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 "Page Hamilton... si avvicina al bordo del palco per salutare e dare la mano al pubblico; mi trovo a contatto con uno dei miei miti assoluti musicali e rimango impietrito dall'emozione."

 "Sono uscito dal locale pronunciando la frase: 'Ale questa sera sono un uomo felice!!!'"

La recensione racconta l'emozionante concerto degli Helmet a Romagnano Sesia, celebrando il 20° anniversario dell'album Betty. L'autore descrive il live intenso, la setlist scelta e soprattutto l'indimenticabile incontro con il frontman Page Hamilton, evidenziandone la semplicità e umanità. L'evento ha lasciato un segno profondo sul pubblico, soprattutto sui fan di lunga data. Non perdere il prossimo tour degli Helmet: vivi anche tu un'esperienza live indimenticabile!

 Per degli svalvolati simili ci vorrebbe uno strizzacervelli alla Sigmund Freud e non un fesso qualunque.

 Sono i Surfisti del Buco del Culo e non c'è dubbio che stanno tentando di riscrivere alla loro puzzolente maniera la psichedelia degli anni novanta.

La recensione celebra l'album Hairway to Steven dei Butthole Surfers come un’esperienza sonora anarchica e provocatoria, tra punk, psichedelia e noise. Il gruppo texano mantiene la sua fama di eccentrici e sperimentatori, con composizioni che mischiano elementi hard rock e brani più accessibili. L'autore apprezza la capacità della band di sorprendere e divertire, nonostante l'estetica estrema e i riferimenti volutamente scioccanti. Un disco che rimane tra i più digeribili della loro produzione. Ascolta Hairway to Steven e immergiti nel caos musicale dei Butthole Surfers!

 Non c'è nulla di etereo. C'è solo tanto, tantissimo rumore che sfalda pian piano le pareti del cranio.

 "Mladic" è un mantra di preghiera che esplode in mantra circolari, mediorientali, spesse coltri di elettricità violenta e pesante.

Dopo un silenzio di 10 anni, Godspeed You! Black Emperor torna con 'Allelujah! Don’t Bend! Ascend!', un album che cattura con la sua intensità sonora e atmosfere meditative. Le tracce si sviluppano in composizioni lunghe che oscillano tra tensione, rumore e momenti di speranza. Un'opera imponente che richiede attenzione e coinvolge emotivamente l'ascoltatore. Ascolta ora l'epico ritorno di Godspeed You! Black Emperor e immergiti in un viaggio sonoro unico.

 "You Won't Get What You Want è una passeggiata a piedi nudi su un tappeto di specchi frantumati."

 "Che suono ha la disperazione? Questo."

Daughters tornano dopo otto anni con un album denso di tensione e oscurità. "You Won't Get What You Want" esplora sonorità industriali e atmosfere alienanti per descrivere l'angoscia di tempi difficili. La voce di Alexis Marshall sottolinea un ritratto amaro della società contemporanea. Il disco non offre conforto, ma un’esperienza intensa e riflessiva. Ascolta ora l’album e immergiti in questa intensa esperienza sonora!

 Un disco obesello non è mai bello. È un furtarello ai soldi del porello.

 Un disco debba anche essere un pò godibile, non una mattonellata sui coglioni.

La recensione esprime una critica severa alla lunghezza eccessiva dell'album 'Il mondo nuovo' de Il Teatro degli Orrori, definito 'strabordante' e difficile da ascoltare. Nonostante siano riconosciuti momenti di spessore e testi impegnati, la prolissità rende il lavoro poco godibile. L'autore usa un tono ironico e caustico, evidenziando un senso di frustrazione verso l'opera. Viene sottolineata la difficoltà di mantenere l'attenzione per tutta la durata del disco. Scopri se 'Il mondo nuovo' de Il Teatro degli Orrori fa per te, leggi la recensione completa!

 Un album vario, caldo e palpabile, interamente analogico, pieno di textures interessanti e mai digitali.

