" ...we came in? "

Mattone per mattone. Tempo al tempo. La luce che hai davanti viene eclissata dal muro che ti sei costruito. Trovi il mondo troppo meschino, il tutto poco giusto. Niente è come dovrebbe essere. Se vuoi scoprire cosa si nasconde dietro questi occhi freddi, dovrai farti strada attraverso questo bel casino che è la vita. Se non ne sei capace, arrangiati. Fatti mettere sotto.
Arrenditi. L'alienazione è la via più facile. Forse.

Quand'eri bambino, tuo padre è volato oltre l'oceano. Non è più tornato. Però una donna tempo fa cantava felice we'll meet again. Ironia della sorte. Le vecchie foto di famiglia in un altrettanto vecchio album. La carta consumata dal tempo. Tempo che passa senza sosta. Non
si ferma, nemmeno la notte. Non è mai stanco. I rumori di elicotteri ti fanno paura, ora. Tua madre ti vuole troppo bene. Ti protegge.
Ti indica la via.

Quando andavi a scuola, certi professori tendevano a ridicolizzare gli alunni. Voi non avevate bisogno di educazione. Avevate imparato tutto da soli. Il mare può sembrarti caldo e il cielo apparirti blu. Ma è un'illusione. Il muro è troppo alto. Non puoi vedere il mondo che sta dall'altra parte.

Dalla paura corri. Come l'inferno. Ti incitano a correre. Prima che ti trovino, corri, scappa.
Tra la folla vedi un ebreo, uno che si sta facendo una canna solo soletto. Prima della fine dello spettacolo saranno tutti morti.
Con una pallottola. Che ti diceva la mamma? di stare attento.
Non l'hai ascoltata. Ora ne paghi le conseguenze. Sei riuscito a far defecare il giudice che esamine le tue colpe. Bravo. Ora puoi anche prendere le tue cose. Distruggi il muro. Abbattilo.

Fai piovere uni dal cielo, com'è vero che non sei Dio.

" isn't this where... "

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