Ci sono dischi che filtrano lo sguardo, facendolo ricadere in bilico su una voragine occupata da nient'altro che tenebre solide. Dischi oscuri e furtivi che si prodigano in acrobazie sull' orlo di quella voragine, sotto sguardi attoniti, rapiti, come se non si curassero del fatto che la fine, per tutti, è inevitabile. E poi, ci sono dischi che sono un salto ad occhi chiusi in quella voragine, che non passano neanche dal limite, giù, diretti, senza pensare neanche per un secondo alla parola "confine".

"The Moon Is A Dead World". 2005. Ovvero fin dove il Post-Hardcore (Ma anche senza Post, ma anche senza Hardcore) o in qualunque modo lo si voglia chiamare può arrivare.

E non a caso la prima traccia si intitola "Congratulations...You've Hit the Bottom". Si scende talmente in fondo che si rispunta negli strati superiori dell'atmosfera, ci si ritrova in una bolla, in un limbo senza una locazione nè spaziale nè temporale. Straniamento e illuminazione colpiscono allo stesso momento, nello stesso punto.

E il Post-Hardcore che Post non è, qua non ci sono crescendo, non di quel tipo almeno, ci sono atmosfere da apnea, avvolgenti e Psych, ci sono virtuosismi, tecnicismi, una sezione ritmica impazzita che si realizza attraverso un drumming davvero sbalorditivo. Non è Screamo semplicemente contaminato e non è neanche qualcos'altro di contaminato, forse non è neanche una fusione tra mondi, è un punto d'arrivo. Questo è Progressive.

Ripeto

Progressive. Chiamatelo Screamo Prog, Prog Hardcore o come volete, ma qui siete di fronte al lato oscuro dei King Crimson di "Red", che già erano il lato oscuro di loro stessi, ma anche al lato oscuro dei primi Pink Floyd, che qua si ripresentano incazzati come lupi. Tutto pure con pure organetto 70s, una tecnica vertiginosa, tempi sbilenchi come se piovesse. Ma anche rabbia, immaginario post-apocalittico e decadente, mood esplosivo. Gruppi come City Of Caterpillar e Funeral Diner sono comunque parenti. Ogni brano è come una reazione a catena, come un domino in cui le tessere sono sempre più grandi ma non riescono a smettere di cadere. D'esempio sono "Goden Dawn", "What Means of Witchery", "Yr Electric Surge is Sweet" , 3 brani psicoattivi ma sovrastati da un dominati da un senso di urgenza viscerale ed istintivo con lirismo gridato e portato allo stremo:

"so let's hold this close
and we'll fall back to whats ours
i've got enough pills
to last us both a couple of hours
and we'll count our stars it won't come to soon.


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