 I Massimo Volume convincono anche quando si decidono ad uscire dal seminato.

Aspettando i barbari, il ritorno dei Massimo Volume, è un album intenso che rinnova la loro formula musicale con classe e originalità. Il disco mischia atmosfere fredde e oppressivi con testi profondi e una strumentazione ricca di textures analogiche. La band dimostra maturità e coraggio, mantenendo la propria identità senza ripetersi. Tra i momenti più alti spiccano brani come Silvia Camagni e Dymaxion Song. Un vero capolavoro che conferma il valore assoluto dei Massimo Volume nella scena italiana. Ascolta Aspettando i barbari e scopri la profondità dei Massimo Volume!

 La propria volontà resta onnubilata dalla violenta rappresentazione messa in atto dal quartetto newyorkese capitanato dal chitarrista Page Hamilton.

 Discone seminale da ascoltare in loop continuo, almeno fino all’arrivo dei vigili del fuoco chiamati dal solito vicino stracciaballe.

Meantime degli Helmet è un album metal dirompente, caratterizzato da riff granitici e un controllo chirurgico della rabbia sonora. Contrariamente all'epoca grunge, il quartetto si distingue per uno stile più diretto e aggressivo. La recensione enfatizza la potenza del suono e l'impatto realistico che trasporta l'ascoltatore nelle strade newyorkesi. Nonostante il mancato successo commerciale, l'album è un classico da ascoltare in loop. Ascolta Meantime degli Helmet e immergiti nel metal puro e potente!

 "Una compatta e radicata poltiglia acustica che fonde urbana paranoia e killeristica dissociazione psichico-attitudinale."

 "La fenomenale triade iniziale garantisce sound-deturpanti satisfactions, un climax sonoro mai così scorbutico e doloroso."

La recensione celebra il ritorno degli Unsane con 'Visqueen', un album potente e denso di noise rock. Caratterizzato da sonorità abrasive ma vitali, il disco si distingue per una produzione fedele all'energia dal vivo della band. Le tracce, soprattutto la triade iniziale, offrono un climax sonoro intenso e coinvolgente. 'Visqueen' conferma la band newyorkese come punto di riferimento del genere, capace di rinnovarsi pur restando fedele alle proprie radici. Ascolta ora 'Visqueen' e scopri il potente ritorno degli Unsane!

 La violenza arriva lateralmente, aleggiante e sospesa come una promessa, ma è ragionata.

 Benvenuti nel futuro.

Human Impact segna un esordio riuscito, grazie alla combinazione di musicisti esperti provenienti da scene iconiche newyorchesi come UNSANE, Cop Shoot Cop e Swans. Il disco offre un noise rock controllato, con atmosfere minacciose e ritmi tribali, in cui la violenza sonora è più latente che esplosiva. Ogni traccia evoca influenze riconoscibili ma trasforma il patrimonio musicale in qualcosa di nuovo e potente. Ascolta Human Impact e scopri un nuovo volto del noise rock contemporaneo.

 Eccovi dunque servito questo ordigno infernale, lanciato a velocità illegale in una nuvola caliginosa, nel clangore generato dal disagio.

 Osservatelo avanzare indisturbato, mentre travolge qualsiasi brandello di sogno americano andato in frantumi e abbandonato lungo pianure depresse, senza meta predicando il Nulla cosmico.

La recensione di 'Dead Horse' dei Bummer descrive un album breve ma intenso, caratterizzato da un suono caotico, disturbante e carico di rabbia. La band proveniente dal Midwest americano offre un mix di noise rock e influenze anni '90, con una voce vicina alla follia di Mike Patton. Un'opera per chi ama sperimentare frastuoni e atmosfere oscure, lontana da innovazioni ma ricca di cinismo e energia brutale. Scopri l'infernale caos sonoro di Bummer e lasciati travolgere dal loro delirio musicale!

