Avete presente la sensazione di quando vi torna alla mente quel disco che non ascoltate da mezza vita che avete lasciato tranquillamente a prendere la polvere e ad un tratto e vi viene l'idea di rispolverarlo e vedere che effetto vi fa? Ecco.

Non mi posso considerare un seguace né un profondo conoscitore dei Linea 77, ma ero curioso di sapere la risposta alla domanda.

"Avaiable For Propaganda" (Earache) registrato nella Città degli Angeli sotto la direzione di Dave Dominguez (Staind, Papa Roach) è un disco abbastanza monolitico, se si fa eccezione per i due pezzi in italiano "Inno all'odio" e "Evoluzione" classici singoli che sono sempre serviti alla band per giocare contemporaneamente su due campi, quello mainstream e dei network e quello della band che pesta e alternativa.

Aprono i ritmi hardcore (termine da tradurre e scomporre nel campo proprio dei torinesi) acchiappa padiglioni di "Fist" e al netto di pronuncie maccheroniche e qualità vocali standard delle due voci (Emo e Nitto), il disco si merita la sufficienza con canzoni divertenti come la saltellante "I Thought Was All Right" dalla chiusura infuocata,  le melodie in linea ai ritornelli di "Sleepless" o la carica "Charon". Spunti elettronici sono sparsi su "Lost In The Videogame" pezzo che a dire il vero non entusiasma molto al contrario della succesiva "Broken Mouth & Broken Arms".
Chiude la pesante e urlata "To Protect And Serve" ipotetica colonna sonora ideale per il wrestling

Un lavoro ordinario, omogeneo, ma se devo scegliere meglio ascoltare un disco loro che altre schifezze che si sentono in giro per le radio.

Resisterà alla polvere?

 

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