è un classico da ascoltare in loop. Ascolta Meantime degli Helmet e immergiti nel metal puro e potente!

 È di grandissima lunga il festival migliore che abbia mai visto, ed ogni volta migliora, da più di due decenni.

 Non importano i problemi tecnici, la musica sta qua nel cuore e la gente affollata davanti al palco è lì per urlare nella notte umbra quanto le canzoni dei Raein li abbia segnati dentro.

Italian Party '24 si conferma il miglior festival punk italiano, capace di unire musicisti, pubblico e staff in un'atmosfera di festa e condivisione. Nonostante difficoltà logistiche, l'evento a Montone ha offerto performance intense e coinvolgenti. La passione e l'impegno di To Lose La Track creano ogni anno un vero miracolo underground, rendendo il festival un punto di riferimento imprescindibile per la scena emo e post-hardcore italiana. Non perderti Italian Party: vivi il cuore della scena punk italiana, ti aspettiamo a Montone!

 Eccovi dunque servito questo ordigno infernale, lanciato a velocità illegale in una nuvola caliginosa, nel clangore generato dal disagio.

 Osservatelo avanzare indisturbato, mentre travolge qualsiasi brandello di sogno americano andato in frantumi e abbandonato lungo pianure depresse, senza meta predicando il Nulla cosmico.

La recensione di 'Dead Horse' dei Bummer descrive un album breve ma intenso, caratterizzato da un suono caotico, disturbante e carico di rabbia. La band proveniente dal Midwest americano offre un mix di noise rock e influenze anni '90, con una voce vicina alla follia di Mike Patton. Un'opera per chi ama sperimentare frastuoni e atmosfere oscure, lontana da innovazioni ma ricca di cinismo e energia brutale. Scopri l'infernale caos sonoro di Bummer e lasciati travolgere dal loro delirio musicale!

 Prendete in parti uguali Neurosis, Kyuss, ovviamente Isis; centrifugate il tutto ed apparirà in lontananza il pachidermico, lento, monumentale approccio sonoro dei Pelican.

 Conclude il lavoro The Woods; tredici minuti che non finiscono mai... letteralmente esangui...

La recensione celebra il debutto del 2001 dei Pelican, un EP di quattro tracce che unisce post-rock e sludge in un muro di suoni potenti e ossessivi. L'autore sottolinea l'influenza di band come Isis, Neurosis e Kyuss, oltre all'importanza dell'etichetta Hydra Head e del contributo artistico di Aaron Turner. Più che musica, un viaggio sonoro angosciante e monumentale che lascia una forte impressione. Ascolta l'EP dei Pelican e immergiti in un’esperienza sonora unica!

 Ci sono dischi che, come le persone, sono destinati a far parte di me fin quando tirerò le cuoia.

 New Day Rising disse pressoché tutto quello che sarebbe stato detto nel decennio successivo.

La recensione celebra 'New Day Rising' degli Hüsker Dü come un album fondamentale che ha segnato profondamente l'autore e il panorama punk anni '80. Attraverso un racconto personale e coinvolgente, l'autore descrive la fusione delle due anime del gruppo e il valore emotivo delle tracce. Il disco emerge come un equilibrio perfetto tra emozione e rivoluzione sonora, destinato a durare nel tempo. Ascolta New Day Rising e scopri il punk che ha cambiato tutto.

 Dude Incredible è precisione matematica, 9 composizioni gelide, perfettamente costruite da un trio che con gli anni ha raffinato uno stile fatto di stop and go, ritmi sincopati, beat storti e suoni distruttivi.

 Un trio di stronzi in grado di crocifiggere almeno il 90% delle attuali band.

Dopo sette anni di attesa, Shellac con Dude Incredible presenta un'esperienza musicale precisa e potente. Il trio di Steve Albini offre nove tracce costruite con ritmi sincopati, stop and go, e un suono sporco e intenso. L'album consolida uno stile affilato e coerente senza novità ma con una forza ineguagliata, consigliato agli amanti del punk e della musica alternativa. Ascolta Dude Incredible ora e scopri la potenza degli Shellac!

 Un disco con la pelle unta, le unghie sporche e la coscienza accesa.

 Il rock, invece, è rimasto fuori.