 "Non sono un tiranno... I'm just the guy who has the vision"

 "Partire dagli elementi più strani e diversi, e poi trovare sempre la 'struttura pop' in cui racchiudere il tutto"

Pocket Revolution segna il ritorno dei dEUS dopo sei anni, mostrando che il talento di Tom Barman per la 'struttura pop' rimane intatto. Pur non essendo il miglior album della band, brani come Bad Timing e la title-track confermano la maturità e la capacità di sperimentazione del gruppo. Cambi di formazione e nuove collaborazioni arricchiscono il sound, anche se si percepisce la mancanza di una spalla all'altezza del carismatico leader. Un disco godibile che conferma i dEUS come icona del rock alternativo belga. Scopri l'evoluzione sonora dei dEUS con Pocket Revolution.

 "Alessio Bonomo passò alla storia come un'esibizione surreale e indimenticabile a Sanremo."

 "Roba da spaccargli un palo in mezzo agli occhi / O da perdonarli"

La recensione ripercorre l'esibizione controversa e indimenticabile di Alessio Bonomo al Festival di Sanremo 2000 con il brano 'La croce'. Nonostante il forte impatto e lo stile sperimentale, il pezzo non fu compreso dal pubblico e dai critici, segnando una carriera tormentata ma ricca di talento. Un esempio di come la musica sperimentale possa scontrarsi con il mainstream, portando con sé un messaggio forte e originale. Ascolta 'La croce' e scopri l'arte sperimentale che ha segnato Sanremo!

 Spietato. Violento. Improvviso. Dal basso la vita che ti circonda è un ralenti istantaneo.

 Un elettroshock analitico, la catarsi del post-moderno che trova e uccide se stesso.

La recensione di 'Liars' di Liars descrive un album intenso e catartico che unisce sonorità post-punk, no wave e psichedelia. Attraverso un linguaggio evocativo, l'autore racconta l'ascolto come un viaggio interiore spietato, violento e liberatorio. Le tracce principali mostrano un mix di angoscia e groove con rimandi a grandi della musica alternativa. Il disco è considerato manifesto di follia lucida e trasformazione artistica. Scopri l’album Liars e immergiti in un viaggio sonoro unico e coinvolgente!

 Nulla è più vero dopo "Twin Infinitives". O quantomeno, nulla è più certo.

 "Twin Infinitives" è una delle più disarmanti manifestazioni di gioia che io abbia mai incontrato.

La recensione celebra "Twin Infinitives" dei Royal Trux come un capolavoro di de-costruzione e sperimentazione rock, nato nel contesto decadente di San Francisco anni '80. Il disco rappresenta un atto d'amore verso il rock e sposta le sue sonorità oltre ogni limite conosciuto, lasciando un'impronta indelebile nella musica sperimentale. Con uso intenso di distorsioni e destrutturazioni, l'album trasmette una gioia selvaggia e autentica, paragonata alla vibrante energia della vita allo stato brado. Scopri l'esperienza sonora unica di Twin Infinitives, un capolavoro imperdibile del rock sperimentale.

 Un disco con la pelle unta, le unghie sporche e la coscienza accesa.

 Il rock, invece, è rimasto fuori.

La recensione di 'Tweez' di Slint offre un ritratto potente e vivido di un album impulsivo e introspettivo. Il disco viene descritto come un viaggio sonoro tra hardcore, noise e psichedelia che riflette la ribellione e la ricerca di libertà di un ragazzo in crescita. Con un mood sporco e crudo, il lavoro cattura l'essenza di quell'adolescenza irrequieta e i suoi contrasti emotivi. L'autore celebra l'energia e la sincerità dell'album rendendolo un classico del rock alternativo. Scopri l'album 'Tweez' e immergiti nella ribellione sonora di Slint!

 Bando alle cazzate, di gruppi come gli Oneida non ce n'è. Di dischi come questo, nemmeno.

 La loro musica è un'avventura allucinante fatta di slogature, fratture e reiterazioni in coaguli di suoni psichedelici che grattugiano i neuroni e graffiano i gomiti.

