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 Non c'è nulla di etereo. C'è solo tanto, tantissimo rumore che sfalda pian piano le pareti del cranio.

 "Mladic" è un mantra di preghiera che esplode in mantra circolari, mediorientali, spesse coltri di elettricità violenta e pesante.

Dopo un silenzio di 10 anni, Godspeed You! Black Emperor torna con 'Allelujah! Don’t Bend! Ascend!', un album che cattura con la sua intensità sonora e atmosfere meditative. Le tracce si sviluppano in composizioni lunghe che oscillano tra tensione, rumore e momenti di speranza. Un'opera imponente che richiede attenzione e coinvolge emotivamente l'ascoltatore. Ascolta ora l'epico ritorno di Godspeed You! Black Emperor e immergiti in un viaggio sonoro unico.

 Un po' come veder tornare a casa il figliol prodigo, quel pirlotto che voleva sì, far il gradasso...

 Bentornati, Tortoise!

La recensione accoglie con piacere il ritorno dei Tortoise, descrivendo Beacons Of Ancestorship come un'opera che riscopre energia e mestiere. Il disco è caratterizzato da una forte vena prog, contaminazioni jazz ed elettronica, con una produzione sporca e coinvolgente. Il lavoro segna un netto allontanamento dai passi falsi precedenti e conferma la band in gran forma, capace di rinnovarsi pur mantenendo la propria identità. Scopri il nuovo viaggio musicale dei Tortoise con Beacons Of Ancestorship!

 Non ho trovato una sola nota fuoriposto per un album vivo, scintillante, trascinante, imperioso.

 Un impatto frontale, vibrante, in costante crescita nel procedere del minutaggio dei vari pezzi.

La recensione celebra l'esordio lungo dei Solars, band britannica di Birmingham, descrivendo un album di poco meno di 40 minuti caratterizzato da sonorità postrock, posthardcore e prog. L'autore si emoziona davanti a un lavoro potente e ben eseguito, segnalando l'impatto immediato e le influenze di band come Porcupine Tree e Tool. Considera "A Fading Future" uno dei migliori dischi del 2024, ideale per chi cerca musica intensa e evocativa. Ascolta ora 'A Fading Future' e immergiti in un viaggio postrock unico!

 Prendete in parti uguali Neurosis, Kyuss, ovviamente Isis; centrifugate il tutto ed apparirà in lontananza il pachidermico, lento, monumentale approccio sonoro dei Pelican.

 Conclude il lavoro The Woods; tredici minuti che non finiscono mai... letteralmente esangui...

La recensione celebra il debutto del 2001 dei Pelican, un EP di quattro tracce che unisce post-rock e sludge in un muro di suoni potenti e ossessivi. L'autore sottolinea l'influenza di band come Isis, Neurosis e Kyuss, oltre all'importanza dell'etichetta Hydra Head e del contributo artistico di Aaron Turner. Più che musica, un viaggio sonoro angosciante e monumentale che lascia una forte impressione. Ascolta l'EP dei Pelican e immergiti in un’esperienza sonora unica!

 Il vero problema di questo disco è una generale mancanza di focus a livello di idee musicali.

 Per i Godspeed You! Black Emperor gli slogan vuoti sono quasi un peccato mortale.

Il nuovo album di Godspeed You! Black Emperor presenta alcuni elementi innovativi rispetto ai lavori post 2012, con nuovi arrangiamenti ed elettronica. Tuttavia, manca la coerenza e la forza compositiva che ha reso celebre la band. Nonostante l'impegno politico evidente, la musica appare meno intensa e più frammentata, risultando un lavoro consigliato principalmente ai fan storici. Ascolta il nuovo album e scopri il futuro incerto di Godspeed You! Black Emperor.

 "50 fottutissimi minuti di pura follia psichedelica immersa in un oceano di feedback strappa orecchie."

 "Se amate perdervi nei meandri del vostro cervello, sempre ammesso che ne abbiate uno, bene allora questo è il DISCO che dovete ascoltare."

La recensione elogia l'album omonimo dei Flying Saucer Attack come un capolavoro shoegaze e psichedelico, caratterizzato da un muro di chitarre distorte e atmosfere lisergiche. David Pearce e il suo progetto di Bristol creano un viaggio musicale unico, fatto di sperimentazioni, feedback acidi e voci bisbigliate. Il disco è considerato un oggetto di culto, capace di emozionare e rapire l'ascoltatore in un vortice di pazzia e bellezza sonora. Ascolta l’album e immergiti nel viaggio psichedelico unico dei Flying Saucer Attack!

 Cuckooland è una terra lontana senza case, senza persone, senza alberi, senza niente che non sia il niente.

 Se Cuckooland aveva bisogno di Robert Wyatt, Robert Wyatt aveva bisogno di Cuckooland.

La recensione descrive l'album Cuckooland di Robert Wyatt come un affascinante viaggio musicale in un mondo senza confini, popolato da strumenti vari e sonorità che oscillano tra jazz e post-rock. Wyatt emerge come il maestro ideale per guidare questa esperienza sonora immaginaria, ricca di fantasia e profondità. L'album viene apprezzato per la sua unicità e capacità di stimolare l'immaginazione musicale. Ascolta Cuckooland e lasciati trasportare in un mondo sonoro unico e affascinante.

