Fluttuava li fra le infinite frammentazioni cosmiche gioiose, turbolente acque primordiali ed il fuoco indomabile di scorpio e sagittario.

Non era mai pago di correre fra stelle e pianeti in quello spazio angusto compreso fra le due costellazioni a lui concesse dal suo karma.

La sua oscura natura alimentò la sua curiosità di cavallo pazzo di gioia d'esistere e decise il lungo viaggio. Lo attirava un pianeta all'apparenza affascinante e particolarmente colorato. Lui amava i colori e gli piaceva anche fare un gioco strano (agli occhi degli altri) che lo appagava e divertiva. Gli piaceva creare una sorta di magia (o illusione) come scene in un teatro bellissimo e fantastico. Gli piaceva cosi tanto questo gioco che divento il piu bravo tra tutti.

La sua magia consisteva nel trasformare le vibrazioni sonore del suono OM in colori infiniti. Partì, dunque !! Fu un viaggio lungo e bellissimo quello che fece. Raccoglieva con avidità tutto iò che sentiva e vedeva; catalogava, comprimeva e stipava. Man mano che avanzava, la sua vita si amplificava e diventava l'universo intero. Arrivava, ormai, vicino alla Galassia dove c'era quel piccolo punto azzurro dove era diretto. Si accorse allora che era diventato "troppo Espanso" ed ebbe un attimo di esitazione, quasi spavento. Non sapeva come fare per contenere in un piccolo spazio tutta la consapevolezza acquisita direttamente dai mondi che aveva assorbito e che lo costituivano.

Un bel Problema !!

Che fare dunque ? Fermare la corsa ? Rinunciare la viaggio intrapreso? Cos'altro? Si ricordò allora che il modo c'era. Ma certo... come aveva potuto dimenticarlo!!

Sicuramente era talmente preso dal trip che come un bambino si lasciò andare completamente all'estasi che stava vivendo. Si sa che i tempi cosmici sono, spesso, una trappola ma sono pur sempre relativi. Azionò, facendo appello al pulsante colorato con scritte strane e continuamente cangianti che, ricordò o seppe all'istante chiamarsi ...fede...ed Azionò! Udì un suono meraviglioso che conteneva tutti i suoni dell'universo, della vita e capì quello che doveva fare. Così fece ed immediatamente avvenne la magia. Doveva diventare piccolissimo, quasi invisibile e cercare una specie di luce molto particolare e solo quella, non altre. L'avrebbe riconosciuta senza esitazione se avesse avuto il modo di incontrarla. Dunque si rincuorò. Prese coraggio e baldanza. Osservava e , intanto, un piano strategico prendeva corpo nella sua mente.

Mentre avanzava seppe cosa gli serviva per l'atterraggio e memorizzo; cosi, almeno, gli sembrava. Sentiva che aldilà di tutto questa cosa era importante ricordarla e che al momento opportuno era la sua mappa per il ritorno. Ebbe chiara anche la sua missione : lo scopo del suo viaggio. Non sarebbe stato possibile descrivere la cosa nei dettagli ma sapeva che tutto era ok.

Eccolo lì...il piccolo punto azzurro dove sapeva dover arrivare. Quello era il luogo. Era lì che molti dei suoi amici di sempre si erano addormentati, lost. Doveva andare a risvegliarli, rincuorarli e sostenerli, incoraggiarli a ritornare al gioco cosmico dell'eterno fluire : reincarnazione, questo era il nome del gioco che aveva tante volte rappresentato insieme a loro nel suo Teatro della magia cosmica.

Sempre piu vicini al pianeta aveva capito che la cosa importante da fare era attendere gli eventi. Non sapeva perché tutto ciò. Ma cosi fece. Rimase in orbita ad osservare le visioni ed i colori. ( a lui piacevano molto i colori!). Quella piccola pietra così azzurra (la terza dal sole) sembra impossibile potesse essere il contenitore del suo immenso desiderio : il suo oggetto di culto di quel viaggio tanto desiderato... eppure era così!! Quello era il posto desiderato. Così aveva deciso nel momento in cui iniziò a giocare. Attendeva impaziente. Che cosa non sapeva. Aveva solo la certezza che la sequenza delle cose fosse quella.

Mezzo intorpidito, un po stordito, confuso...non ricordava molto bene tutta questa storia.

Più passava il tempo e piu la cosa diventava buffa!!

Iniziava a credere di essersi perso. Intanto la sua natura curiosa e gioiosa, selvaggia e naturalmente spontanea prese il sopravvento sulla situazione statica e  lo portò ad osservare uno strano movimento laggiù : un grande casino intorno ad una serie di luci pulsanti che diventavano sempre piu veloci ed assumevano forme cangianti e sincrone. Che meraviglia!! Niente di cio aveva osservato nel lungo viaggio iniziato tra scorpio e sagittario. Era affascinato. Dimenticò tutto. La sua mente era vuota. Solo quel pulsare sempre piu frenetico attirava la sua attenzione. Era un annullamento totale. Un vuoto senza pari. Sempre piu vorticoso, colori su colori, mai vista prima. Ara stordito, attonito, annullato...appunto. Si sentiva piccolissimo, Tutto l'intero universo si concentrava in un punto luce infinito. Si sentiva attirato...in quel gioco.

Poi tutto avvenne a velocità incalcolabile. Non controllava piu nulla . Si lasciò cadere senza piu dubbi. Nessuna esitazione in un abbandono totale e caldo: sensazione morbida, accogliente e sicura. Strana e dolcissima. Sentì che una parola entrava in lui e lo pervadeva totalmente, era la parola love; All you need is love!!

E così accadde !!

Mentre attraversava questa specie di tunnel di luce, raccolse un piccola forma che viagiava in senso opposto al suo, o forse era ferma lì in attesa che qualcuno la raccogliesse. Sentì che quella forma aveva un nome : Jimy; lo raccolse e lo tenne dentro di se. La piccola forma era persa e desiderava tornare a casa; sentiva che desiderava ritrovare una cosa chiamata madre e nient'altro. Era impaurito perché era morto. Lui disse :  "Ok..tu sarai il mio fratello perduto e sarai sempre con me, stò andando da Mà...vieni con me...!!" ...e cosi fu !!

Poi tutto venne cancellato. Solo silenzio e il ricordo di una esplosione di luce totale. C'era solo un suono lacerante , acuto e pieno di paura. Che cazzo era successo ?? E chi lo sa... !!

Sentiva suoni mai uditi prima; capì che l'urlo di prima era uscito da quella che era, adesso, la sua gola e i suoi polmoni, il suo cuore...il suo nuovo essere...

Era nato !! Ricordava di quella unica luce che doveva seguire...era l'ovulo di sua madre. Deciserò che il suo nome doveva essere "Jimy" ma lui si chiamava Johnny... per l'esattezza Johnny Jimy Marshall...conosciuto come Jimy Hendrix... il posto dove era atterrato era Seattle (USA)...era Novembre ed il pianeta era LA TERRA.

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