Questa che sto provando a scrivere, non è una recensione su un album, ma sul 'World Tour 2006' che è ora giunto anche in Europa e che, il 2 e rispettivamente il 3 di dicembre, arriverà in Italia. Protagonisti saranno, oltre a coloro che saranno tra il pubblico, gli Iron Maiden!

I nostri idoli, infatti, proporranno (come hanno già proposto in altre mete del mondo) una tracklist del tutto particolare, in quanto risulterà assolutamente diversa dal "solito modello" che siamo abituati a seguire.

Quando mai, in effetti, i Maiden hanno proposto l'intera tracklist dell'album che presentano in versione live? Perché si dà il caso, che è ciò che sta succedendo e che lascia sempre un po' di stupore e meraviglia nel nostro mondo, mano a mano che il Tour si avvicina a Milano.

Il pubblico è in visibilio. Immaginiamoci un Intro lirico, epico e grandioso che ci travolge e ci porterà all'ingresso del gruppo sul palco! Ora sono in ballo. Cinque componenti già si trovano in estasi, un po' gli tremano le gambe per l'emozione, ma subito gli passa, perché bastano le prime note di "Different World" per farli sentire a proprio agio. Subito dopo queste, Bruce Dickinson attacca You lead me on the path / Keep showing me the way. . . . Alla fine di questa, Dickinson si rivolge al pubblico e lo saluta. È poi il turno di tutte le altre canzoni di "A Matter Of Life And Death", che tutti si gusta ponendosi forse domande su ciò che i Maiden potrebbero proporre loro da un momento all'altro. Dopo "Legacy", Bruce introdurrà a voce una delle loro creazioni di maggior successo, "Fear Of The Dark". A quel punto un boato di voci e urla ricoprirà l'intero Datchforum, e poi rimbomberà in quest'ultimo il ritornello della canzone Oo-oo-oo-oo-oo-oo-oo-oo-oo-oo-oo-oo-ooooo. . . . Poi, finalmente, la voce di Dickinson si udirà, sgraziata, ma attesa : Scream for me Milan! Scream for me Milaaaan! The Iron. . . Maideeen!!!. La termine di questa, il palco si farà buio, e i presenti inizieranno a lodare le Vergini Maiden-Maiden-Maiden-Maiden. . . . Sarà la chitarra imbracciata da Janick Gers a interrompere questa "monotonia" di suoni, con il riff incalzante (aggettivo banale e scontato, ma indispensabile) di "2 Minutes To Midnight". Poi arriva il turno della magnifica "The Evil That Men Do", che non veniva suonata in pubblico da "Rock in Rio". Sarà "Hallowed Be Thy Name" a risvegliare i fan dal sogno in cui si trovano.

Una volta a casa, prima di addormentarsi, ognuno di noi si chiederà, con un po' di delusione, che fine abbiano fatto i classici "The Trooper", "Wrathchild", "The Number Of The Beast" e "Run To The Hills", ma poi si renderà conto di aver fatto parte di una fetta della storia di questo mitico gruppo, e di essere comunque molto soddisfatti di questa particolare esperienza.

Ovviamente tutto ciò che ho descritto in queste righe, è frutto della mia immaginazione, dal momento che ancora non ho potuto verificare di persona. Una sola cosa posso dire su questo avvenimento, e cioè che io ci sarò!!!
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