La recensione di 'Tweez' di Slint offre un ritratto potente e vivido di un album impulsivo e introspettivo. Il disco viene descritto come un viaggio sonoro tra hardcore, noise e psichedelia che riflette la ribellione e la ricerca di libertà di un ragazzo in crescita. Con un mood sporco e crudo, il lavoro cattura l'essenza di quell'adolescenza irrequieta e i suoi contrasti emotivi. L'autore celebra l'energia e la sincerità dell'album rendendolo un classico del rock alternativo. Scopri l'album 'Tweez' e immergiti nella ribellione sonora di Slint!

 I Flipper sono vivi, incazzati come quindicenni e con il fegato da ottantaduenni.

 La ricetta è quella da trent’anni a questa parte: versione ultra-lenta, ultra-disperata dell’Hardcore.

La recensione esalta il ritorno dei Flipper con l'album 'Love', caratterizzato da un hardcore lento, duro e disperato. La voce tagliente di Bruce Loose e il basso intenso di Chris Novoselic arricchiscono un suono antico ma potente. L'album mantiene la classe e la rabbia giovanile degli anni passati, pur mostrando la maturità e cicatrici del tempo. La produzione di Jack Endino contribuisce a un'atmosfera forte e vibrante, suggellando un disco autentico e vissuto. Ascolta 'Love' dei Flipper e scopri un hardcore che non invecchia mai!

 "È il barocco della nuova scuola HC che incastra tonnellate di distorsioni e architetture sonore a mò di monolite."

 "Un pittore dell’impressionismo della violenza dove il soggetto perde le sue sfumature definitivamente ed è solo la disperazione ad avere l’onore di mostrarsi senza veli."

La recensione analizza 'All We Love We Leave Behind' come un'opera sonora intensa e claustrofobica, espressione di una violenza emotiva profonda. L'album rappresenta una svolta nel percorso artistico di Converge, scavando nell'essenza dell'hardcore senza compromessi. Jacob Bannon emerge come un pittore della sofferenza e dell'impatto emotivo, in un lavoro complesso e monolitico. Il testo sottolinea la brutalità e la disperazione che caratterizzano il disco senza esaltarlo né criticarlo eccessivamente. Scopri la profondità emotiva di Converge e lasciati travolgere dal loro hardcore unico.

 Questi Dead Elephant hanno compiuto il miracolo.

 Lowest Shared Descent è il perfetto lavoro di sintesi delle influenze più disparate che ciascun membro ha interiorizzato.

Lowest Shared Descent dei Dead Elephant sorprende per la sua capacità di fondere influenze diverse in un lavoro coerente e potente. Il trio piemontese riesce a creare un prisma sonoro che spazia dal post-hardcore al dark ambient, impreziosito da ospiti illustri come Luca Mai ed Eugene Robinson. L'album è un capolavoro di sintesi e creatività, pur con un profilo ancora poco apprezzato in Italia. Una pietra miliare del post-hardcore italiano della fine degli anni 2000. Ascolta subito Lowest Shared Descent e scopri il miracolo Dead Elephant!

 Seamonsters è il suono di questo mare maligno, notturno: una tempesta di distorsioni chitarristiche, di improvvise dissonanze, incursioni soniche.

 Il baritono di Gedge è un lugubre singhiozzare di abbandoni, un sussurrare estasiato di fugaci visioni amorose, vero, umano, troppo umano.

La recensione descrive 'Seamonsters' come un album intenso e tormentato di The Wedding Present, guidato dai testi struggenti di David Gedge e dalle distorsioni sonore curate da Steve Albini. Il disco rappresenta un viaggio nel dolore, nelle illusioni amorose e nelle lotte interiori, con una produzione che rimane attuale e potente a oltre vent'anni di distanza. Viene sottolineato il suo peso nel panorama post-punk britannico e la capacità di emozionare con suoni e parole. Ascolta Seamonsters, l'album che racconta il dolore e la bellezza nascosta nelle distorsioni.

 Quello che state per ricevere in faccia (nel cervello e sulle orecchie) è una delle cose più meravigliose che possano capitarvi.

 L'interplay fra i tre non è mai stato così ormonale e istintivo: sembra di ascoltare le deviazioni di un gigante a sei [ma anche più] braccia.