 I Mogwai sono uno di quegli enti musicali cui va tutta la mia più sentita stima e rispetto.

 Hardcore Will Never Die, But You Will è un disco tirato e pestato a dovere, dove chi ama i Mogwai potrà trovare ancora una volta tutto quello che potrebbe chiedere loro.

La recensione analizza il settimo album in studio dei Mogwai, lodando la loro capacità di reinventarsi mantenendo un'identità autentica e riconoscibile. Nonostante qualche momento meno convincente, il disco è descritto come solido e significativo per gli appassionati di post-rock. L'autore esprime ammirazione per la sincerità e la naturalezza della band, suggerendo di vedere i Mogwai live per apprezzare appieno il loro valore. Scopri ora il nuovo album dei Mogwai e vivi l'emozione dei loro live!

 Musica perfetta: immaginate un connubio tra le allucinazioni deformanti di Lynch e la visionaria, drammatica poetica di Wenders.

 Un disco che molti reputano il più post-rock dei Labradford... semplice e meravigliosa musica dell’anima.

Labradford con 'Mi Media Naranja' propone un album post-rock minimale e immersivo, caratterizzato da atmosfere oscure e cinematiche. Il disco, tra loop e suoni soffici, crea un viaggio sonoro malinconico e organico, tipico dell'etichetta Kranky. Un'opera che si distingue per la lentezza estrema e l'assenza di testi, focalizzandosi su emozioni e paesaggi musicali evocativi. Una colonna sonora ideale per momenti di riflessione e introspezione. Ascolta ora 'Mi Media Naranja' e immergiti in un viaggio sonoro unico.

 Quattro pezzi spalmati su tredici malinconici minuti.

 Non so se abbia un valore artistico reale, ma son tredici minuti che funzionano.

La recensione descrive l'album 'Non è Nulla' come un breve viaggio sonoro di 13 minuti, caratterizzato da chitarre post rock e influenze elettroniche. L'autore apprezza l'atmosfera malinconica e l'efficacia emotiva del disco, pur riconoscendo la sua modestia e brevità. Un ascolto che funziona e lascia un'impressione intensa. Scopri l'atmosfera unica di 'Non è Nulla' e lasciati coinvolgere dal suo sound intenso.

 Una costruzione infinita di note musicali che non smette mai di salire, toccando ancora una volta vette elevatissime.

 Hanno ancora trionfato i Russian Circles! Uno dei miei vertici in Musica dell’anno.

Gnosis, l’ottavo album dei Russian Circles, conferma la band come pilastro del Post-Metal strumentale. Nato in lockdown e rifinito con Steve Albini e Kurt Ballou, l’album bilancia perfettamente basso, chitarra e batteria. Tra passaggi delicati e momenti di grande intensità sonora, tracce come Ó Braonáin e Betrayal evidenziano una forte potenza espressiva. Un lavoro compatto e di grande impatto, considerato uno dei vertici musicali dell’anno. Ascolta Gnosis per vivere un’esperienza sonora intensa e coinvolgente!

 E senza irruenza, senza altro che il piacere di srotolare il filo (spesso teso, nervosetto, ma mai "isterico") di un "discorso" che non vuole dimostrare niente, per seguirlo scoprendo dove porta.

 Se per i primi ero diventato tifoso istantaneo, e non m'ero preoccupato di sbagliare dandoti una dritta, con questi tre ti avverto: è un disco del 2006 e [...] non è probabilmente così bello come mi sta sembrando.

La recensione analizza con attenzione l'album 'Another Round Won't Get Us Down' degli Auto!Automatic!!, evidenziandone la pulizia sonora, i cambi di ritmo e il dialogo tra strumenti. Pur ammettendo un minore impatto rispetto ai Battles, emerge una sincera sorpresa positiva che invita a ulteriori ascolti. Un disco di chitarre nervose ma mai eccessive, apprezzato per la sua coerenza e capacità di coinvolgere senza forzare. Scopri l'eleganza del rock sperimentale con Auto!Automatic!! ascoltando ora l'album.

 È stato il cosidetto fulmine a ciel sereno.

 Mi hanno messo spalle al muro e mi hanno costretto a recuperare tutto quello che fin qui hanno composto...ASCENDING...

La recensione celebra il nuovo album Boundless dei Long Distance Calling, evidenziando la potenza emozionale e la maestria tecnica della band tedesca. L'autore descrive un'esperienza intensa con il brano 'Out There', collegandolo a sensazioni personali legate alla natura. Il sound combina influenze post-rock, prog e heavy metal, con lunghe tracce strumentali che sfidano l'ascoltatore ma lasciano un segno profondo. Un inno alla musica che trascende parole e limiti. Ascolta Boundless e lasciati trasportare dal viaggio sonoro dei Long Distance Calling!

 "Post-Rock strumentale per lunghi tratti malinconico, desolante; ma allo stesso tempo tracimante di fulgida bellezza."

