Che dire, ascoltiamo tutti (spero) molta musica nella speranza che ogni tanto (e succede) si gridi al miracolo. Una sensazione del tipo: ormai è parecchio tempo che ascolto cose nuove, sarebbe ora di trovare un cd che rimanga nella mia library... finchè ad un certo punto ti si illumina il cervello e dici "si, questo è un bel disco!!!"

Non avevo mai ascoltato i Minus The Bear e oggi nella pausa pranzo ho lanciato il lettore Mp3 sul loro ultimo (terzo) disco "Planet Of Ice". Non perderò tempo a descrivere i singoli brani (10) anche perchè toglierei il piacere della scoperta. Possiamo però dire che il quintetto di Seattle ha creato un'amalgama originale che può essere così sintetizzata:

Freschezza e Orecchiabilità dei Franz Ferdinand, ritmo degli Editors, profondità e melodia del progressive più recente alla Porcupine Tree.

Le 10 tracce scorrono che è un piacere, sintetizzatore basso e batteria disegnano trame con cambi di ritmo ove le chitarre rivestono un ruolo discontinuo ma incisivo. La voce ricorda molto quella si John Wetton (ex King Crimson e Asia), anch'essa molto piacevole.

 

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