La recensione celebra 'Carboniferous', il nuovo album degli Zu, definendolo il loro miglior lavoro. L'album unisce free-jazz, noise e hardcore con collaborazioni di rilievo come Mike Patton e King Buzzo. La musica è intensa, libera e dinamica, capace di creare atmosfere uniche e coinvolgenti, riflettendo radici e passioni profonde della band. Un disco imperdibile per chi cerca sperimentazione e potenza sonora. Ascolta Carboniferous e vivi l'esplosione sonora degli Zu!

 Proprio in questo disertato concerto furono notati da un qualcuno del pubblico che rimase scosso ed abbagliato dalla furia espressiva.

 Rabbia Punk, assalti armati di scuola Hardcore; testi politicizzati, con un sottofondo malinconico dal gusto Emo.

La recensione celebra In/Casino/Out come l'album che ha consacrato gli At the Drive-In nel panorama punk-hardcore. Con una produzione diretta e intensa, il disco mescola rabbia, politicizzazione e momenti di struggente dolcezza. L'energia esplosiva della band e le potenti performance vocali e chitarristiche vengono messe in evidenza come elementi distintivi. Un lavoro breve ma d'impatto che segna una svolta fondamentale nella carriera del gruppo. Ascolta ora In/Casino/Out e vivi l'energia indimenticabile degli At the Drive-In!

 È il lavoro migliore dai tempi di 'Frances The Mute'.

 'In Absentia' è un orgasmo pop pronto ad incollarsi ovunque.

Questa recensione analizza 'Noctourniquet', l’ultimo album dei Mars Volta, definendolo il lavoro più solido dai tempi di 'Frances The Mute'. Con un approccio meno prog e più emotivo, il disco propone ballate intense, sperimentazioni elettroniche e la potente presenza del batterista Deantoni Parks. L’autore ironizza sulle divisioni dei fan ma riconosce la qualità dell’album, sottolineando l’evoluzione sonora e l’originalità delle composizioni. Scopri l’evoluzione sonora dei Mars Volta con Noctourniquet, un album da non perdere!

 "Non siamo più ragazzini, dai. Fai la persona seria, abbiamo trent’anni!"

 "Cazzo...non li sopporto più i virtuosi! Il G3, le scale impossibili... il basso a sei corde."

La recensione racconta con ironia e vivacità un evento di festeggiamento personale sullo sfondo dell'ascolto di 'Jane Live', l'album live dei Converge registrato al Roadburn Festival del 2016. Tra aneddoti di vita quotidiana e riflessioni sull'età adulta, emerge un ritratto appassionato di musica intensa e vera. L'energia della band è descritta attraverso un racconto ironico e dissacrante, ricco di humour e sfumature personali. Scopri l’energia di Converge in Jane Live, un album che scuote e coinvolge!

 "Whorn è il Post-Hardcore più sgangherato che mi sia mai capitato di sentire."

 "I Cows da Minneapolis non stanno tanto bene. Questo è chiaro."

La recensione celebra Whorn, album del 1996 dei Cows, come uno dei lavori più originali e rumorosi del post-hardcore. Con un basso potente, chitarra volutamente imperfetta, batteria sincopata e l'aggiunta insolita della tromba, i Cows creano un suono unico e travolgente. L'autore racconta anche il contesto dell'acquisto al mercato delle pulci di Vienna e i vari incontri con il gruppo nel tempo. Whorn è descritto come un mix di furia e precisione, capace di sorprendere e coinvolgere. Ascolta Whorn dei Cows e scopri il post-hardcore più originale e travolgente.

 Non si passa con indifferenza davanti a "Fake Train" perché senti che pulsa, che è vivo.

 Tutte le imprecisioni di questo mondo che fanno fascino. Non una nota, non uno svolazzo d’aria, impresso sul nastro che crea questo disco è fuori posto.

La recensione celebra l'album Fake Train degli Unwound come un'opera viva e vera, capace di sintetizzare le influenze dell'underground americano degli anni '90. Il disco è descritto come un viaggio emotivo e profondo fra hardcore e post-rock, espressione autentica di tre giovani musicisti di Olympia. Un lavoro che pulsa energia e contiene un fascino unico nelle sue imperfezioni. Ascolta Fake Train e scopri il cuore pulsante dell'underground anni '90!