 "Meraviglia sonora!!!"

La recensione celebra Satellite Bay, esordio strumentale dei Long Distance Calling, per la sua capacità di evocare paesaggi sonori intensi e malinconici. I brani si sviluppano in crescendo emotivi, con chitarre vibranti e ritmiche coinvolgenti. L'album mostra influenze di band come Isis e Tool, anticipando una migliore maturazione nel disco successivo Avoid The Light. Un viaggio sonoro suggestivo e ricco di atmosfera. Ascolta Satellite Bay e lasciati trasportare dall'intensità del post-rock tedesco!

 Stessa magnetica intensità, medesima solenne profondità...

 Per i detrattori del genere consiglio l'ascolto a volume da 'tirar giù interi palazzi' dei minuti finali a salire di 'Astrium'... non aggiungo altro...

La recensione celebra 'Iridescent' dei Mountainscape come un album intenso e variegato, capace di fondere post-metal, doom e ambient con profonda emotività. L'autore mette in parallelo l'esperienza musicale con la maestosità della natura alpina, enfatizzando il potere catartico dei brani. Pur sottolineando la brevità dell'album, il giudizio rimane entusiastico e consiglia l'ascolto ad alto volume per cogliere ogni sfumatura. Ascolta Iridescent e lasciati trasportare dall'intensità sonora di Mountainscape!

 Le onde sono quelle di “The Campfire Headphase”. Terzo mare generato dai fratelli Sandison.

 Palomar si limita a guardare. Restò al confronto con gli altri due mari e con quelli già visti in questo continente.

La recensione celebra 'The Campfire Headphase' dei Boards of Canada come un viaggio sonoro che evoca nostalgia e immagini lunari. Le trame di chitarra, basso e glitch creano un'atmosfera coinvolgente e variabile, invitando l'ascoltatore a scoprire dettagli ad ogni ascolto. Brani come 'Chromakey Dreamcoat', 'Slow This Bird Down' e 'Dayvan Cowboy' sono evidenziati come tappe fondamentali di questo terzo album, definito sublime e ricco di fascino. Scopri l'atmosfera unica di The Campfire Headphase, un viaggio tra onde sonore e nostalgia.

 Il Post-Rock strumentale è l'unico genere di Musica che ancora ha il potere di farmi sobbalzare dalla sedia.

 Concludendo un trip uditivo capace di proiettarti nel livido spazio.

L'album d'esordio 'Exit Strategy' dei tedeschi Kolyma offre un'esperienza post-rock strumentale intensa e coinvolgente. Con sei brani lunghi oltre i quaranta minuti, il gruppo si distingue per la padronanza degli strumenti e atmosfere affascinanti. Il suono ricorda i Long Distance Calling, con un mix di precisione e passione che conquista l'ascoltatore fino alla traccia conclusiva. Una scoperta imperdibile per gli amanti del genere. Ascolta 'Exit Strategy' di Kolyma e vivi un viaggio sonoro unico nel post-rock.

 Voyage si candida come uno dei lavori migliori di questa annata non particolarmente interessante musicalmente per me.

 Un’alchimia profonda, eterea, fascinosa, vellutata che avvolge e riscalda.

Voyage di Passage è una sorprendente metamorfosi musicale che abbandona il metal per un viaggio strumentale tra post-rock e shoegaze. L'album, ampio e concettuale, crea atmosfere oniriche con orchestrazioni raffinate e strumenti acustici. Perfetto come colonna sonora per momenti di intensa introspezione e paesaggi ampi, è una delle migliori scoperte musicali del 2022. Ascolta Voyage per un viaggio sonoro unico e immersivo.

 Il fiato è corto, la mente provata, il fisico stremato, quasi come dopo essere stati sballottati da un mare in tempesta.

 Chitarra e violino si alternano nel ruolo primario in armonia perfetta, per poi scemare insieme, lasciando spazio al violoncello.

La recensione sottolinea la sorprendente presenza del post rock in Belgio attraverso l'album di Sweek. L'analisi mette in luce l'atmosfera rarefatta, l'abile combinazione di strumenti classici e voce minimale, e il carattere unico delle tracce che alternano momenti morbidi e intensi. Le lunghe suite con variazioni dinamiche sono considerate immersive e coinvolgenti, suggerendo un'esperienza musicale profonda ed emotiva. Scopri l'incredibile viaggio sonoro di Sweek e immergiti nel post rock belga.

 Concedetevi 48 minuti nello spazio, restando col culo ben piantato sul suolo terrestre.

 Un disco pulsante di vita, un po' pomposo ma mai eccessivamente onirico e trasognante proprio per via dell’attitudine metal.

Polaris è il debutto solista di Exxasens, un viaggio sonoro che mixa post-metal e elettronica con atmosfere spaziali. L'album si distingue per la sua potenza e la capacità di evocare paesaggi mentali epici, nonostante qualche ripetitività tipica del genere. Le tracce spiccano per originalità e feeling, in un'opera dal carattere solido e promettente verso futuri sviluppi. Ascolta Polaris e lasciati trasportare in un emozionante viaggio post-metal.