La recensione evidenzia 'Each One Teach One' degli Oneida come un album unico e ostinato, capace di immergere l'ascoltatore in un avventuroso viaggio sonoro psichedelico e noisy. Con due dischi ricchi di ripetizioni ipnotiche, caos apparente e sperimentazioni, l'album si conferma un classico istantaneo e una sfida per l'ascolto tradizionale. I brani variano da riff ossessivi a collage rumoristici che sfuggono a ogni logica musicale convenzionale. Scopri l'album che ha rivoluzionato la psichedelia noisy: ascolta Oneida - Each One Teach One!

 Seamonsters è il suono di questo mare maligno, notturno: una tempesta di distorsioni chitarristiche, di improvvise dissonanze, incursioni soniche.

 Il baritono di Gedge è un lugubre singhiozzare di abbandoni, un sussurrare estasiato di fugaci visioni amorose, vero, umano, troppo umano.

La recensione descrive 'Seamonsters' come un album intenso e tormentato di The Wedding Present, guidato dai testi struggenti di David Gedge e dalle distorsioni sonore curate da Steve Albini. Il disco rappresenta un viaggio nel dolore, nelle illusioni amorose e nelle lotte interiori, con una produzione che rimane attuale e potente a oltre vent'anni di distanza. Viene sottolineato il suo peso nel panorama post-punk britannico e la capacità di emozionare con suoni e parole. Ascolta Seamonsters, l'album che racconta il dolore e la bellezza nascosta nelle distorsioni.

 Quello che state per ricevere in faccia (nel cervello e sulle orecchie) è una delle cose più meravigliose che possano capitarvi.

 L'interplay fra i tre non è mai stato così ormonale e istintivo: sembra di ascoltare le deviazioni di un gigante a sei [ma anche più] braccia.

La recensione celebra 'Carboniferous', il nuovo album degli Zu, definendolo il loro miglior lavoro. L'album unisce free-jazz, noise e hardcore con collaborazioni di rilievo come Mike Patton e King Buzzo. La musica è intensa, libera e dinamica, capace di creare atmosfere uniche e coinvolgenti, riflettendo radici e passioni profonde della band. Un disco imperdibile per chi cerca sperimentazione e potenza sonora. Ascolta Carboniferous e vivi l'esplosione sonora degli Zu!

 "Cobain fece a pezzi l'immagine della rockstar: le rockstar sono false e atteggiate, lui aveva atteggiamenti scomposti e raramente si pettinava" – Lorraine Ali

 "Non era un eroe o un guru, ma semplicemente uno di loro" – Chris Mundy

La recensione celebra il concerto Live and Loud dei Nirvana come un momento irripetibile che rappresenta il culmine della loro evoluzione musicale. Descrive l'energia travolgente della band, il suono potente e la carica emotiva di Kurt Cobain, con momenti di ribellione scenica e un'atmosfera unica. Il live è considerato un complemento ideale all'Unplugged In New York. Impressioni e citazioni evidenziano il disagio e la complessità di Cobain come artista e uomo. Rivivi l’epica ribellione di Nirvana con Live and Loud, un must per ogni fan del rock.

 One Way Love: Se qualcuno mi chiedesse quale è il disco dell’anno, gli direi: questo. Solo questo, punto.

 Last Stand. L’ultima canzone che Malaika ha ascoltato. L’ultimo titolo che starà fisso per sempre sulla sua scheda LastFm.

La recensione racconta un legame profondo e personale con l'album 'Tenebrous Liar's Last Stand', definendolo irripetibile nonostante la sua mancanza di originalità. L'autrice esprime rabbia e dolore legati anche a esperienze personali, sottolineando la forte connessione emotiva con i brani e la loro atmosfera cupa. L'album viene descritto come un viaggio sonoro pieno di riferimenti al rock degli anni '90, con un finale struggente e psichedelico che lascia un segno indelebile. Ascolta Tenebrous Liar's Last Stand e immergiti in un viaggio emotivo unico.